FIA tratta con Red Bull e vieta la nuova ala anteriore a Mercedes

Paolo D’Alessandro
22 Ott, 2022

Ad Austin la Ferrari chiude un anomalo venerdì in testa, mentre Mercedes e Red Bull sono protagoniste fuori dalla pista. Il meteo è stato ottimo per tutta la giornata e le condizioni sono state quelle ideali per svolgere i piani di lavoro. La pista nelle FP1 si è evoluta radicalmente e questo ha reso impossibile effettuare paragoni di qualsiasi tipo. Inoltre le squadre hanno svolto anche lavori diversi tra loro. Nelle FP2 invece l’utilizzo delle gomme prototipo 2023 ha reso complicato analizzare il lavoro che stavano effettuando i piloti in quel momento.


La Ferrari ha chiuso entrambe le sessioni in prima posizione, al mattino con Carlos Sainz e al pomeriggio con Charles Leclerc, ma l’indicazione rimane un po’ fine a se stessa. Il topic principale rimangono le chiacchiere esterne alla pista tra cui il budget cap Red Bull per la stagione 2021, ma anche la nuova ala anteriore portata ad Austin da Mercedes che ha fatto discutere, anche all’interno della squadra anglo tedesca stessa.

Ferrari: inizio solido e programmi completati per tutti e tre i piloti

Nella sessione del mattino la vettura numero 16 ha dovuto temporaneamente salutare il suo proprietario, Charles Leclerc, per dare spazio a Robert Shwartzman che si è messo alla guida della F1-75 per il primo dei due giorni previsti di ‘Rookie test’ durante la stagione. Il pilota russo/israeliano si è ben comportato ed ha svolto i primi 60 minuti della giornata senza commettere errori, completando il piano che gli era stato assegnato. Il pilota FDA è stato anche sfortunato poiché il suo giro migliore è stato condizionato da un incomprensione con Max Verstappen. Sul termine del giro, nel S3, il campione del mondo è rimasto in traiettoria impedendo al ferrarista di chiudere un giro interessante che lo avrebbe messo quasi a ridosso della Top 10, con un netto miglioramento rispetto al giro precedente.

Il cronometro però non era la cosa più importante per lui, che si tiene la gioia di aver debuttato al volante di una Ferrari, attendendo ora il prossimo appuntamento. Al mattino insieme a lui c’è stato un Carlos Sainz particolarmente in palla che ha mostrato subito un giusto feeling con la sua macchina. Ferrari ha scelto di adottare un’ala da medio carico, confermando il nuovo fondo introdotto a Suzuka. Al pomeriggio il rientro di Charles Leclerc è corrisposto ad un’altra buona prestazione della Rossa, che però dovrà confermarsi domani quando i piani di lavoro saranno più lineare e omogenei tra i team.

A livello di motori la scelta di Maranello è chiara: Charles Leclerc monterà un’unità fresca e partirà dal fondo della griglia, mentre Carlos Sainz avrà la possibilità di esprimere il suo potenziale e provare così ad inseguire la vittoria a cui dichiaratamente ambisce. Riscontri positivi dalla F1-75 sono arrivati al COTA nel modo in cui la vettura assorbe e copia le sconnessioni dell’asfalto, mostrando una buona Ferrari sui dossi, in trazione e anche nelle curve lente. A Maranello stanno lavorando sodo per ritornare ad appropiarsi dei propri punti di forza (persi in seguito all’introduzione della TD39/22), ma il banco di prova sarà quello della giornata di domani, la gara (ore 21). Sarà infatti da analizzare l’usura degli pneumatici che ora è diventato il vero Tallone d’Achille di questa rossa.

Red Bull con setup aerodinamici diversi, Mercedes privata della nuova ala anteriore

La Red Bull è scesa in pista con due diverse configurazioni aerodinamiche. A Sergio Perez è stata affidata una vettura con ali da alto carico aerodinamico – evidenti soprattutto grazie all’ala posteriore con un mainplane più ampio, mentre Max Verstappen ha svolto il suo programma di lavoro con una specifica da medio carico. I riscontri sono stati positivi per entrambi i piloti e i tecnici procederanno ad una valutazione dei dati raccolti, senza escludere che i due piloti possano decidere di proseguire con scelte diversificate considerando che il messicano ama sempre lavorare con un posteriore più stabile.

