Ferrari: PU bassa e aggiornamenti promossi, Red Bull e Aston Martin vanno forte.

Paolo D’Alessandro
17 Mar, 2023

Le seconde prove libere hanno consegnato nuove ‘certezze’ a questo campionato, che è comunque solamente all’inizio di una stagione lunga ben 23 gare. Le caratteristiche di Jeddah, opposte a quelle del Bahrain, più congeniali sulla carta a Ferrari, aiuteranno ad avere un quadro generale più completo rispetto al solo circuito del Sakhir. Quello che non cambia però è che la Red Bull continua a confermarsi in alto: veloce, costante, a tratti dominante, senza evidenziare particolari punti deboli rispetto ai suoi avversari.

Il primo inseguitore sembra ancora una volta Aston Martin. In particolare quella di Fernando Alonso, più a suo agio e integro – va sottolineato – di Lance Stroll. Ferrari si è nascosta di più e Mercedes arranca, tra timidi segnali positivi ed evidenti difficoltà che non potevano sparire del tutto dopo un deludente primo appuntamento. A Maranello almeno per il momento si respira più ottimismo rispetto a Brackley. Toto Wolff che è stato molto diretto durante le varie interviste di oggi “Abbiamo sbagliato tutti, per prima io che sono il Team Principal. La macchina cambierà e assomiglierà ad altre già in pista? Sì. Stiamo lavorando sodo e speriamo di andare meglio da Imola” ha risposto l’austriaco. Il progetto della vettura ‘senza pance’ è stato così definitivamente bocciato, attendendo ora importanti correttivi per risalire la classifica.

Red Bull saldamente al comando – Aston Martin la sfida grazie al carico e al grip della AMR23.

Le due vetture più chiacchierate continuano ad essere la vettura di Adrian Newey e quella progettata dal suo ex, braccio destro, Dan Fallows. Due vetture che all’apparenza si assomigliano molto, tanto da suscitare reazioni più o meno scorbutiche da parte del team di Milton Keynes, ma che risultano molto diverse in pista. Il punto di forza della RB19 è il carico efficiente che la vettura riesce a produrre, portando tanta velocità in curva ma esprimendo velocità massime tra le migliori della griglia, anche su questo circuito particolarmente rappresentativo sotto questo punto di vista. Invece, proprio come la F1-75, la ‘verdona’ sprigiona tutto il suo potenziale in curva, affiancandosi anche alla RB19 nelle prestazione in trazione, pagando qualcosa negli allunghi con un eccessivo drag, con differenze anche intorno ai 10km/h.

Nelle simulazione dei long run la Aston Martin si è confermata, oggi, come seconda forza a quasi 2 decimi da quello che era il lavoro svolto da Sergio Perez a parità di mescola con Sergio Perez. Più in difficoltà invece Lance Stroll che non ha retto il confronto con Max Verstappen con la gomma Soft. “Qui non penso che avremo il margine del Bahrain. Alpine anche sembra più vicina e Ferrari non ha ancora alzato la potenza del suo motore. Speriamo comunque che sia sufficiente” ha commentato il consulente della Red Bull, Helmut Marko. Lo stesso olandese è andato cauto con le dichiarazioni affermando che “La giornata è positiva, ma ci sono diverse cose che potremmo fare meglio”.

“Abbiamo provato ciò che volevamo provare quindi la giornata è stata buona. Ci manca ancora un bilancio ottimale, dobbiamo cercare ancora un po’ di grip. I valori? E’ ancora presto per dirlo con chiarezza” ha commentato a fine giornata Fernando Alonso. Anche il suo compagno di squadra è soddisfatto del lavoro, ma sottolinea come il gruppo alle loro spalle sia molto nutrito e più vicino di quanto si sia visto in Bahrain.

Ferrari: ala posteriore confermata, lavoro incentrato sulla gara con PU molto bassa.

