Analisi Prove Libere Baku: Ferrari e RedBull non hanno rivali.

Paolo D’Alessandro
10 Giu, 2022

Autori: Paolo D’Alessandro & Giuliano Duchessa
Analisi Passo Gara: Toni Sokolov
Disegno: Rosario Giuliana

Il primo giorno di Prove Libere a Baku si chiude con la conferma che sarà ancora una volta lotta tra Red Bull e Ferrari. Sergio Perez ha chiuso in testa le FP1, mentre Charles Leclerc è tornato primo in classifica nella sessione pomeridiana. Verstappen si è confermato terzo in entrambe le sessioni, mentre Carlos Sainz ha pagato l’impossibilità di chiudere un giro buono con le gomme morbide nel pomeriggio – che lo avrebbero messo a ridosso di Charles Leclerc probabilmente – chiudendo in quinta, superato anche da un arrembante Fernando Alonso, dotato della Alpine evoluta.

Le prime due sessioni di Prove Libere hanno confermato come al momento esistiti un gap prestazionale importante tra i due Top Team e il resto della griglia. Basti pensare che nelle FP2 da Alonso in quarta posizione, che è a 9 decimi da Charles Leclerc, a Zhou che è 16imo, ci sono poco più di 1 secondo. Quasi lo stesso gap tra l’Alpine e la Pole Position. La convergenza di prestazioni sicuramente avverrà, ma difficilmente in questa stagione, ci vorrà più tempo per lottare con Ferrari e Red Bull in modo costante.

Lotta Ferrari – Red Bull in pista e sugli aggiornamenti

Nonostante la preoccupazione per l’inflazione e il rischio di sforare quella che è la cifra relativa al Budget Cap, le due squadre di vertice non fermano i loro sviluppi. Filosofie profondamente diverse non solo in termini di veicolo, ma anche di approccio al lavoro. Il team di Christian Horner continua con le sue migliore costanti, più o meno voluminose, con il gruppo tecnico di Adrian Newey che è andato a toccare la parte sensibile di queste vetture 2022, vale a dire il fondo. Sulla RB18 infatti si è vista una modifica all’ingresso dei canali venturi, che sono stati leggermente indietreggiati e l’ingresso è stato aumentato di volume. Nella parte posteriore invece il fondo è ora dotato di un piccolo tirante nella parte terminale del marciapiede, mentre la parte più vicina al diffusore ha ora un ingresso modificato a forma di “L rovesciata”.

L’inizio di Weekend è sembrato promettente per il team del campione del mondo in carica, Max Verstappen, che però è sembrato anche in questa circostanza meno a suo agio con la vettura, ma soprattutto ha visto ripresentarsi dei problemi al DRS. In questo caso le similitudini sono con quanto visto anno scorso, con l’ala mobile che una volta azionata, oscillava pesantemente mentre era in posizione orizzontale. I tecnici hanno lavorato tra le due sessioni e sono riusciti a risolvere questo problema, molto probabilmente facendo un ‘passo indietro’ su questioni relative al peso. Tra le due sessioni infatti Christian Horner ha confermato che “Ci sono delle differenze tra le due macchine. Analizzeremo i dati per capire qual’è il problema con Max e lavoreremo per risolverlo”, cosa prontamente avvenuta nel pomeriggio.

La Ferrari non rimane però a guardare. Un intervento di micro-aerodinamica ha portato i tecnici di Maranello a modificare il supporto degli specchietti che va ad ancorarsi al telaio, nella zona circostante l’abitacolo. Modifiche volte a pulire il flusso derivante dalla zona anteriore e indirizzato nelle pance e soprattutto verso l’ala posteriore. E’ proprio questa però la novità principale in casa Ferrari. A Miami era stata svelata la presenza di una nuova specifica di questo componente, che però non è mai stato usato. Mattia Binotto rivelò infatti che non appena si resero conto della rugosità e delle condizioni dell’asfalto e il grip che offriva, hanno deciso di rimanere con livelli più alti di carico e non usare la specifica da basso carico portata in America. Questa era stata poi provata in quel di Monza, durante il filming day, alla vigilia del Gran Premio di Barcellona – come raccontato qui – ed ha visto finalmente fare il suo debutto durante le FP2 di oggi.

