Dopo aver assaporato per la prima volta l’asfalto del tempio della velocità e la caldissima atmosfera sugli spalti tinti di rosso, i piloti disputano le FP2 in cerca di risposte e conferme. La Ferrari si dimostra nuovamente in splendida forma, complice un’ottima velocità di punta che porta Carlos Sainz a chiudere la giornata da leader, il compagno di squadra solo sesto attardato di tre decimi, penalizzato da un giro non ottimale. Nonostante ci sia una timida luce rossa che tenta di uscire allo scoperto, è sempre la Redbull ad apparire come la macchina da battere, fenomenale nel passo gara ma non impeccabile nel complesso, con Perez che mette la macchina in ghiaia al termine delle prove libere e con l’Olandese che non sembra essere totalmente soddisfatto. Mercedes e McLaren a ritmo inverso rispetto a quanto fatto vedere in mattinata, il team di Brackley in netta difficoltà sul giro veloce, mentre la Orange sembra aver messo a punto l’assetto con Norris che chiude secondo a soli 19 millesimi dallo spagnolo.
FP2: Ferrari e Red Bull scaricano le vetture e lottano per la vetta, insieme ad una sorprendente McLaren. Attardate Mercedes ed Aston.
A tenere banco in casa dei diversi team è la scelta d’assetto per affrontare un circuito così particolare in cui la velocità di punta è la prerogativa fondamentale per trovare prestazione. In casa Red Bull dopo le differenti prove di assetto fatte nella mattinata dai due piloti, è stato scelto di andare per una configurazione più scarica in quanto più vantaggiosa nel complesso, provata da Sergio Perez in mattinata.
Il team di Maranello ha scelto la Beam Wing singola su entrambe le macchine dopo aver testato precedentemente quella doppia. Modifiche apportate anche sulla McLaren di Lando Norris, il britannico infatti nella mattinata aveva optato per un assetto più carico a differenza di quanto fatto poi nel pomeriggio, invertendosi con il suo compagno di squadra. Nelle FP2 infatti era Oscar Piastri il più carico dei due.
Le FP2 prendono il via con una gran parte della griglia che monta gomma gialla per simulare il Q2 della qualifica di domani dove sarà di nuovo protagonista il nuovo format dell’Alternative Tyre Allocation. Dopo solo pochi minuti dall’inizio dell’azione in pista l’Aston Martin di Lance Stroll si pianta a causa di un problema tecnico alla Power Unit, un grand inconveniente per il pilota canadese che dopo aver saltato le fp1 per far spazio a Drugovich è costretto a dare forfait dopo pochi attimi.
Bisogna attendere ben 10 minuti a causa della bandiera rossa prima di sentire tornare a cantare i motori nel tempio della velocità. Con il compound medio è la Ferrari a farla da padrone, con Carlos Sainz in splendida forma davanti al compagno di squadra, e alle due Redbull e le due Mercedes che seguono in coppia. Da sottolineare la ottima prestazione fornita dalle Williams con gomma rossa, sempre in grande spolvero nei circuiti di basso carico grazie all’elevata velocità massima.
A mezz’ora dal termine della sessione viene montato il compound morbido dalle Ferrari e dalle RedBull, le due rosse di Maranello non confermano però quel salto di prestazione che ci si aspettava tra una mescola e l’altra, a confermarsi è solo Carlos Sainz che strappa la miglior prestazione per soli 19 millesimi a Lando Norris.
Il monegasco, quinto, sembra dover ancora trovare il feeling giusto e la massima prestazione dalla sua SF-23. Nessuna delle due Ferrari – ma anche le Red Bull – hanno trovato un gran giro sulle Soft, complice anche un po’ di traffico.
Proprio Perez e Max, rispettivamente terzo e quinto non si dimostrano felicissimi del proprio giro, soprattutto l’olandese, che si rende partecipe dell’ennesimo simpatico siparietto con il suo ingegnere che lo invita a non ritentare il giro veloce non essendo la sessione di oggi determinate per la posizione in griglia.
Nell’esecuzione di questi giri lanciati appare un tema che potrebbe essere fondamentale nella giornata di domani, che è quella delle scie, proprio il team guidato da Christian Horner sembra aver provato un gioco di scie tra i due piloti, un’arma che potrebbe risultare vincente nelle qualifiche visti i distacchi così ridotti.
La sessione si chiude con le solite prove di passo gara che però lasciano spazio a molte interpretazioni, non è infatti uno stint regolare quello provato dai piloti a causa di una bandiera rossa provocata da Perez che finisce in ghiaia all’uscita della parabolica finendo la sua corsa baciando le barriere. Lo stesso Messicano aveva imposto un ottimo passo, a sprazzi superiore anche a quello del compagno di squadra, pure la Ferrari sembra essere costante e competitiva ma ancora leggermente indietro rispetto al team di Milton Keynes. Indecifrabile la Mercedes, in ritardo sul giro veloce a differenza di una McLaren molto competitiva sul giro lanciato grazie a una vettura estremamente performante nel giro veloce.
L’’appuntamento è a domani con le fp3 che scatteranno alle 12.30 per scoprire se questa Ferrari che fa sognare i tifosi, è solo un’illusione o una magica realtà
Autore: Luca Vanzini