Leggendo i tempi verrebbe da preoccuparsi, con una situazione ancor più tragica di quella che si è vista in Bahrain. In realtà i piani di lavoro della Ferrari sono stati completati con successo, con la squadra che si è focalizzata molto in ottica gara, senza mai andare a cercare realmente la prestazione pura per la Qualifica che non preoccupa. Dopo i test della prima sessione di prove libere, proseguiti anche nel pomeriggio con flow viz sulla ala posteriore, la squadra ha mostrato qualche segnale incoraggiante sul passo gara. Gli aggiornamenti portati a Jeddah sono rimasti tutti sulle due Ferrari SF-23, con l’ala posteriore monopilone, di specifica più carica rispetto a quella del Bahrain, e le modifiche al fondo e all’endplate dell’ala posteriore che sono stati promossi dalla squadra.

Ferrari SF-23 front wing

Le simulazioni di Qualifica parlano di un distacco intorno agli 8 decimi – 1 secondo per le due SF-23 dalla Red Bull più veloce, quella di Max Verstappen tuttavia non possono essere veritiere. La simulazione del giro veloce non è stato il focus principale del lavoro di Maranello, con in particolare una Power Unit ancora molto a riposo che solamente nelle Qualifiche di domani verrà ‘accesa’ per sprigionare i cavalli lungo tutti gli allunghi. Le modifiche di setup e l’aumento di downforce tramite le ali, hanno migliorato il bilancio complessivo della SF-23 che ora appare più equilibrata e competitiva nei tratti guidati, anche se perde ancora qualcosa in trazione rispetto ai migliori e soprattutto manca di agilità nei tratti dove ci sono curve veloci e consecutive, come alla fine del primo settore. “Questo circuito è anomalo con caratteristiche specifiche che richiedono un lavoro dedicato per raggiungere un buon bilanciamento.” ha commentato Carlos Sainz a fine giornata.

Verstappen (RedBull) vs Leclerc (Ferrari)

Le simulazione sul passo gara hanno visto un Carlos Sainz a livello di Max Verstappen per diversi giri, salvo poi fermarsi su 1.35.5 per tre giri consecutivi (contro il 1.35.0 di Verstappen) quando però è giunto in mezzo al traffico. Ferrari lo ha così richiamato dopo qualche giro per poter montare anche con lui la mescola media che, con Leclerc, si stava ben comportando. Lo spagnolo voleva anche lui saggiare la Media, probabilmente non troppo convinto della Soft, che secondo la squadra invece era una scelta buona e per questo ha voluto effettuare due long run distinti.

Il monegasco con il suo stint sulla M ha tenuto un buon trend, anche in miglioramento, sino al giungere del traffico. Liberatosi di quelle vetture però non è riuscito a tornare sugli stessi tempi, peggiorandosi di almeno mezzo secondo. “Domani cercheremo di trarre il massimo dalla qualifica ma, dovendo scontare una penalità di dieci posizioni sulla griglia, ci concentreremo soprattutto sulla gara e su come recuperare posizioni domenica.” le parole di Charles Leclerc a fine giornata.

Mercedes ‘boccia’ la W14 e attende i nuovi aggiornamenti, mentre Alpine si avvicina.

Le parole di Toto Wolff sono state molto chiare, quasi lapidarie per il progetto della W14 con i sidepods ‘size-zero’ portato avanti da Mike Elliott. “Abbiamo sbagliato tutti, per prima io che sono il Team Principal. La macchina cambierà e assomiglierà ad altre già in pista? Sì. Stiamo lavorando sodo e speriamo di andare meglio da Imola” ha risposto l’austriaco. Il progetto della vettura ‘senza pance’ è stato così definitivamente bocciato, attendendo ora importanti correttivi per risalire la classifica.

