Ferrari pensa a Monza e al 2024. A Maranello idee più chiare dopo mesi molto difficili

La superiorità Red Bull è evidente soprattutto in gara grazie ad una gestione gomma nettamente superiori ai rivali. Ferrari, Mercedes ed Aston Martin non sono riuscite a tenere il passo nello sviluppo tra chi ha seguito una strada sbagliata e chi invece si è perso nel corso della stagione. A Maranello si spinge per tornare alla vittoria, ma serve tempo per qualsiasi cambiamento. Novità importanti a Settembre-Ottobre, mentre a Monza ci sarà un 'omaggio' alla vittoria di LeMans e qualche modifica a livello di software legato all'utilizzo dell'ibrido della Power Unit.

Ferrari

Questa prima parte di stagione ha mostrato due facce della stessa medaglia di questa Formula 1. I valori cambiano – pur senza rivoluzionarsi – tra la Qualifica e la gara. Sul giro secco infatti c’è una certa compattezza tra le auto migliori e gli inseguitori. Quando si parla però di passo gara e competitività al sabato c’è una vettura su tutte che spicca con un grande vantaggio sui competitors ed è la Red Bull. Ferrari, Aston Martin, Mercedes ed infine McLaren: tutte queste hanno avuto picchi di competitività importanti che hanno minacciato la RB19 per la pole, ma al Sabato non hanno mai avuto il passo reale per vincere, salvo qualche imperfezione della Red Bull stessa, come in Canada o a Silverstone. Il distacco però tra la prima della classe e gli inseguitori è importante.

Red Bull: la RB19 è imprendibile in gara e il connubio con Verstappen è perfetto

A Milton Keynes hanno fatto un lavoro coi fiocchi. Gli sviluppi apportati in stagione non hanno fatto altro che migliorare le importanti doti che la vettura ha ereditato dalla RB18. Il grande vantaggio è la consistenza sugli pneumatici che sta distruggendo la concorrenza. Il maggior conoscitore di segreti Red Bull è Pierre Waché sul quale aleggia un po’ di mistero. Direttore tecnico dal 2018, ha esteso il suo contratto, ma non è nota la nuova scadenza. Il che ha alimentato alcune voci, riferite alla Ferrari, di certi suoi colleghi francesi.

I nuovi ingressi di raffreddamento della Red Bull RB19 introdotti in Ungheria – Illustrazione Rosario Giuliana

Il connubio Verstappen – RB19 è degno dei migliori pacchetti mai visti in F1. Le restanti gare possono essere un test per gli avversari che sperano di recuperare terreno, ed è possibile. Ma Spa ha mostrato che Verstappen può partire più o meno da qualunque posizione in griglia, gli avversari più vicini hanno 3 pacchetti di sviluppo di svantaggio.

Nel box acconto, Perez ha attraversato la sua tempesta, del resto – come lui – Gasly e Albon sono stati affossati a tempo debito. Tutti hanno poi mostrato di essere grandi piloti ma Verstappen non è stato mai insidiato. Il messicano ora ha capito di non poter essere uno sfidante per Max tuttavia, con maggiore serenità, può sviluppare il suo compito e la sua guida in maniera consistente.

Mercedes la rincorsa a Red Bull continua, insieme ad Hamilton

Il lavoro per recuperare terreno è molto, e prosegue. Gli ingegneri hanno trasformato la vettura base rendendola più vicina al concetto che va di moda. Grandi interventi nella zona delle pance, nate molto convenzionali, assieme a un nuovo muso con una aerodinamica anteriore rivista. Da non sottovalutare poi la intelligente modifica alla sospensione anteriore. Nulla di miracoloso ma tutte mosse che hanno condotto a una maggiore stabilità delle prestazioni che offre un segnale positivo ai piloti.

Confronto fra le pance introdotte a Monaco e quelle adottate in Belgio sulla Mercedes W14 – Illustrazione Rosario Giuliana

Il rinnovo di Lewis Hamilton tarda un po’ ad arrivare ma arriverà perché Hamilton è un uomo Mercedes, tuttavia, tempo fa, un colloquio con Elkann non gli è dispiaciuto.

Aston Martin un inizio promettente che oggi sa di illusione

È il mistero attuale, piuttosto simile a quanto accaduto un anno fa alla Ferrari, ma più brutale. La AMR23 si è imposta da subito come la miglior sfidante della Red Bull. L’auto progettata da Dan Fallows ha trovato ben 2” secondi rispetto alla vecchia, sorprendendo. Il pacchetto portato in Spagna non ha dato i risultati sperati, da qualche gara si assiste ad un declino molto costoso. La cosa più inquietante è che su tracciati da caratteristiche opposte non c’è stata una forte reazione. Non semplice ipotizzare che possa tornare seconda forza.

