Bahrain GP – Ferrari SF21: cosa emerge dal confronto interno e con Alpha Tauri e McLaren?

Piergiuseppe Donadoni
27 Mar, 2021

Bahrain GP – Ferrari SF21: cosa emerge dal confronto interno e con Alpha Tauri e McLaren?

1) Dove Ferrari (con Leclerc) ha perso meno rispetto alla qualifica 2020 di quattro mesi fa?

Solitamente la domanda dovrebbe essere posta al contrario: dove Ferrari ha guadagnato rispetto alla passata stagione? Ma in questo inizio 2021 non funziona cosi. Gli importanti e, ri-sottolineo, sottovalutati cambiamenti regolamentari hanno rallentato tutte le monoposto. Anche più del previsto poiché la simulazione peggiore era di una pole sul 28.4 mentre Max Verstappen ha girato “solamente” in 28.9.

Cosi come nelle FP2 (per leggere l’analisi dei passi gara clicca qui), anche a qualifiche terminate è Ferrari la scuderia che ha perso meno decimi rispetto alla passata stagione. Otto per essere precisi, confrontando gli ideal lap dati dalla somma dei migliori tre settori della pista di Sahkir.

In termini percentuali il passo indietro più contenuto è nel secondo settore (0,7%), dove la SF1000 faceva enorme fatica per via di un assetto aerodinamico non consono alla pista, obbligato a causa di una power unit estremamente depotenziata. Una coperta corta non più cosi presente sulla SF21 grazie all’importante aumento di CV dell’unità motrice italiana (per saperne di più).

“La macchina è migliorata. Come ho avuto già modo di dire ieri sera, non ci aspettavamo di essere subito così competitivi.ha affermato Charles Leclerc al termine delle qualifiche – “Questo è sicuramente positivo, ma adesso dobbiamo restare con i piedi ben saldi per terra”.

2) Dove Sainz ha perso nei confronti di Leclerc?

“In Q3 mi è mancata forse un po’ d’esperienza. Avrei potuto preparare meglio il mio ultimo giro facendo un out lap migliore. Sono soddisfatto del lavoro fatto nelle prime due sessioni mentre nel Q3 avrei sicuramente potuto fare qualcosa di più.” – ha assicurato il pilota spagnolo della Ferrari – “Quando non si conosce bene la macchina non sai mai cosa comporterà avere un approccio diverso. Nel primo settore mi è mancato sapere esattamente questo“.

Proprio in quella parte di pista ha accusato il gap maggiore rispetto al compagno di squadra. Quattro decimi in gran parte accumulati tra percorrenza e soprattutto l’uscita di curva 1 e 4, come se le posteriori Soft non fossero ancora perfettamente pronte.

Penso sia stato un buon inizio per me” ha aggiunto comunque Sainz. “C’è ancora tempo per migliorare e da imparare. Dalle PL1 fino alle Q2 credo di essere stato sempre al passo con gli altri e credo di aver fatto anche dei bei tempi. Forse l’unico errore l’ho commesso proprio nel Q3, ma devo dire che anche le condizioni non erano delle più ottimali. Il weekend è andato bene finora“.

3) Cosa è successo alla power unit di Sainz in Q1?

“La situazione si era fatta piuttosto stressante in quel frangente. Non stavo capendo cosa stesse accadendo”. Queste le parole dello spagnolo a fine qualifiche.

Ma cos’è successo esattamente? Sainz ha affrontato in modo molto aggressivo il cordolo di curva 2, generando delle forti vibrazioni al telaio e di conseguenza alla power unit. Queste hanno attivato un falso contatto (elettrico) che ha portato il motore a spegnersi in curva 8 dopo che sullo schermo del volante era apparsa fin da subito la scritta “Engine stop”.

Sainz ha riavviato la monoposto utilizzando il motore elettrico MGU-K, che gli ha permesso di tornare al box e partecipare alle due sessioni successive della qualifica.

4) Alpha Tauri fa paura (anche e soprattutto domani) ma dove guadagna la SF21?

131 millesimi a separare due amici e grandi piloti che quest’anno e nei prossimi ci faranno spesso divertire: Charles Leclerc e Pierre Gasly.