Al mattino – complice l’asfalto ancora piuttosto green e un lavoro di conoscenza del setup base – la Ferrari ha mantenuto l’ala posteriore di Jeddah, con un main plane a cucchiaio più accentuato e questo si era trasformato in una differenza di kilometri orari importante, che sul rettilineo principale era superiore 10km/h orari nei confronti di RedBull. Al mattino la Rossa non ha spremuto il componente MGU-H, sfruttando dunque meno la potenza dell’ibrido nelle simulazioni di giro veloce. Al pomeriggio il vantaggio poi è stato ampiamente ridotto ed è sceso a circa 3km/h dal rivale per il campionato. A termine del lungo rettilineo si è passati da più di 25km/h di deficit nelle FP1, a circa 10km/h nelle FP2, andando quindi più che dimezzare il deficit velocistico. Indicativamente quindi possiamo dire che l’ala posteriore più scarica conferisce alla F1-75 intorno ai 7km/h di velocità sul rettilineo in più.

Un cambio di setup importante che però non ha inficiato poi molto nella parte di pista dove la Ferrari, come da previsione, riesce ad andare molto veloce, ossia il secondo settore. La zona da basse velocità, con curve lente e la tortuosa zona del castello che precede poi due allunghi senza uso del DRS ha visto la Scuderia di Maranello prevalere in entrambe le sessioni. Al mattino con un vantaggio di circa mezzo secondo per Leclerc e di 3 decimi di Carlos Sainz, su RedBull, nel pomeriggio questo vantaggio è rimasto sul livello di circa 3 decimi, con tempi molto simili tra i due Ferraristi, ma nel terzo settore – prendendo come riferimento il miglior tempo di Sainz (evitando quindi il migliore di Leclerc con potente scia di Latifi), il distacco è sceso dai 3 decimi e mezzo del mattino a girare nello stesso decimo.

Alpine continua lo sviluppo, Mercedes fatica e AlphaTauri parte bene. 

Il team che ha rubato maggiormente l’occhio per le tante novità portate in quel di Baku è stata l’Alpine. La squadra francese sta seguendo un programma ben preciso di sviluppo, che aveva anche anticipato ad inizio stagione, e qui vede l’arrivo di nuovi sidepods – che prendono ispirazioni da quelli di Aston Martin e di AlphaTauri – e di una nuova beam wing, questa utile anche a diminuire il drag e migliorare l’efficienza. Non deve quindi sorprendere di vedere la vettura di Fernando Alonso e Esteban Ocon essere in entrambe le sessioni la migliore nell’ultimo terzo e facendo registrare le velocità di punta migliori della griglia. Efficienza aerodinamica incredibile, ma domani valuteremo anche come sono state gestite le diverse mappature di motore. Per essere competitivi però con i top manca ancora tanto a loro, ma non solo a loro.

Mercedes è tornata a faticare molto con il porpoising – così come si era visto con Ferrari al mattino che però poi è andata a migliorare il comportamento della F1-75, mentre la W13 è sembrata non riuscire a trovare i giusti correttivi. I due piloti si sono lamentati, come a monaco, anche di “poor ride”, che sta diventando ora sempre più un tema. La sospensione posteriore Mercedes infatti sembra faticare maggiormente quando l’asfalto è sconnesso e questo porta la vettura a patire maggiormente i dossi e peggiorare il fenomeno del saltellamento, rendendo la vita difficile ai piloti. Non solo però, perché George Russell non nasconde un altro problema che il Team di Brackley sta affrontando. Warm up? It’s a problem yes. Non penso che capiamo ancora bene le gomme, ma non credo solo noi. Ferrari e Red Bull sono semplicemente più veloci di noi, ma lavoriamo per arrivare lì!”. 

Tra di loro si è inserita anche l’AlphaTauri che – come previsto – qui a Baku torna a far vedere del buon potenziale e sfrutta al meglio i suoi punti di forza: bontà nelle curve lente e una buona efficienza aerodinamica che le permette così di essere competitiva in tutte le parti del circuito.