Adesso le speranze sono tutte rivolte al grande pacchetto di aggiornamenti a cui stanno lavorando, con l’obiettivo di introdurlo in quel di Imola, puntando però ad iniziare a ‘reagire’ già in questi primi appuntamenti. “Il gap è grosso. Se non lo riduciamo già in queste prime gare, il treno per il mondiale andrà via” ha detto il TP della Mercedes.

Questa vettura continua ad avere grossi limiti. Risolto il porpoising e limitato il drag, adesso a mancare è il carico aerodinamico. La W14 è semplicemente più lenta di altre macchine, ma anche più difficile da guidare per i piloti, anzi, secondo Lewis Hamilton “Non è molto diversa rispetto a quella dell’anno scorso” ha detto il pluricampione del mondo. Lewis ha detto di aver sofferto molto con il bilancio, puntando a migliorarlo in vista della giornata di domani. “Sappiamo che, per quanto vorremmo, non troveremo mai un secondo in una notte. Stiamo però imparando molto e questo ci aiuterà nel breve e medio periodo” ha aggiunto il suo compagno di squadra, George Russell.

Mercedes (ma anche Ferrari ed Aston Martin) dovranno guardarsi bene anche dall’Alpine che oggi è stata un po’ la sorpresa della giornata. Competitiva su entrambe le simulazioni – qualifica e gara – la scuderia francese ha iniziato con il piede giusto il weekend e si candida ad essere, almeno, in vetta al midfield. Entrambi i piloti sono rimasti contenti con le prestazioni e le sensazioni della macchina con Pat Fry che ha così fatto il punto della situazione “Un buon inizio, i piloti hanno dato entrambi feedback molto simili. L’obiettivo è qualificarci meglio di quanto fatto in Bahrain, così da poter sperare in una gara ancora migliore”.

Tost ‘sgrida’ la sua squadra, Alfa Romeo e McLaren più in difficoltà.

Dopo un buon inizio la squadra svizzera e quella inglese qui a Jeddah stanno faticando a trovare competitività per poter ergersi davanti al “gruppo di mezzo”, che vede poi in realtà coinvolti tutti i team tranne i Top 4 praticamente – più Alpine quest’oggi. L‘Alfa Romeo non ha ancora fatto vedere ‘lampi’ interessanti, così come McLaren, che qui potranno soffrire la natura piuttosto draggy delle loro vetture. Per il team di Woking c’è l’importante novità di una prima modifica al diffusore, ma anche la notizia negativa del cambio di PU per Lando Norris. L’inglese non pagherà penalità ma stando alle sue indicazioni “il primo motore è praticamente andato”. Un weekend dunque che è partito in salita ma che vedeva la squadra di Woking consapevole dei suoi limiti, anche se le opportunità per ribaltare un inizio negativo ci sono tutte.

“Non mi fido più dei miei ingegneri. Mi avevano detto che la macchina era molto migliore di quella della passata stagione e invece i risultati dicono altro” questa la strigliata di Franz Tost, TP dell’AlphaTauri, commentando il deludente avvio di stagione della squadra di Faenza. “Non abbiamo abbastanza carico, la macchina è instabile quando è in frenata, scivoliamo e quindi le gomme posteriori si surriscaldano, non riusciamo ad andare precisi alla corda e facciamo fatica in trazione”. Crudele riassunto dei problemi della AT03 di inizio stagione.

L’ultima motorizzata Ferrari, cioè la Haas ha utilizzato l’ala posteriore più scarica, specifica vista alla presentazione, dal degno molto efficiente. Hulkenberg continua a regalare lampi interessanti nelle simulazione di passo veloce, per poi crollare sul passo gara, con un Kevin Magnussen ancora non del tutto a suo agio con la macchina. La Williams si conferma nella lotta delle vetture a ridosso dei punti, con una buona efficienza, ma un po’ carente nel grip complessivo della vettura.

Autore: Paolo D’Alessandro.
Co-Autore: Giuliano Duchessa
Telemetria: Andrea Vergani
Passo gara:
Tony Sokolov

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