Guidano due macchine quasi all’opposto. La Ferrari SF21 più veloce in quasi tutte le curve, tranne la 6 (piuttosto problematica per la SF21) e la 13, l’Alpha Tauri AT02 nei rettilinei. In fondo al rettilineo principale 2 km/h in più per la vettura italiana, diventati 6 km/h nel rettilineo che collega curva 1 curva 4, addirittura 8 km/h sul rettilineo di ritorno che porta verso curva 11.

Grazie ad un posteriore sempre più in difficoltà con il passare delle curve sulla SF21 di Leclerc ma anche ad una power unit Honda che sembra essere ora davvero molto vicina all’unità motrice Mercedes.

Quest’ultima sembrerebbe dover lottare con qualche problema di troppo, da additare secondo Toto Wolff alla parte ibrida dell’unità, anche se secondo quanto raccolto da Formu1a.uno anche la parte endotermica non starebbe dando in pista i risultati sperati. Che porterebbero ad un de-rating della parte ibrida, effettivamente presente, nella parte finale del giro.

5) Cosa emerge dal confronto Ferrari – McLaren?

Doveva essere quest’oggi la sfida per il terzo gradino del podio nei valori in campo tra team, con Alpha Tauri appena dietro ed invece il team di Woking ha fatto un leggero passo indietro. La sesta e la settima posizione raccolte da Daniel Ricciardo e Lando Norris lasciano comunque ben sperare per la gara di domani.

Se la AT02 e la SF21 son vetture quasi all’apposto, come abbiamo visto nel paragrafo precedente, il confronto SF21 – MCL35M è più omogeneo. La vettura italiana si è comportata in modo migliore nel secondo settore, nelle curve 8, 10 e 11, meno in altre, come la 6, e pagando in termini di velocità massima anche nei confronti di McLaren, seppur in modo non cosi importante come con Alpha Tauri.

La SF21 è insomma una vettura che non eccelle in nessun macro area tecnica ma mediamente migliore, almeno quest’oggi, rispetto alle due contendenti. Alpha Tauri va tanto forte sul dritto e perde altrettanto in curva, McLaren va un pò meno forte sul dritto ma perde anche meno in curva.

6) Cosa c’è da aspettarsi dalla Ferrari SF21 domani?

La macchina si comporta proprio come ci aspettavamo – ha  dichiarato Laurent Mekies al termine della qualifica odierna – “Posso dire che noi siamo piacevolmente soddisfatti del pacchetto che abbiamo. Domani in gara ci aspettiamo che le cose saranno però più complicate rispetto ad oggi“.

Da quello che abbiamo visto, la differenza tra le vetture che lottano nel midfield è più piccola nei long run rispetto ai giri di qualifica. Noi proveremo a difenderci e cercheremo di adattarci alle condizioni che saranno molto diverse da quelle viste oggi“.

Dello stesso parere Charles Leclerc: “Il ritmo non sembrava male ieri. Il podio sarà abbastanza difficile da raggiungere. Per noi l’obiettivo sarà quello di proteggere la quarta posizione. Se riuscissimo già in questo, avremo fatto un bel progresso. Ma sarà complicato, perché mi aspetto un’AlphaTauri molto forte“. 

Alpha Tauri che domani potrà contare sulla Medium in partenza con Pierre Gasly. Ferrari ha optato per la Soft contando nelle basse temperature ambientali e di pista che potranno aiutare a mantenere in vita più a lungo la rossa.

La superficie molto abrasiva della pista comporterà un elevato degrado cosi che la strategia a due soste dovrebbe essere lo scenario più probabile.

Esistono molte strategie a due soste simili in termini di tempo complessivo, ma la più veloce in teoria è la seguente: due stint con la gomma media P Zero Yellow da 18 giri ciascuna, più uno stint centrale con la P Zero White hard di 21 giri. 

Il secondo due stopper più veloce utilizza invece tutte e tre le mescole: la morbida per 14 giri, la dura per 24 giri e la media per lo stint finale di 19 giri.

Una strategia soft-medium-medium è leggermente più lenta. Cosi come soft-soft-hard che potrebbe essere favorevole con condizioni più fresche, quali dovrebbero essere visto il calo termico atteso (associato a venti importanti in termini di km/h che potrebbero creare qualche problema alla stabilità delle vetture).

Autore: Piergiuseppe Donadoni

 

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