Binotto: “Rispettare il Budget Cap sarà impossibile”

La tematica del Budget Cap sta tenendo ora piede nel Circus della Formula 1. Sin da inizio stagione si parla di quanto sia possibile, o meno, rimanere nel tetto di spese concesso dal regolamento. L'inflazione sta condizionando molto le spese delle diverse squadre, con i Top Team che insistono nel chiedere un aumento del tetto massimo, per cause di forza maggiore.

Autore: Paolo D’Alessandro

E’ esploso definitivamente il caso “Budget Cap” in quel di Monaco, con le interviste dei Team Principal. La situazione si stava già evolvendo nelle settimane precedenti, tanto da spingere Ferrari in quel di Barcellona a presentare alla FIA un dossier con le spese delle squadre fino a quel momento, come avevamo svelato. Non una protesta ne il sospetto di irregolarità da parte di qualche team, solamente un monito alla FIA di quanto è stato fatto fino a quel momento e di come il tetto imposto dal regolamento sia stringente per tutti.

I Top Team si appellano all’aumento dell’inflazione

Il Covid ha inciso in modo particolare sui fatturati delle squadre, privando anche i circuiti della possibilità di avere tifosi durante gli eventi. Adesso però a tenere banco è il tasso di inflazione, causato principalmente dallo scoppio della guerra in Ucraina, che sta facendo lievitare in modo incredibile i prezzi, di merce ma soprattutto dei trasporti. I Top Team sono alleati nel chiedere un aumento del tetto di spesa massima, in risposta al crescere dei prezzi che impatta in maniera importante sui costi dei Team.


“Non c’è modo di rimanere nel budget cap”
ha commentato Mattia Binotto, Team Principal della Ferrari durante la Conferenza Stampa del Gran Premio di Monaco. “Credo che molti andranno sopra questo limite, non solo i Top Team” ha aggiunto l’italo-svizzero. Insieme a lui c’era Andrew Shovlin che ha parlato di come un Team si attrezza per ovviare a questo problema. “Portiamo sempre meno pezzi di ricambio, ma questo vuol dire che in caso di un grande incidente, qualcuno rischia di non poter poi correre la gara” un qualcosa che non sarebbe certamente un grande ‘spot’ per la Formula 1. A fare eco a questa risposta c’è anche Christian Horner, che sposta l’attenzione su altri aspetti su cui il budget cap ha avuto un influenza “Abbiamo dovuto separarci da alcuni nostri dipendenti di lunga data per rispettare questo limite di spesa. E’ anche una questione di rispetto verso i dipendenti il budget cap”. Dovendo infatti far fronte a spese impreviste, i team dovranno in qualche modo ‘trovare’ del risparmi in altre zone.

L’inflazione è al 6%, nessuno poteva prevederlo.” ha spiegato il TP Ferrari. “I costi di energia e trasporto stanno salendo alle stelle. Non vogliamo che la Formula 1 diventi un campionato per contabiliha chiosato Christian Horner.

Quali sono le sanzioni in caso di infrazione del regolamento finanziario?

Un punto importante nel regolamento FIA prevede anche un margine di ‘sforo’ concesso ai Team. “C’è un 5% entro il quale è concessa un’infrazione minore, ma non sappiamo quali siano le penalità” ha spiegato Binotto. “Non vogliamo che si crei un caso di un team che sfori quel budget e prenda una penalità, portando però un aggiornamento che possa fare la differenza nel campionato” ha spiegato invece Christian Horner. Rimangono dunque, ancora oggi, sconosciute quali siano le sanzioni che i team potrebbero subire in caso di mancato rispetto di questa soglia.

A loro si sono aggiunte poi anche le parole del Team Principal McLaren, Andreas Seidl “Non siamo favorevoli a trovare una soluzione senza zone grigie. Il Budget Cap è una priorità e nel Paddock ci sono posizioni dettate anche dalle opportunità. Serve una leadership chiara e forte della FIA in queste discussioni”. La spaccatura tra grandi e piccoli Team è sempre più forte, con Alfa Romeo, Williams e Alpine i Team che più stanno lottando per impedire che il tetto di costi venga alzato. “Se i costi dell’energia continueranno ad aumentare, l’unica soluzione sarà spegnere la galleria del vento e non portare più aggiornamenti. Siamo già vicini al limite del budget cap” ha svelato Fred Vasseur, Boss dell’Alfa Romeo Racing. “Nel regolamento c’è già un modo per gestire l’inflazione” ha spiegato il TP dell’Alpine, Szafnauer, non condividendo quindi la richiesta di aumento del tetto di spesa da parte di altri team.

Un invito alla collaborazione viene anche dalla stessa Ferrari per bocca di Mattia Binotto. E’ una questione di responsabilità, Stiamo sperimentando e capendo i regolamenti e quindi sappiamo anche come migliorarli. Se si agisce per interesse personale, non si va avanti” A proposito di ciò ha portato anche un esempio di come Maranello abbia agito nel passato recente contro i propri interessi, a favore della F1. “Noi abbiamo votato per approvare il blocco dei regolamenti l’anno scorso, facendo slittare le vetture di nuova generazione al 2022, anche se sapevamo benissimo di non poter competere nel campionato scorso”.

La F1 discute anche un salary cap per i piloti

“Ne stiamo discutendo, ma non c’è una soluzione semplice o nel breve periodo. Ci sono anche delle questioni legali, ma approfondiremo la questione” ha svelato – rispondendo ad una domanda – Mattia Binotto. La F1 si prepara quindi anche ad un contenimento di costi sul fronte dello stipendio dei piloti, anche se la questione sembra tutt’altro che di facile soluzione.

“Sicuramente è qualcosa che se si farà, se ne parlerà dal 2026 in poi!” ha confermato a sua volta Vasseur, con il Team Principal dell’Alpine, Otmar Szafnauer che ha aggiunto che questo sarà il prossimo passo che la F1 dovrà fare “Così che ogni team possa decidere in che area investire i propri soldi”.