GP Olanda – Sabato: FP3 e Qualifiche. Vola Verstappen (senza DRS), dietro le Mercedes, terza fila tutta rossa per le due Ferrari.

Piergiuseppe Donadoni
4 Set, 2021

GP Olanda – Sabato: FP3 e Qualifiche. Vola Verstappen (senza DRS), dietro le Mercedes, terza fila tutta rossa per le due Ferrari.


Ieri ci siamo lasciati con una Ferrari efficace nelle simulazioni di qualifica, ma con ancora del lavoro da fare sul passo gara. Red Bull sa di poter contare su un Verstappen che non è riuscito a completare il suo giro veloce nella sessione del pomeriggio, ma ha tenuto un passo gara inavvicinabile per gli altri. La W12 di Hamilton ha subito un calo di potenza nelle FP2, ed il campione Britannico ha dovuto saltare la sessione; con solo Bottas come riferimento, Mercedes non è sembrata al meglio nella simulazione di qualifica, ed appena dietro Verstappen nei long run su gomma Soft – ma i seppur pochi giri effettuati sulla mescola Media fanno pensare ad una vettura competitiva in gara.

I valori sono ancora tutti da stimare, soprattutto dopo una FP1 che ha visto poca azione in pista a causa di una bandiera rossa. Nel midfield, Alpine sembra aver trovato qualcosa in più nel giro secco, mentre la simulazione di passo gara di Norris fa ben sperare per McLaren.

Tanto il lavoro da svolgere questo Sabato per prepararsi al meglio per la Qualifica.

La notizia di mattinata purtroppo però è che Kimi Räikkönen è risultato positivo ad un tampone per il Test Covid, e salterà dunque il Gran Premio d’Olanda, con Monza a rischio dati i tempi di quarantena. Vasseur spera di poter rimediare con un test negativo alla fine di questo weekend, che permetterebbe al pilota Finlandese di prendere parte al Gran Premio d’Italia la settimana prossima. Sarà intanto Robert Kubica a prendere il suo posto alla guida della C41, di fianco a Giovinazzi.

Fa anche notizia l’investigazione su Max Verstappen che ieri, in regime di bandiera rossa, ha superato Lance Stroll. Quando Lewis Hamilton si è fermato in pista per il problema al motore, la Direzione Gara aveva dato in un primo momento bandiera gialla, poi diventata rossa. Max Verstappen era impegnato in una simulazione di qualifica, mentre Stroll si era spostato proprio per dare spazio all’Olandese. Il numero 33 della Red Bull è arrivato quindi con molta velocità, ma ha alzato il piede appena vista la bandiera rossa; la “lift” comunque non è servita ad evitare la lenta Aston Martin alla sua destra, che intanto aveva rallentato fino al quasi fermarsi in pista. Alla fine del summon con gli Steward, infatti, i commissari decidono di non penalizzare Verstappen, in quanto non sarebbe stato possibile data la differenza tra le velocità della Red Bull e dell’Aston Martin, rallentare abbastanza, ed in tempo, per evitare il sorpasso.

 

FP3

Temperatura aria: 17°C
Temperatura asfalto: 27°C

Il primo a scendere in pista è inevitabilmente proprio Kubica, che ha bisogno di percorrere quanti più chilometri questa mattina per familiarizzare al meglio con il tracciato Olandese – che da sé non è il più facile da imparare in una sola sessione – per poi spingere in Qualifica.

In pista subito anche Tsunoda (che ha saltato tutta la prima sessione) e Hamilton (che ha saltato la seconda sessione), seguiti a ruota dalle due Haas, tutti su gomma Soft – mentre gli altri rimangono fermi ai box per ancora cinque minuti. Le due McLaren decidono di unirsi all’azione su gomma Media, confermando le buone sensazioni quando Norris chiude il suo primo giro cronometrato a soli +0.124 da Hamilton sulla mescola più morbida. I tempi, tuttavia, sono ancora alti. 

A dieci minuti dall’inizio della sessione, finalmente la pista inizia a popolarsi. Tutti i team seguono l’esempio di McLaren su gomma Media, rendendo Hamilton il solo pilota in pista sulla Soft. Il pilota Mercedes riesce tuttavia a migliorarsi nonostante i giri all’attivo, ma con la pista che va gommandosi, non riuscirà a tenersi aggrappato alla cima della classifica. Buono il primo tentativo per entrambe le Ferrari, che chiudono il giro con un 1-2, Sainz appena dietro Leclerc. Norris riuscirà ad inserirsi tra i due, prendendo la seconda posizione. Tanti i pit in questa fase iniziale, mentre Bottas e Verstappen restano fermi ai box.

È proprio mentre Bottas decide di unirsi alle danze che una bandiera rossa interrompe la sessione: a 20 minuti dall’inizio delle FP3, Sainz perde il posteriore della sua SF21 in Curva 3 e finisce nel muro. Evidente il danno alla vettura, ala anteriore e sospensioni rotte, ma i meccanici della Rossa dovranno controllare a fondo anche il cambio. Questa è la fine della sessione per Sainz, tanto lavoro in casa Ferrari per metterlo in pista in tempo per le Qualifiche. 

