Primi 60 minuti a Singapore, ancora sotto la luce naturale del sole e su una pista green – dove i varani (o iguane) del posto pensano bene di farsi un giro – ci mostrano una Ferrari SF-23 che scende in pista subito competitiva con un setup di base convincente. Si mostrano a loro agio anche Max Verstappen, seppur non primo sempre lì a ridosso dei migliori, e la McLaren aggiornata di Lando Norris. Le due Mercedes non sono lontani, nonostante alcune lamentele iniziali dei due piloti. I tempi non sono ancora maturi per dei giudizi, la pista evolverà e le condizioni cambieranno molto, ma i primi 60 minuti di azione ci regalano attesa per le FP2 di quest’oggi.
Il Budget Cap non ferma lo sviluppo 2023: novità sostanziali per McLaren, AlphaTauri e Alfa Romeo
La continuità regolamentare del prossimo anno e il massiccio miglioramento che offrono queste vetture con lo sviluppo in galleria del vento, non stanno fermando le squadre dal portare aggiornamenti rilevanti anche in questa iniziale seconda fase del campionato. Red Bull può concedersi di rilasciare il piede sull’acceleratore con novità minime all’ala posteriore, riprendendo dei concetti introdotti da Alpine ed AlphaTauri, per una parte terminale del flap mobile che offre maggiore carico ma anche una diminuzione del drag, soprattutto in questa specifica da alto carico. Piccola modifica al camber delle appendici aerodinamiche poste nella parte iniziale del marciapiede del fondo.
La Haas è in attesa del GP di Austin per poter introdorre la propria versione B della VF-23, rivisitata in tutti i concetti fondamentali che sono modificabili a stagione in corso – dunque principalmente parte aerodinamica in attesa anche di meccanica rivista Ferrari per il 2024 – mentre Williams e Ferrari si limitano ad una modifica all’ala anteriore. A Grove hanno introdotto una modifica al flap per un circuito da alto carico come Singapore, mentre Ferrari sta cercando soluzioni per rinforzare l’anteriore della SF-23 a beneficio del bilancio complessivo della vettura, specialmente ad alto carico. La modifica è un “passo indietro” per Maranello, che ritorna ad un design del flap superiore più ondulato, per ottenere maggiore carico, oltre ad una diversa spaziatura tra flap e mainplane. Mercedes ed Aston Martin si limitano a piccoli accorgimenti, rispettivamente, a Front e Rear Corner. A Brackley puntano a migliorare il passaggio d’aria ai freni per un circuito probante come Singapore, mentre i tecnici di Dan Fallow sono alla ricerca di un flusso d’aria più pulito per incrementare il carico posteriore della AMR23.
Le novità sostanziali riguardano però gli altri team. AlphaTauri ha introdotto una AT03 pesantemente modificata che però non sposa ancora e totalmente la filosofia della sorella maggiore RB19. L’ingresso delle pance è stato rivisto mantenendo una fisionomia molto simile a quello della Ferrari, con la parte superiore dello scivolo che si avvicina maggiormente a quelle che erano le forme Alpine, con un bordo laterale che presenta anche una gobba nella parte iniziale e rimane poi alto per accompagnare la rampa che conduce fino alla zona posteriore della vettura. Nei limiti concessi dal Budget Cap il posteriore è stato completamente rivisto con un nuovo diffusore accoppiato a rear corner e sospensione posteriore rivista soprattutto nella carenatura per migliorarne la capacità aerodinamica. Il sottosquadro è stato ampliato con la parete delle pance che per forma e posizione ricorda il disegno sviluppato dall’Aston Martin, più che quello Red Bull più scavato e tondeggiante.
Alfa Romeo punta a raggiungere Williams, in fatto di prestazioni, con una ala anteriore rivisitata nel flap superiore, ma soprattutto con fondo, diffusore e rear corner modificati, uno in funzione dell’altro, per migliorare l’efficienza aerodinamica della C43 nel complesso, ossia ottenere carico aggiuntivo senza drag ulteriore. Particolare il completo ridisegno dell’entrata dei Tunnel Venturi, con le floor fences che hanno un disegno squadrato e tagliato a forma di L nelle due paratie interne. Novità che avranno un contributo maggiore su piste più ‘aerodinamiche’ come Suzuka e Qatar, rispetto all’unicità di Singapore. Alpine interviene invece, oltre che con una modifica alla beam wing per una specifica maggiormente idonea a circuiti da alto carico, nella parte iniziale delle pance. L’ingresso ora non è più squadrato ma si avvicina maggiormente al disegno della RB19 con una sezione frontale ora più tondeggiante e il labbro inferiore spostato in avanti, seppur non così estremo come la versione dei tecnici di Milton Keynes. Di conseguenza è stata ampliata anche la sezione del sottosquadro sotto l’ingresso delle pance, con una notevole riduzione di quella sezione di pancia.
