Nel 2022 Ferrari avrà ancora due team clienti

Piergiuseppe Donadoni
28 Gen, 2021

Il rinnovo della motorizzazione Ferrari di Hinwill è a buon punto, accelerato nelle ultimissime settimane, e a breve potrebbero esserci importanti novità. Anche perché è già iniziata la progettazione della vettura del prossimo anno, in questa fase preliminare, con a bordo la Power Unit Ferrari.

Per ora Renault, dopo alcuni colloqui mai approfonditi qualche mese fa, può restare solamente alla finestra, pronta a proporsi per una eventuale fornitura in caso di mancato (molto difficile) accordo.

Una collaborazione, quella tra Ferrari e Sauber, che potrebbe andare oltre grazie ai nuovi regolamenti 2022 della F1.

Laddove le attuali normative tecniche prevedono infatti due categorie di componenti – parti non elencate (che le squadre possono ottenere da un fornitore o rivale) e parti elencate (di cui le squadre devono possedere la proprietà intellettuale) – per ragioni di costo, i regolamenti del prossimo anno ne prevedranno addirittura cinque categorie:

  1. Listed (parti elencate)
  2. Standard (fornitore unico tramite una gara d’appalto)
  3. Prescribed Design (fornitura gratuita di una specifica stabilita)
  4. Transferable (può essere condiviso tra i team)
  5. Open Source (il design è reso disponibile a tutti i team).

Da qui l’opportunità per Sauber di “aiutare” Ferrari nella produzione in svizzera di alcuni componenti su design del team italiano.

Secondo quanto appreso, Carlos Tavares, CEO della neonata Stellantis, avrebbe poi dato l’ok per una valutazione preliminare di rafforzamento dell’investimento o addirittura l’acquisto di Sauber F1 Team oltre il 2021. Si starebbe avviando infatti una verifica sulla fattibilità.

Lo stesso Tavares, da sempre grande amante delle corse, ha fatto sapere molto chiaramente che “i marchi Alfa Romeo e Maserati sono una ricchezza di Stellantis. Non abbiamo ancora definito il piano strategico ma sono in corso valutazioni su come sostenere questi brand”.

Ecco che risulta logica una mossa di questo tipo. Da un lato il rilancio sfruttando una collaborazione già ben avviata con FCA, dall’altro una presenza politica più diretta in F1 da parte del gruppo.

Con Alfa Romeo, Maserati o addirittura Stellantis direttamente? Nelle prossime settimana potremo avere qualche risposta più certa.

Autore: Giuliano Duchessa

Co-Autore: Piergiuseppe Donadoni

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