Ferrari: gli aggiornamenti hanno funzionato

Piergiuseppe Donadoni
20 Mag, 2022

Autori: Piergiuseppe Donadoni & Paolo D’Alessandro

Co autore: Giuliano Duchessa

Quella odierna l’avevamo definita più una giornata tecnica che sportiva. Questo perché i primi importanti aggiornamenti, tra cui Ferrari, Mercedes a Aston Martin, hanno fatto il loro debutto su molte vetture e le prime due sessioni del sesto fine settimana stagionale erano certamente occasione di confronto e analisi dati, iniziando ad ottimizzare il pacchetto solamente durante la seconda sessione di prove libere.

Barcellona – almeno nella giornata di oggi – ha confermato come sia difficile per queste vetture adattarsi al meglio a conformazioni da alto carico. L’equilibrio delle vetture è più complesso da trovare e rispetto alle generazioni passate, il distacco aumenta mentre su piste come Jeddah – veloci e da basso carico – il deficit diminuisce.

Ferrari: F1-75 competitive sul giro secco, deludenti nella gestione gomme

Entrambe le F1-75 sono state dotate sin dal mattino di tutti gli aggiornamenti portati qui in Spagna, poco visibili ma situati in zone molto sensibili della vettura come l’ingresso dei tunnel Venturi, il marciapiede esterno del fondo nonché una nuova specifica leggermente modificata di diffusore. Nella prima sessione i due piloti si sono concentrati su un lavoro di comparazione tra un assetto più scarico, sulla F1-75 di Charles Leclerc, infatti in test alle velocità massime, e quello con maggiore incidenza alare sulla rossa di Carlos Sainz. Tra le due sessioni è stato deciso di passare anche sulla vettura di Leclerc all’assetto più carico, cambiando quindi le specifiche alari, anteriore e posteriore.

La nuova specifica di fondo portato dalla Ferrari in Spagna

La Rossa ‘aggiornata’ si è mostrata sin da subito piuttosto competitiva sul giro secco, riuscendo infatti a far segnare il miglior tempo in simulazione di qualifica, con una migliorata efficienza e un divario velocistico sui rettilinei – a parità di specifica alare, grazie all’uso di ali da alto carico anche in casa Red Bull – che si è ridotto sensibilmente rispetto ai precedenti appuntamenti. Un qualcosa che si era comunque già visto a Melbourne, quando erano stati utilizzati setup più convergenti, e le differenze erano divenute meno marcate, pur restando a favore della vettura anglo austriaca.

Se nella simulazione di giro veloce le due F1-75 sono sembrate equilibrate e veloci, sul passo gara – specialmente nella seconda sessione – la situazione è sembrata piuttosto deludente. “C’è tanto lavoro da fare. Abbiamo dimostrato di essere molto veloci sul giro da qualifica ma sul passo è stato molto difficile” – ha fatto sapere Charles Leclerc – “Non sono preoccupato ma questa sera dobbiamo trovare la soluzione per far lavorare meglio le gomme”. Entrambe le Rosse hanno sofferto di importante degrado termico sia all’anteriore che al posteriore. Se nei primi due settori erano maggiormente le anteriori a far soffrire i due piloti, sopratutto l’anteriore sinistra, impegnandoli nella guida con angoli sterzo esasperati che portavano il sottosterzo iniziale in sovrasterzo indotto, nella parte finale della pista erano le posteriori a surriscaldarsi sempre più con il passare dei giri.  

 

Ferrari: non c’è preoccupazione, perché la macchina ha mostrato un importante potenziale

A conclusione della seconda ora di prove libere, in casa Ferrari non hanno manifestato grande preoccupazione; c’era la consapevolezza che, con l’introduzione di un pacchetto così importante di modifiche, qualcosa potesse non andare nel verso giusto con dell’extra lavoro dopo le FP2 quindi preventivato. Tuttavia, la cosa più importante è che il pacchetto di novità portato in pista sembrerebbe aver funzionato. Gli aggiornamenti hanno funzionato, sono molto felice per questo, abbiamo trovato più prestazione ma allo stesso tempo in FP2 siamo stati più lenti e quindi dobbiamo ritrovare il feeling che avevamo stamattina. Qui rispetto ai test sono tutti più veloci e questo rende tutto più interessante” ha detto Carlos Sainz. Non un problema di update bensì di setup. 

Anche il Direttore Sportivo, Laurent Mekies, non si è mostrato troppo preoccupato parlando di un “importante potenziale” della vettura che sembrerebbe esserci, così come le ipotesi sul problema che ha generato questa deludente gestione delle gomme nella simulazione dei passi gara come al solito effettuata nella parte finale delle seconde libere. In queste occasioni, i tecnici non prendono tutto negativamente poiché avere un problema visibile sul degrado può permettere di scartare alcuni parametri aggressivi in termini di setup.

Per quanto riguarda la gara, Pirelli si aspetta due soste. “La gomma anteriore sinistra è stata quella più stressata”, ha spiegato Mario Isola. Quali pneumatici verranno utilizzati? La medium sembrerebbe il compound migliore per fare due stint, giocandosi il terzo con la Soft. Per ora la Hard sembrerebbe troppo lenta, distanziata ben 2.4 secondi dalla Soft e 1.2 dalla Medium. 

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