Conquistato il titolo mondiale con Max Verstappen, mancando pochi punti a quello Costruttori, l’obiettivo ora è quello di mettere Sergio Perez davanti al monegasco della Ferrari in classifica. Austin, in tal senso, rappresenta un occasione ghiotta vista la penalità che Leclerc andrà a scontare.

La Mercedes invece è partita un po’ più sottotraccia, ma questo a causa anche del pacchetto di sviluppi introdotto che richiede anche un certosino lavoro di tuning e comprensione, così da estrarre il potenziale della W13. L’ultimo pacchetto di sviluppi ideato a Brackley però ha fatto discutere già da ieri, tanto da richiedere l’intervento della FIA, spiazzando gli stessi ingegneri del team della stella a tre punte. Nonostante l’approvazione della Federazione fosse giunta una volta esaminati i progetti, portata in pista la nuova ala anteriore – con i generatori di flusso sopra i flap – un’altra squadra ha espresso più di un dubbio sulla legalità di tale soluzione.

La Federazione, in un momento già complesso, ha voluto evitare altre polemiche ed ha impedito a Mercedes di adottare tale soluzione. A Brackley c’è un po’ di scocciatura per questo passo indietro della FIA, ma sono già al lavoro per ‘rimodulare’ tale soluzione e renderla conforme alle regole, così da poterla utilizzare in questo finale di stagione e proseguire con le analisi necessarie utili per lo sviluppo della vettura 2023. Confermati invece il nuovo fondo e ala posteriore da cui Mercedes si aspetta un buon miglioramento di prestazione in questo finale di stagione.

Non si fermano le polemiche: discussioni aperte FIA-Red Bull, gli avversari attendono.

Le discussioni riguardo il tetto spese del campionato 2021 continuano. Ad Austin erano attesi passi in avanti che, seppur lentamente, stanno avvenendo. Christian Horner aveva in programma una conferenza stampa solitaria che però non è mai avvenuta a causa di un mancato confronto con il presidente FIA riguardo il team dell’infrazione sul budget cap. L’incontro c’è stato poi nella giornata di ieri, poco prima dell’inizio delle operazioni in pista, ma nulla è stato deciso. A quanto filtra e dai rumor raccolti dal paddock, la Federazione ha offerto alla Red Bull un patteggiamento per risolvere la situazione. L’ammissione di colpe da parte del team di Milton Keynes, una multa e la riduzione delle ore di galleria del vento (25%) archiviando poi questa situazione. La Red Bull al momento non ha ancora accettato questa proposta ed oggi, ore 18.30 italiana, sentiremo la posizione di Horner, che sarà presente in conferenza stampa.

Gli altri team sono tutti in attesa. Mercedes ha già attaccato, per bocca di Toto Wolff, ai microfono di Sky Sport F1. “I regolamenti sono pietre miliari della F1. Se infrangi il regolamento tecnico, vieni squalificato e lo stesso dovrebbe succedere se infrangi quello finanziario. Ma sono anche regolamenti nuovi che vanno migliorati. Non credo si possa tornare nel 2021, però bisogna capire di quanto è stata l’infrazione perché se è di 1-2 milioni può fare la differenza tra vincere e perdere. Un aggiornamento può costare 300mila euro. Bisogna analizzare cosa si può fare meglio per rendere tutto più equo”. La sua posizione non cambia ed è normale che ci sia la speranza che il titolo 2021 possa cambiare di mano, ma l’esigenza di Mercedes (e non solo) è che la punizione si esemplare e che non lasci spazio, in futuro, a possibili pensieri di eccedere il budget cap al cospetto di una semplice multa o una pena minore.

Sarà interessante ascoltare anche il punto di vista di Mattia Binotto e di Zak Brown che compariranno in conferenza stampa insieme a Christian Horner quest’oggi e dove il tema budget cap non potrà che essere protagonista. Il Boss della McLaren si è unito di recente a queste polemiche in modo ufficiale, con una lettera alla FIA, ma il capo del muretto Ferrari invece è sin da inizio stagione, e in modo più deciso da Barcellona, che insiste sulla necessità di migliorare il reparto FIA che si occupa di questo lavoro e palesa evidenti dubbi sulla capacità di Red Bull di sviluppare la vettura in modo così corposo rimanendo nei limiti del budget cap. I vari ritardi non fanno che inasprire la situazione e in attesa di una decisione finale le polemiche e gli scontri continuano. Dentro e fuori la pista.

Autore: Paolo D’Alessandro

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