Anteprima Bahrain: temperature basse e degrado alto, ecco le chiavi per vincere nel deserto

Andrea Vergani
2 Mar, 2023

Un appuntamento di Formula Uno mancava nei calendari degli appassionati da più di tre mesi. Con il Gran Premio del Bahrain finalmente il sabato e la domenica pomeriggio di tutti gli appassionati e non saranno occupate. Red Bull ha lasciato da vincente in Abu Dhabi e non vuole fermarsi: nonostante le somiglianze all’apparenza, la RB19 si è dimostrata essere un ottimo passo in avanti rispetto alla dominante RB18. Il team di Milton Keynes non vince sul tracciato di Sakhir dal 2013 con Sebastian Vettel, ma ci è andata estremamente vicina nel 2021 e 2022: riuscirà a trionfare quest’anno?

Red Bull RB19 in azione nei test del Bahrain F1

Ferrari deve assolutamente trovare qualcosa per giocarsela con i campioni del mondo in carica dopo alcuni problemi riscontrati sull’anteriore della SF-23 ai test. La SF-23 farà affidamento sulla nuova ala posteriore e le temperature più basse per cercare di ritornare alla vittoria in Bahrain.

Leggermente più indietro sembrano Mercedes e Aston Martin, che potrebbero però trovarsi vicine specialmente in gara visto il gran passo dimostrato dalla AMR23 guidata da Fernando Alonso, e nel corso del weekend ci sarà un ‘midfield’ tutto da scoprire.

In Bahrain servirà una buona efficienza aerodinamica e attenzione al carico posteriore

I quattro principali rettilinei del circuito del Sakhir esaltano le vetture con un buon motore ed efficienza aerodinamica: i cavalli sono fondamentali viste le tre zone DRS (la prima sarà più corta di 80 metri), e anche la gestione dell’ibrido (reparto dove Honda è ancora un passo davanti alla concorrenza da due anni a questa parte) giocherà un ruolo essenziale sia il sabato che la domenica. Lo si potrà vedere specialmente nel dritto che precede l’ultima curva.

Dal poco che abbiamo potuto osservare ai test, la SF-23 eccelle negli allunghi, tuttavia, per poter competere con la RB19, gli ingegneri dovranno trovare un miglior compromesso aerodinamico e meccanico perché le curve a media e bassa velocità non mancano: sono ben 7 le svolte da affrontare a velocità inferiori ai 200 km/h ed è proprio lì, in particolare a centro curva e in trazione, che il prodotto di Milton Keynes farà la differenza se quello che abbiamo visto la scorsa settimana verrà confermato da sabato in poi.

Ferrari SF23 in azione nei test del Bahrain F1

Gli assetti che vedremo saranno prevalentemente di medio carico aerodinamico specialmente per proteggere gli pneumatici nei 57 giri che si dovranno affrontare la domenica: l’asfalto del Bahrain è uno dei più impegnativi in questa prima parte del calendario.

Pirelli, scelta non identica al 2022: cambia la gomma dura

Pirelli ha recentemente comunicato che le mescole selezionate per il Gran Premio del Bahrain sono la C1, C2, C3. All’apparenza si potrebbe pensare a una ripetizione di 12 mesi fa, tuttavia, Pirelli ha introdotto una nuova mescola C1 durante l’inverno che ha caratteristiche intermedie tra la vecchia C1, nel 2023 denominata C0, e la più performante C2. Per cui la gomma a banda bianca che vedremo in azione questo fine settimana sarà uno step più morbida di quella vista (poco) 12 mesi fa.

Solamente Ocon, Alonso e Gasly avevano utilizzato l’opzione più resistente, la strategia vincente senza Safety Car sarebbe stata una gara a due soste: due stint da circa 15 giri con la rossa, per poi passare alla gialla fino alla fine della gara. Quest’anno potremo vedere strategie diverse: settimana scorsa molte squadre hanno simulato la gara utilizzando tutti e tre i ‘compound’, anche per raccogliere più dati in vista della stagione.

McLaren MCL60 in azione nei test del Bahrain F1

Le temperature basse riscontrate nelle sessioni competitive potranno aiutare quelle squadre che fanno più fatica a gestire le gomme: sia le Qualifiche che la Gara si correranno con temperature di 19/20°C, a cui corrisponderanno generalmente temperature dell’asfalto tra i 25° e i 30°C, simili a quelle riscontrate nella gara dell’anno scorso.

In Bahrain quello che mette in difficoltà le monoposto, specialmente quelle di nuova generazione, è il forte vento, spesso presente all’appello in diverse sessioni del fine settimana: sarà fondamentale avere una monoposto bilanciata anche per poter gestire questo fattore al meglio.

Aggiornamenti per Alpine, Ferrari e Mercedes cambiano le ali

Nel corso dell’ultima giornata dei test Ferrari ha introdotto una nuova ala posteriore da medio carico aerodinamico, più adatta alle caratteristiche del circuito in cui si disputerà la prima tappa stagionale. Anche in questo fine settimana, le due SF-23 la avranno a disposizione, con i tecnici pronti poi a valutare l’assetto migliore da adottare durante il weekend. Situazione simile, ma opposta, per Mercedes: la W14 ha utilizzato un’ala ad altissimo carico durante i test; nel weekend anche le frecce nere avranno a disposizione un’ala più adatta, da medio carico, ai 5.412km del tracciato di Manama.

Alpine è il team che più si è nascosto nei tre giorni di test prestagionali: solo all’interno del team francese sanno quanto potenziale nascosto c’è ancora nella A523. Il direttore tecnico Matt Harman ha dichiarato che “abbiamo un bel pacchetto da portare in pista, e speriamo che quello ci possa aiutare a inseguire la terza posizione (tra i costruttori, se non essere in terza posizione”. Inoltre Harman ha ammesso che finora la A523 ha corso con un assetto molto rigido, ma tramite una nuova tecnologia che sarà provata per la prima volta nelle FP1 la monoposto francese potrà correre più vicina al suolo senza pagare le conseguenze. Parole che dimostrano un buon livello di confidenza nella vettura frutto degli sforzi di Enstone e Viry: con i nuovi aggiornamenti Alpine potrà giocarsi il ruolo di terza forza con Aston Martin e Mercedes?

Alpine A523 in azione nei test del Bahrain F1

Il distacco tra le altre cinque squadre in griglia non sembra ampio, e molto dipenderà da quale vettura riuscirà ad adattarsi alle caratteristiche del circuito in attesa dei primi sviluppi stagionali, già venerdì post-FP2 potremo avere un’idea più chiara dei valori in campo sia sul giro singolo che sul passo gara.

Autore: Andrea Vergani

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