Ferrari: l’obiettivo è tornare a vincere ma i cambiamenti richiedono tempo

Si può credere a tutto ma non che in Ferrari non vogliano vincere. Non sto parlando di Elkann o Vigna, bensì degli uomini e delle donne che fanno la GeS.
Il problema è creare una strada per riuscirci e, questo si, è nelle mani dei management.

Come è cambiata la SF-23 dopo gli aggiornamenti di Barcellona – Illustrazione Rosario Giuliana

Il 2022 era partito con premesse importanti in qualche modo mantenute, tanto che arrivò subito una doppietta condita dal ritiro di Verstappen. Sembra una secolo fa, eppure solo un anno fa, andando incontro alla pausa estiva, la Ferrari avrebbe potuto vincere in Ungheria, non si parlava più di mondiale, ma c’era ancora una competizione che sembrava poter prendere fuoco in maniera importante una volta che a Maranello fossero risolti alcuni problemi.

I tecnici erano convinti che lavorando sui propri punti deboli, quali il drag e l’affidabilità, la Rossa avrebbe fatto il proprio dovere, pur considerando il miglioramento dei principali avversari. I fatti gli hanno dato torto, tuttavia il lavoro in fabbrica è stato rallentato dalle modifiche regolamentari, un po’ di tempo perso che ha contribuito a complicare le scelte. Le tempistiche e il budget Cap hanno impedito di effettuare importanti modifiche al telaio mentre ormai la SF-23 girava in galleria. L’auto non si è mai comportata in gara come in qualifica, creando problemi di stabilita e guidabilitá ai piloti da curva a curva nello stesso stint.

Red Bull ha incrementato il vantaggio uccidendo la competizione, Mercedes non ha fatto abbastanza, Aston Martin è stata un’illusione. Gli altri non potevano fare di più.

Nonostante l’annuncio invernale, i vertici avevano archiviato Binotto a stagione in corso. Giusto o sbagliato la palla è passata a Fred Vasseur sotto la iniziale stretta sorveglianza di Vigna. L’ex TP Alfa Romeo ha faticato a trovare maggior indipendenza, tuttavia in molti gli riconoscono di essere entrato col giusto tatto. È certamente un profilo opposto a quello del suo predecessore, il quale aveva conoscenza di ogni singolo problemino. Vasseur non ha molti incontri tecnici e non passa in rassegna gli uomini o tutti i reparti. “Se devo parlare spesso coi tecnici vuol dire che non stiamo facendo un grande lavoro” per dirla alla sua maniera. Un approccio che ha i suoi lati positivi, purché nelle posizioni dominanti ci siano gruppi coesi e incarichi certi.

Il cambiamento in F1 porta con sé sempre un periodo di transizione, corto o lungo che sia. Non importa quanto bravi siano i nuovi.

Gli aggiramenti sulla SF-23 sono già programmati per fine settembre-ottobre. Dopo lo shutdown gli sforzi in fabbrica saranno tutti tutti rivolti alla vettura 2024 che non sarà una copia carbone della RB19 ma presenterà alcune innovazioni proprie. Visto il gap attuale, l’obbiettivo realistico è tornare a competere almeno per qualche vittoria. I regolamenti modificati hanno favorito Red Bull, chi aveva un concept differente sta pagando le conseguenze ed è a lavoro per rimediare. Anche se non è visibile dai risultati in pista l’intensità a Maranello è elevata e l’impasse di inizio stagione è passata. I cambiamenti di rotta in F1 sono sempre lenti.

A Monza un ritocco alla livrea della SF-23 per omaggiare la vittoria alla 24h di Le Mans

La F1 torna con il Gran Premio d’Olanda e poi subito Monza.
La SF-23 richiamerà la vittoria della 499P a Le Mans con una livrea ritoccata. Tecnicamente sarà dotata – come l’anno scorso – di una configurazione molto specifica, tra cui un’ala posteriore nuova e un software aggiornato per implementare l’efficienza dell’ibrido. Come molti per l’occasione dovremmo aspettarci una power unit fresca.

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Il mercato senza scossoni ad agosto

Ci sono stati alcuni rumors incontrollati. Pensando a Elkann e Hamilton che hanno visioni non distanti per esempio su sostenibilità e moda. Ciò non cambia le cose, cioè che Lewis resta un uomo Mercedes, il cui accordo pare imminente.

Riguardo alle trattative dei piloti Ferrari, serve prima concentrarsi sugli ingegneri, quindi definire e potenziare l’ufficio tecnico verso il 2025. Ma nel presente, dopo alcuni mesi difficili a Maranello sono tornati a spingere molto forte. Per Vasseur è importante dimostrare coi fatti di saper migliorare l’auto attuale verso un 2024 più soddisfacente. Cosa che di riflesso ha un suo peso sulle trattative.

Autore: Giuliano Duchessa