Due curiosità su Alfa Romeo e McLaren. Il Team di Woking al mattino ha svolto un lavoro comparativo completo, mandando in pista Lando Norris con tutti gli aggiornamenti disponibili – quelli introdotti in Spagna – mentre Ricciardo era rimasto ad una vecchia conformazione salvo poi montare anche lui la versione aggiornata nel pomeriggio.

Aggiornamenti che sono un tema anche il Alfa Romeo dove, a fine giornata, Valtteri Bottas ha confermato un qualcosa di particolare, che si collega alle tematiche del budget cap. “Da quanto ho capito le nuove parti sono qui, ma non abbiamo tanti ricambi e quindi si è preferito non montarle quest’oggi”. Questa potrebbe essere una delle spiegazioni per una prestazione piuttosto deludente in simulazione qualifica, anche se il finlandese ha perso molto tempo a causa di un bloccaggio nel suo giro buono.

Analisi passo Gara: RedBull vs Ferrari – Midfield sempre più compatto. 

La tabella qui sopra è abbastanza indicativa per far capire i livelli di forza che ci sono oggi in Formula 1. Max Verstappen ha compiuto meno giri – apparentemente anche con un livello di carburante leggermente inferiore (a Baku servono circa 2.1kg di benzina per un giro. 3 giri sono dunque 6kili circa di benzina, che possono valere più di 1decimo e mezzo a giro) – facendo registrare il miglior giro in simulazione di passo gara, con gomma Soft, in 1.47.078. Charles Leclerc, su stesso compund. poco prima aveva fatto registrare un crono di 2 decimi più alto, nel mezzo però di uno stint più lungo dell’olandese. In casa Ferrari si registra positivamente la costanza con cui sono arrivati i tempi e il confronto diretto tra Carlos Sainz e Sergio Perez parla di un vantaggio di poco superiore al decimo per il messicano. La sfida sembra quindi molto serrata. Se sul giro secco la Ferrari sembra confermare di avere qualcosa in più, la Red Bull è parsa avere un lieve vantaggio con più benzina a bordo. Una variabile importante saranno poi le scelte della gomma in ottica gara, con la C5 che sembra aiutare la RB18 specialmente nelle simulazioni di giro veloce.

Nel gruppo di mezzo invece possiamo notare come Mercedes abbia la possibilità di tirarsi fuori dal gruppo, anche se due rivali sembrano essere pericolose. In particolar modo AlphaTauri, che dopo una simulazione di qualifica convincente, è stata la migliore del centrogruppo anche nella simulazione di passo gara. Pierre Gasly infatti ha una media di 1.49.1, 7 decimi più veloce di Bottas a parità di mescola e 1 secondo rispetto a Ocon e Norris. Il traffico rimane una variante, così come bandiere ed errori, con il francese che ha fatto registrare più tempi lenti e quindi anche meno costanza nel ritmo e nello stress delle gomme. Da monitorare anche la situazione dell’Aston Martin, che sta man mano provando a crescere e che con Sebastian Vettel ha fatto registrare una media di 1.49.4 su gomma Media, che si inserisce perfettamente nelle simulazioni della Mercedes con lo stesso tipo di compound. Segnali positivi per il team di Stroll.

Nella giornata di oggi abbiamo visto anche qualche problema per quanto riguarda Mick Schumacher – e li si è trattato di un problema di montaggio con un tubo che si è allentato ed ha fatto perdere il liquido dei radiatori in pista – e per Nicholas Latifi che, fresco di motore nuovo, ha visto la sua Williams spegnersi improvvisamente. Novità motoristiche, ma senza problemi al momento, anche per Alexander Albon e per le due RedBull, che montano la seconda unità in linea con i programmi di rotazione di inizio anno.

Chiudiamo con una precisazione su Charles Leclerc, che ha invece montato solo un turbo nuovo, niente MGU-H per lui. Sul finire di sessione aveva destato un po’ di paura un suo team radio riguardo il motore, ma è stato lo stesso monegasco durane le interviste a spiegare il problema “Nessun problema, mi ero dimenticato io di cambiare alcune cose e questo mi ha fatto perdere potenza. Nulla di strano”

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