Le seconde libere in Australia si sono concluse con due Ferrari tra i primi tre, in particolare con Charles Leclerc in prima posizione con un gap importante rispetto a Max Verstappen – secondo Helmut Marko almeno parzialmente giustificato da una modalità di motore più alta usata sulla SF-24 in alcuni rettilinei, tuttavia non sono mancate alcune difficoltà mostrate da Red Bull. Anche lo scorso anno, il fine settimana di Verstappen non era stato perfetto, con un cambio di ala verso il maggior carico tra venerdì e sabato, ma il grande distacco tra la RB19 e i rivali aveva nascosto queste difficoltà. La domanda più importante in uscita dalle due ore di libere è quanto sia vicina la Ferrari per sfruttare queste (possibili) difficoltà. Dall’altra parte il gruppo di McLaren, Mercedes e Aston Martin è invece piuttosto lontano quindi per la Rossa c’è del margine per osare partendo dall’ottima base mostrata in pista. In ottica gara nessuno ha utilizzato la mescola più dura, di cui si hanno due treni a disposizione, il che potrebbe essere un primo indizio verso le due soste considerando il graining sofferto da molti nei long run.
Cambi di direzione l’unica ‘difficoltà’ per la SF-24, Red Bull deve migliorare con il graining
La Ferrari si è dimostrata molto competitiva nelle curve a media e bassa velocità, anche nelle staccate di curva 3 e curva 11 mentre in Bahrain aveva sofferto quel tipo di frenata. In particolare nella prima curva la SF23 aveva un deficit importante l’anno scorso, sia la mancanza di un anteriore preciso che l’incapacità di portare subito in finestra gli pneumatici rispetto alla RB19, ma nelle libere di oggi la situazione si è momentaneamente ribaltata con Leclerc più di due decimi più veloce di Verstappen nel primo settore. Sarà importante confermare questo punto di forza, sia per il giro secco in qualifica, che per eventualmente difendersi e attaccare in gara nel secondo rettilineo di DRS. Tutto sommato la giornata è stata positiva come confermato da piloti e Vasseur e le difficoltà della vettura di Maranello si possono individuare nei cambi di direzione, in particolare la chicane veloce di curva 9/10, l’ultima curva e i tratti dove bisogna aprire l’ala mobile, un problema già riscontrato a Jeddah con la stessa ala dove Leclerc e Bearman perdevano più di 3 km/h. Red Bull dovrà fare comunque dei passi in avanti in vista di domani, specialmente nelle curve a media e bassa velocità dopo essere partiti bene in Bahrain, Verstappen ha affermato: “Penso che la Ferrari sia veloce, ma abbiamo ancora diverse cose da migliorare. Da questo punto di vista non c’è nulla di folle o preoccupante”. Domani il gap dovrebbe ridursi con Red Bull più su di Power Unit, con un occhio sull’incognita evoluzione pista ma Leclerc ha già messo gli occhi sulla Pole Position e ci spera.
In particolare il long run di Leclerc ha stupito anche Helmut Marko, che ha dichiarato: “Nei long run sono stati impressionanti. Per quanto ci riguarda, il nostro set up non è ancora ottimo”. Max Verstappen ha completato appena pochi giri e Leclerc è stato più veloce di Perez nella sua simulazione specialmente a causa del graining che si è presentato sulla Red Bull numero 11. il messicano ha commentato: “Penso che il degrado non sia stato ottimale in quel long run, quindi c’è del lavoro da fare, e ci baseremo su quello”. Gli ingegneri di Milton Keynes dovranno lavorare specialmente su questo aspetto, per non avere le stesse difficoltà degli scorsi anni. Dall’altra parte Ferrari per ora ha lavorato molto bene per limitare il graining nelle simulazioni di gara effettuate, e sarà importante mantenere questo pregio perché Pirelli stessa ha confermato che nonostante l’evoluzione della pista non andrà ad alleggerire questo problema nel corso del fine settimana. In tema strategia sembra che ci sia una convergenza tra strategia a una e a due soste, e i set conservati da Red Bull e Ferrari fanno intendere che gli strateghi hanno voluto avere un’ampia scelta dopo l’analisi dati di stanotte.
Più indietro il gruppetto di Aston, Mercedes e McLaren sembra piuttosto ravvicinato dopo le FP2 in Australia: sia Stroll che Alonso hanno fatto segnare buoni tempi nel giro singolo, ma le difficoltà della AMR24 arrivano con l’alto carburante. Il super DRS a disposizione del team di Silverstone permetterà di essere molto competitivi in una qualifica dove sono presenti ben quattro zone DRS, tuttavia, il poco bilanciamento e il poco carico aerodinamico faranno perdere della prestazione sul passo gara, nei confronti di Mclaren e Mercedes, che sono le due squadre rivali. La nuova ala anteriore sembra aver soddisfatto i tecnici del team inglese.
La Mercedes W15 ha deluso anche quest’oggi dove, seppur con il fondo che Mercedes definisce ‘launch spec’, montato per comprendere i problemi alle alte velocità che erano comparsi a Jeddah, la vettura anglo tedesca non ha dato importanti segni di vita. I problemi nelle curve ad alta velocità sono rimasti e delle scelte errate tra FP1 e FP2 in termini di assetto hanno distrutto la seconda ora di libere a Lewis Hamilton. Per la McLaren piccoli passi in avanti, grazie anche ad un’ala leggermente modificata nel profilo mobile, che ha permesso alla MCL38 di incrementare positivamente l’effetto del DRS. Certo, come Mercedes e Aston manca velocità in quasi tutti i tipi di curva rispetto a Ferrari e in particolare a media e bassa velocità per la vettura papaya, che però ha mostrato dei tempi interessanti nelle simulazioni di passo gara e sembra essere in leggero vantaggio rispetto a Mercedes al momento.
FP2 Australia, midfield: Williams vede l’occasione per i punti, il gruppo è compatto
L’incidente di Alexander Albon nella prima sessione di prove libere ha messo il Team Principal James Vowles in una posizione difficilissima, e l’ex Mercedes ha preso la decisione di fare gareggiare il tailandese invece del del compagno, non avendo un telaio di scorta a disposizione. Questa decisione, per quanto crudele, conferma le speranze di punti della squadra di Grove: Sargeant ha segnato un tempo quattro decimi superiore a quello di Yuki Tsunoda, che ha dettato il passo nel centrocampo, e il passo gara della FW46 è sembrato più positivo.
Albon potrà provare così a massimizzare le possibilità di ottenere punti per il proprio team, in un midfield che è molto raggruppato e, dove, come ha detto Volwes, i millisecondi possono fare la differenza. La lotta con Racing Bulls, Haas ma anche Sauber, che ha portato in pista il primo pacchetto di aggiornamenti sulla sua vettura, è feroce e la scelta del team di Grove diviene così molto comprensibile, seppur presa con un forte dispiacere da parte del manager e ingegnere britannico. Racing Bulls, oltre a dei buoni tempi a basso carburante ha anche fatto bene nei long run, così come Alpine che il Venerdì però subisce meno il deficit di energia elettrica rispetto ai concorrenti. Gasly ha lamentato di un feeling meno buono con la soft che, unito ai problemi di potenza, fanno pensare a un’altra Qualifica in salita domani pomeriggio.