Anteprima GP Ungheria: Aston Martin e Ferrari cercano il riscatto, McLaren una conferma

Max Verstappen e Red Bull cercano la seconda vittoria di fila al Gp d'Ungheria: la RB19 sarà rivista nella zona delle pance e, ovviamente, arriva da favorita a Budapest. Più indietro sia Ferrari che Aston Martin sono convinti che le loro vetture si adatteranno meglio al tracciato ungherese rispetto al velocissimo circuito di Silverstone, McLaren cerca un'altra conferma della bontà della MCL60 e Mercedes proverà a stupire come fatto nel 2022. In Qualifica, meteo permettendo, vedremo il nuovo formato richiesto da Pirelli.

Il dodicesimo appuntamento stagionale è il Gp d’Ungheria, dove Max Verstappen proverà a vincere la settima gara consecutiva in stagione: Red Bull avrà aggiornamenti importanti, il secondo pacchetto significativo dopo quello introdotto a Baku sulla RB19, e si candida ancora una volta a un dominio incontrastato. Più indietro il secondo e il terzo posto non saranno così scontati: Perez non riesce ancora ad adattarsi alla monoposto di Milton Keynes, Mercedes non ha sfruttato l’occasione Silverstone – definita la loro miglior chance di battere Verstappen – mentre Ferrari e McLaren arrivano a Budapest con buone premesse viste le caratteristiche delle vetture. Dall’altra parte per Aston Martin sarà un banco di prova importante perché la AMR23 dovrebbe eccellere in un tracciato come quello ungherese. 

Gp Ungheria: Budapest richiede massimo carico e tanti cavalli, nuovo formato in Qualifica

Negli anni l’Hungaroring è sempre stato paragonato a Monaco, anche se dal 2017 il tracciato ungherese sta diventando più un circuito a media velocità, specialmente nel settore centrale. Le curve più lente del tracciato sono curva 1, la chicane (curve 6 e 7), curva 12 e curva 13. Le configurazioni aerodinamiche saranno simili, se non identiche, a quelle viste già a Monaco: nei due rettilinei più lunghi è possibile attivare il DRS, dall’altra parte saranno cruciali i cavalli nel tratto di pista in salita alla fine del primo settore. 

Molte delle curve presenti hanno un raggio molto ampio, qualcosa che potrebbe mettere in difficoltà Ferrari, tra tutte, ma anche Aston Martin che prima del pacchetto introdotto in Canada andava bene in queste tipologie di curve. Con gli ultimi aggiornamenti Mercedes ha fatto passi avanti nella tipologia di curve che si affronteranno questo fine settimana, ma sarà difficile per Hamilton e Russell giocarsi le posizioni immediatamente dietro a Verstappen. McLaren cerca la conferma definitiva dei recenti passi in avanti visti dopo gli aggiornamenti in Austria e Silverstone: la MCL60 è stata terza forza a Spielberg, seconda forza in Gran Bretagna, ed essere competitivi su un tracciato diverso come quello dell’Hungaroring sarebbe importante per lo storico team di Woking. 

Pirelli ha selezionato le mescole più morbide a disposizione: nel 2022 è stato Verstappen a vincere anche grazie all’errore strategico di Ferrari di montare pneumatici duri in condizioni di pista umida, l’olandese ha vinto partendo sulla C4 (soft) passando a due treni di gomma media. L’evoluzione delle vetture ha portato a una miglior gestione delle coperture nel 2023, e perciò potremmo assistere a un Gran Premio a una sosta. Anche il sabato assisteremo a una novità che doveva debuttare a Imola: le Qualifiche seguiranno il formato secondo il quale ogni pilota può solo usare gomme dure in Q1, medie in Q2 e soft in Q3. Il tutto non varrebbe nel caso in cui la pista dovesse essere dichiarata bagnata dalla FIA, uno scenario non impossibile se si guardano le previsioni di sabato. 

Aggiornamenti Gp Ungheria: Red Bull con novità significative, piccole novità per gli altri

Dopo la serie di aggiornamenti da parte degli inseguitori, tocca a Red Bull rispondere con un pacchetto sostanzioso di novità in Ungheria: fin qui sulla RB19 ci si è concentrati sull’evoluzione dell’ala anteriore e interventi di micro aerodinamica, oltre ad altre novità a fondo e diffusore. Dopo Baku sarà quindi il secondo pacchetto di novità importanti e visibili sulla RB19. Red Bull è stata la vettura più veloce in tutte le sessioni competitive del 2023, ad esclusione delle due qualifiche di Baku, ma gli ingegneri di Milton Keynes continuano a fare passi avanti e migliorare quella che sembra comunque una vettura perfetta.

In casa Ferrari debutteranno delle piccole novità nella zona anteriore della SF-23: a Monaco si è faticato molto a trovare il corretto bilanciamento della vettura con l’ala posteriore ad alto carico, che ha esposto tutti i limiti della monoposto di Maranello. In Ungheria sarà importante trovare un bilanciamento migliore tra i due assi, considerando che questo appuntamento può essere una tappa positiva per la Ferrari, come già anticipato da Vasseur. Per la tipologie di curve presenti (poche curve a media e alta velocità), ma anche per l’importanza della qualifica in vista della gara di domenica.

Come Ferrari, altri team avranno piccoli sviluppi ma nessun altro pacchetto significativo è atteso a Budapest: il budget cap limita fortemente la possibilità di sviluppo e gli ingegneri stanno iniziando a rivolgere maggiori attenzioni ai progetti 2024. Nel resto della stagione sarà raro vedere grandi aggiornamenti, ovviamente con alcune eccezioni come, per esempio, il nuovo fondo Alpine a Spa.

Autore: Andrea Vergani