Infine McLaren non si ferma nello sviluppo della MCL60, portando in pista l’ultimo grosso pacchetto, con l’obiettivo di estrarre maggior potenziale dalla vettura arancione. Il fondo è stato rivisto per intero, incluso un restyling al diffusore. Le soluzioni portate a Singapore sposano, seppur in maniera meno complesse, quelle sviluppate dalla Red Bull. La parte del marciapiede presenta ora un profilo leggermente ricevuto del floor edge nella parte iniziale, che poi si estende nella classica lama che si collega alla parte principale del fondo. Modificato anche l’ingresso dei sidepods e il cofano motore con un disegno sempre più orientato a quello introdotto dalla AMR23. Attenzione rivolta anche al disegno della sospensione posteriore a beneficio dell’aerodinamica. A queste novità sostanziali si aggiunge anche l’introduzione di un nuovo pacchetto di ali con endplates rivisti per anteriore e posteriore per assicurare maggiore carico alla MCL60, così come una beam wing da specifica per circuito da alto carico. Dall’Austria la MCL60 ha offerto dati utili per continuare la sua crescita e questa è la versione aggiornata del pacchetto che a Woking hanno introdotto tra Spielberg e Silverstone, con l’obiettivo di rimanere competitivi ed agganciati al treno di testa composto da Mercedes, Ferrari ed Aston Martin.
FP1: Analisi delle novità e primo confronto su gomma Soft mostrano una griglia (per ora) compatta
Inizio di lavoro su gomma Hard per gran parte della griglia, ad eccezione di McLaren. Alpine e Valtteri Bottas – con Alfa Romeo che differenzia la strategia con i suoi piloti – ed Alexander Albon. Come solito la pista di Singapore inizia da un asfalto molto green e necessita di tempo per poter trovare il miglior gripo possibile, oltre alle condizioni che cambiano molto tra prima e seconda sessione che si disputerà in notturna, sotto le luci artificiali, quelle più simili a quelle che i piloti troveranno in Qualifica e Gara.
Il primo run compiuto dalle squadre verde Lando Norris mettersi in cima alla lista dei tempi in 1.34.776 con gomma Media. Da ricordare come l’inglese della McLaren sta godendo del nuovo pacchetto di aggiornamenti portato qui sulla MCL60. Dietro di lui invece George Russell e Charles Leclerc a +0.229 e +0.357 con gomma Hard entrambi. Esteban Ocon ha preso il quarto tempo anche lui sfruttando la gomma Media, sopravanzando così Sergio Perez, Lewis Hamilton, Carlos Sainz e Max Verstappen che hanno completato, in anticipo, i loro tempi con gomma Hard. Curiosamente la prima uscita della AT03 aggiornata fa vedere Tsunoda segnare quasi lo stesso tempo dell’olandese campione del mondo. Nessun paragone, semplice fatto curioso dettato da programmi, tempi e modalità diverse di questa prima parte di lavoro.
A 30 minuti dal termine inizia anche il lavoro su gomma SOft, interrotto brevemente da una bandiera gialla a causa di un iguana che passa in pista e costringe le vetture a rallentare in attesa che esca dalla pista. Lando Norris conferma le prestazioni della MCL60 a parità di gomma e fa siglare il miglior tempo in 1.33.522 mettendosi dietro Carlos Sainz di circa 4 decimi. Il ferrarista a sua volta sopravanza le due Mercedes di 1-2 decimi. A togliere la miglior prestazione all’alfiere della McLaren ci pensa, non Sergio Perez che si ferma a circa 3 decimi da Norris, ma Charles Leclerc che si chiude in 1.33.350 con quasi 2 decimi di vantaggio su Lando Norris. Ultimo a chiude il proprio tentativo è Max Verstappen che si ferma “solo ” a +0.126 dal monegasco.
Peter Bonnighton si apre via radio per comunicare al suo pilota dove perde rispetto al miglior giro, quello di Leclerc, e l’inglese non si spiega dove perdano gli 8 decimi che li separa dalla migliore delle SF-23. Al giro successivo però entrambe le Mercedes si migliorano e Hamilton si porta a quasi 2 decimi dal crono di Leclerc, mentre Russell più attardato a +0.345. E’ il turno delle Ferrari di migliorarsi e Carlos Sainz completa un parziale 1-2 Ferrari portandosi a +0.078 dal suo compagno di squadra, che sta completando però il proprio secondo giro e pur facendo segnare miglior primo e terzo settore, non migliora il secondo settore e termina ad 1 decimo dal proprio miglior crono, dandoci una buona Ferrari in queste prime fasi di prove libere a Singapore.
L’azione sui giri veloci termina con una Ferrari in prima e seconda posizione e subito dietro Max Verstappen. Non brillante l’Aston Martin in questa prima sessione di prove libere visto anche le poche novità da dover analizzare per loro. Oscar Piastri rimane sulle retrovie con una MCL60 priva delle novità affidate solo al suo compagno di squadra, e che lui riceverà a Suzuka, ma il divario è enorme e sicuramente l’australiano ha del potenziale da spremere fuori. A proposito di McLaren, un tocco di colore in quel di Singapore con un cambio di livrea per loro ed anche per Williams che adotta la livrea Gulf, un tempo sponsor proprio della Scuderia di Woking.
Ultimi minuti permettono alle scuderie di fare un assaggio di passo gara dove la Ferrari, a parità di gomma Hard – con carichi di benzina e modalità di Power Unit sconosciute – mostra un buon ritmo nei confronti di Mercedes ed anche Max Verstappen, seppur le tornate concluse si limitano a 3-4, con anche una bandiera gialla di mezzo sempre a causa dello stesso motivo. Lando Norris invece mostra un buon ritmo, con Soft, nei confronti di Sergio Perez, ma è soprattutto Fernando Alonso ha far vedere un ritmo, a differenza del giro singolo, molto competitivo della sua AMR23 con un run da 10 giri. I migliori riscontri sono 1.37.417 di Charles Leclerc e 1.37.383 di Fernando Alonso.
Autore: Paolo D’Alessandro
Co-Autore: Piergiuseppe Donadoni