Binotto: “Decisioni FIA? Delusione e frustrazione”

Paolo D’Alessandro
10 Ott, 2022

Questo finale di campionato, seppur vinto meritatamente da Max Verstappen e la Red Bull, si sta concludendo con qualche polemica di troppo a causa dell’operato della FIA. Il finale sotto Safety Car a Monza citato da Mattia Binotto, la gestione delle penalità a Singapore e infine Suzuka. A tutto questo si unisce la questione budget cap legata al campionato 2021.

La gestione da parte della Federazione sta anche accentuando gli attriti con Liberty Media e F1, oltre che con i team, non pienamente soddisfatti della gestione del campionato. Sotto accusa ancora una volta l’inconsistenza e l’incoerenza nelle decisioni prese. Cresce anche la sensazione che spesso alcune decisioni vengano prese per aumentare lo show a discapito della sicurezza dei piloti o dello stesso regolamento sportivo.

Binotto: “Decisioni FIA? Situazione ridicola e inaccettabile”

Non è stato tenero questa volta Mattia Binotto. Di solito pacato e analitico, tra la conferenza stampa post gara e la sua intervista a Sky Sport F1 si è lasciato andare ad uno sfogo, pur sempre pacato. “Sinceramente non c’è nemmeno voglia di commentare quanto successo. E’ una cosa oramai ridicola e inaccettabile”. Sotto accusa da parte del Team Principal Ferrari finisce non tanto la decisione di penalizzare Charles Leclerc, quanto il processo utilizzato dalla Federazione per arrivare a tale decisione. “E’ frustrante vedere una differenza di questo tipo nel timing delle decisioni. A Singapore ci hanno messo tanti giri e ulteriore tempo dopo la gara per decidere, qui hanno deciso in pochi secondi senza ascoltare i piloti”.

Il titolo è stato ufficialmente assegnato a Max Verstappen poiché, essendosi conclusa la gara, la FIA ha assegnato punteggio pieno e, con la penalità inflitta immediatamente al monegasco, che lo ha fatto scalare in terza posizione, l’olandese ha vinto aritmeticamente il titolo in Giappone. Quello che ha infastidito Binotto è che pochi giorni prima, a Singapore, la FIA si è presa molto tempo prima di decidere la penalità da infliggere a Sergio Perez, più ha voluto sentire direttamente il team e il pilota prima di decidere. “Una decisione tempestiva, come qui, a Singapore avrebbe permesso a Charles di gestire diversamente il finale di gara e magari vincere” ha chiosato il capo del muretto Ferrari.

Qualcuno ha poi discusso il mancato appello da parte di Ferrari per delle decisioni che comunque, pubblicamente e non, Maranello ha molto discusso. “Non facciamo appello alla penalità di Charles perché, visto l’andamento del mondiale, non sono questi i punti che faranno la differenza. Adesso è più importante concentrarsi su altre discussioni”. Risposta che porta a concentrarsi sul tema tecnico e sportivo, ma anche quello finanziario del Budget Cap.

Gestione della gara di Suzuka da rivedere: dalla partenza all’assegnazione dei punti.

Per molti il finale della gara di Giappone ha dato l’idea che tutto fosse apparecchiato per celebrare il secondo titolo dell’olandese. Nella conferenza stampa post gara Binotto non ha voluto credere a queste congetture, ma di certo non ha nascosto la delusione per il risultato e la gestione di quanto successo in pista. “Finale? Eravamo confusi anche noi. Abbiamo ricevuto poi un messaggio di spiegazione della FIA sull’assegnazione dei punti e accettiamo questa decisione”. Questo, insieme agli ultimi avvenimenti, è per Binotto un motivo di discussione e di confronto per migliorare la situazione in ottica futura.

“Tra le decisioni discutibili, non rimanendo solo su oggi (ieri) c’è anche il finale con Safety Car a Monza. Non arrivo a pensare a favoritismi verso Red Bull (rispondendo alla domanda ndr) ma sono errori frutto anche dell’inesperienza e sicuramente servirà migliorare in futuro”. Se però la decisione sul punteggio da assegnare è stata spiegata dalla FIA tramite un messaggio e accettata da Ferrari, e tutti gli altri team; non sono stati esenti da critiche l’inizio della gara e la pericolosa situazione del trattore in pista, seppur sotto regime di Safety Car.

Penso che la decisione migliore fosse quella di partire dietro la Safety Car. Così avremmo utilizzato tutti le Full Wet, e non l’Intermedia che era la gomma più prestazionale, e i piloti avrebbero avuto alcuni giri per adattarsi alle condizioni ed iniziare la gara con meno rischi”. Quello di Binotto può essere anche un pensiero ‘di parte’ visto quanto successo a Carlos Sainz, ma non è il primo né l’ultimo a criticare questa decisione e la visibilità era evidentemente scarsa a causa dell’acqua che veniva sollevata dalla vettura davanti.Trattori in pista? E’ una situazione che non deve ricapitare. Va analizzato cosa è successo ed evitare che capiti ancora una situazione pericolosa come questa”. Tra i più colpiti da quanto visto in pista c’erano Pierre Gasly e Charles Leclerc che proprio su questa pista, per circostanze di questo tipo, hanno perso il loro amico Jules Bianchi. Una perdita che la FIA ancora oggi piange, che ha forzato e spinto all’introduzione dell’Halo, ma che evidentemente deve ancora far riflettere se avvenimenti di questo tipo succedono ancora.

Autore: Paolo D’Alessandro e Giuliano Duchessa