Ecco come Ferrari ha tenuto il passo della RedBull sul bagnato

Piergiuseppe Donadoni
2 Lug, 2022

Autori: Giuliano DuchessaPiergiuseppe Donadoni

Una pole a Silverstone è sempre un buon modo per impostare una gara. Carlos Sainz ha compiuto un ottimo giro dopo aver faticato più di Leclerc a trovare un ritmo che lo mettesse in competizione con Max Verstappen. La sua prima pole position in carriera, la prima pole a Silverstone per la Scuderia dal lontanissimo 2012 con Alonso, sempre un pilota spagnolo.

Senza il testacoda di Leclerc, era sfida sul decimo tra lui e Max Verstappen, con Sainz terzo

L’olandese aveva una dotazione di carico leggermente più elevata e sembrava il candidato ideale a conquistare la pole position, tuttavia l’errore di Leclerc nel settore centrale lo ha condizionato nel dover rispettare la bandiera gialla, facendogli perdere circa mezzo secondo da Sainz. Tuttavia, da Stowe al traguardo, il campione del mondo ha perso un ulteriore mezzo secondo, concludendo il giro ad un decimo e mezzo di distacco. “Non avevo l’impressione che fosse un giro così speciale”, ha ammesso Carlos Sainz nelle interviste post gara. Per questo è stata “una piccola sorpresa” essere in prima posizione. Effettivamente, senza l’errore di Leclerc, lo spagnolo avrebbe chiuso terzo.

Perchè Leclerc e Ferrari hanno sofferto il compound più morbido?

L’altra F1-75, quella di Charles Leclerc, era in lotta con la Red Bull del campione del mondo, e poteva contare su un vantaggio di ben 9 decimi su Sainz prima di sbagliare alle Becketts e finire in testacoda dopo Chapel. Ma la cosa più importante, anche per mettere in evidenza il colpo che stava provando il campione monegasco, è che nello snake delle Becketts ci è arrivato con 3 decimi di vantaggio anche nei confronti del giro che stava compiendo Max Verstappen. Il che fa pensare che, al netto dell’episodio sfortunato sia per Charles che poi per Max, sarebbe stato una lotta sul decimo tra i due fenomeni che stanno facendo brillare questo mondiale 2022. “Sapevo che in quel giro dovevo mettere tutto insieme. Non l’ho fatto, quindi non meritavo di far la pole” ha detto Leclerc a fine sessione, che si è comunque detto contento di partire in P3, valutata come una “buona” posizione di partenza.

In generale RedBull, e in particolare con Verstappen, ha mostrato ancora una volta di riuscire a trovare per prima la giusta finestra di temperatura sulle gomme intermedie, ma soprattutto in certe condizioni di bagnato, quando di acqua sulla pista ce n’è meno. Lo abbiamo visto sin da Imola, per non parlare del Canada. Tuttavia è altamente complicato dire chi avrebbe centrato la Pole senza il testacoda di Leclerc, anche perchè certamente il monegasco avrebbe pagato l’errore, tuttavia, è certamente da sottolineare come da Stowe al traguardo Verstappen abbia perso tanti decimi anche nei confronti di Sainz.

Come ha fatto Ferrari ha tenere il passo per la Pole in condizioni teoricamente più avverse alla F1-75? 

Dopo le FP3, una fonte ci ha rivelato che le auto non solo erano impostate a bassa potenza per preservare il degrado delle unità, da qui i ben 5 decimi persi in rettilineo nei confronti della Red Bull azzerati poi in qualifica, ma anche che ingegneri e piloti avevano optato per un setup più carico all’anteriore, per sopperire al tanto sottosterzo del venerdì, e leggermente più morbido, accettando certamente il rimbalzo sulle soft in caso di asciutto, in particolare nei curvoni veloci come la Copse. 

Al di là delle condizioni imprevedibili sul bagnato, che comunque hanno aiutato ad attenutare il fastidoso rimbalzo nel veloce presente nelle libere ‘asciutte’ sulle F1-75, sia per la tipologia di gomme e sia per le minori velocità con cui venivano percorse le curve (Copse a 40 km/h in meno rispetto alle FP3), l’obiettivo a cui si è lavorato è quello di avere una buona vettura sul passo gara con le Hard e le Medie, seppur non particolarmente carica ma sì efficiente. Le C1 in particolare offrono una rigidità importante su una pista che sollecita le auto lateralmente in maniera estrema. Scendere di rigidità era un fattore poteva condizionare una qualifica asciutta, tuttavia gli ingegneri erano abbastanza confidenti di aver centrato l’obiettivo. 

In sostanza, in questa qualifica bagnata abbiamo visto un andamento prestazionale altalenante. Condizionato da momenti in cui, soprattutto man mano che la pista di asciugava o nei primissimi giri lanciati, da un lato la RB18 appariva nettamente superiore tramite l’innesco delle gomme intermedie, dall’altro la Ferrari che riemergeva nel finale grazie al bilanciamento più gentile – una volta acceso più lentamente il compound. 

Mercedes ha pagato un assetto che deve essere più rigido

Discorso inverso per la Mercedes, la quale non può pensare di ammorbidire troppo la meccanica perché deve mantenere la W13 al riparo dai saltellamenti. Questo non ha permesso a Hamilton e Russell di rimanere attaccati al sogno della pole, seppur la W13 si è comunque avvicinata qui a Silverstone al duo di testa RedBull-Ferrari. Quanto è migliorata la W13 con gli aggiornamenti portati a Silverstone? Secondo Hamilton, che sperava in una qualifica da top 3, “il passo in avanti non è enorme, la macchina è un pò migliorata ma abbiamo ancora dei problemi”. Secondo il sette volte campione del mondo, la pista un po’ più liscia di altre aiuta la W13 a performare meglio, un pò come al Montmelo di Barcellona.

Per la gara di domani, sarà innanzitutto da guardare il meteo, molto ballerino di questi ultimi giorni. Certamente la Ferrari domani dovrà cominciare a confermare le prestazioni del sabato, trasformandole in un risultato all’altezza tornando ad essere più stabilmente affidabile. Secondo Helmut Marko sarà una RB18 a vincere il GP di Gran Bretagna. “Siamo P2 e P4, quindi c’è molto da fare in termini di strategia e tattica. Penso che domani saremo di nuovo i più veloci in assetto da gara”, ha detto il consulente del team anglo austriaco.

Ferrari e Red Bull infatti sono mischiate in prima e seconda fila quindi sono due contro due nella strategia che sarà come al solito determinante. Così come saranno determinati le gare di luglio, a partire da domani, per capire chi ha più fiato prima della sosta e chi sta progredendo in maniera convincente nello sviluppo. Con l’asciutto saranno Media e Hard le due mescole da gara, con una strategia più probabile a due soste, anche se la singola sosta potrebbe essere valutata da qualche squadra in corso di gara, come ha sottolineato Charles Leclerc a fine qualifica. “Ovviamente sarei molto felice se Carlos vincesse la gara domani, ma non nascondo il fatto che vorrei vincere anche io. Ma la cosa più importante è che domani finiamo P1 e P2” ha detto Charles. Il compagno di squadra è d’accordo con lui: “Dobbiamo lavorare insieme come squadra, come abbiamo fatto per tutta la stagione. Sono abbastanza sicuro che sarà una grande gara e ci faremo una bella lotta con Max e Checo”.

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