Il semaforo tornerà verde a poco meno di mezz’ora dalla fine. Vettel si lamenta del vento che già in un giro precedente lo aveva colto di sorpresa in Curva 10, costringendolo ad abbandonare il suo tentativo. Verstappen, intanto, si prepara ad effettuare il suo primo giro lanciato su gomma Media, registrando subito un ottimo crono che lo porterà in cima alla classifica – ma non per molto, perché la risposta di Bottas su gomma Soft arriva subito. Solo otto i millesimi tra i due nonostante la mescola più vantaggiosa. 

Prosegue il suo lavoro di giornata Gasly nella sua AlphaTauri, costante nella sua distanza di tre o quattro decimi dalla top 3. Nel midfield si scambiano posizioni le McLaren di Norris e Ricciardo, e poi Ocon e Alonso e, a sorpresa, Antonio Giovinazzi, che è sembrato da subito a suo agio sul circuito Olandese. La Williams di Russell si fa vedere nella mischia, ma Latifi resta dietro rispetto al compagno di squadra.

Negli ultimi tentativi della sessione, la Mercedes appare particolarmente efficace nel secondo settore, mentre la Ferrari di Leclerc sembra aver fatto un passo indietro rispetto alla buona performance del pomeriggio di ieri. Sarà Max Verstappen però a concludere la sessione in cima alla classifica, con un tempo di 1:09.623. Non lontane, ma neanche troppo vicine le due Mercedes di Bottas e Hamilton, mentre Pérez si mantiene ad una distanza costante di 9 decimi dal compagno di squadra. Buona la performance di Aston Martin su giro secco, come già osservato ieri, ma il traffico ha impedito a molti piloti nel midfield di concludere il loro giro senza intoppi. 

Tutto sembra promettere festa nel pomeriggio per il pubblico arancione.

RISULTATI FP3:


Qualifiche

I danni alla vettura di Sainz diventano protagonisti dell’attesa pre-qualifica. Fortunatamente, Laurent Mekies comunica che il cambio del pilota Spagnolo sembrerebbe intatto, quindi non ci sarà penalità per lui dovuta alla sostituzione dello stesso. I meccanici Ferrari sono a lavoro sulla vettura, la PU è accesa: potrebbe esserci qualche ritardo, ma Sainz sarà in grado di prendere parte al Q1.

Q1

Tutti subito in pista a semaforo verde – anche le due Ferrari, perché il grande lavoro dei meccanici paga: inizio prudente per Sainz, ma la sua vettura è pronta per la sessione di Qualifiche. 

Forse per conservare un treno di gomme Soft nuove, le due Mercedes scendono in pista su gomma Media. I tempi sono buoni, ma non abbastanza per tener dietro Verstappen, che sulla mescola più morbida conquista subito la prima posizione (1:10.036). Pérez resta dietro a Hamilton e Bottas, e presto anche dietro Gasly, che chiude il suo primo giro a +0.238 dal tempo di Verstappen, ma resta dietro Hamilton che, su gomma Media, è riuscito a portarsi ad un decimo di distanza dalla Red Bull numero 33.

Il primo giro di Leclerc sembra buono, il pilota Monegasco chiude appena dietro Gasly. Per Sainz, invece, un primo tentativo molto prudente, per assicurarsi che tutto sulla vettura funzioni a dovere. Per McLaren sembrano invece iniziati i problemi; Norris non riesce ad avvicinarsi ai tempi di Leclerc e Gasly, restando a mezzo secondo di distanza dai due, e Ricciardo resta dietro di un ulteriore decimo rispetto al compagno di squadra. Si migliorano intanto Bottas e Hamilton, che riescono a portarsi più vicini a Verstappen, mentre Pérez sprofonda in settima posizione davanti all’Alpine di Ocon. 

Escluso per il momento, Sainz si lancia per il secondo giro, che a tutti gli effetti sarà il suo primo lanciato: da P18 passa in P8, a mezzo secondo da Verstappen. Si migliorano anche Tsunoda, che sale in P10, e Latifi in P9. 

La pista, nel frattempo, sembra favorire di una notevole evoluzione – almeno un secondo, stando a ciò che Adami comunica a Sainz. Tutti passano ai box per effettuare un cambio gomme, tranne le due Aston Martin di Stroll e Vettel (in difficoltà, il pilota Tedesco lamenta che l’auto non sia bilanciata) e la Williams di Russell, che chiude il suo giro in quinta posizione. 

Verstappen, Gasly e Alonso rimangono fermi ai box, mentre i loro colleghi escono per un secondo run che non farà che confermare l’evoluzione di pista: Leclerc chiude in prima posizione con un 1:09.829, Sainz subito dietro ad un decimo dal Monegasco. Ricciardo sale in sesta posizione, Giovinazzi in quarta, Tsunoda in P12 con Stroll in P11. Tutti riescono a migliorarsi tranne Pérez, che sarà clamorosamente escluso dal Q2 quando Norris migliorerà, sebbene di poco, il proprio tempo, spingendo il pilota Messicano giù nella classifica. 

Traffico pericoloso per Mazepin e Schumacher, entrambi indagati per impeding su Sebastian Vettel (che si concluderà con un nulla di fatto), che non è riuscito a lanciarsi per un ultimo tentativo e rimane escluso dal Q2 insieme a Pérez, Kubica e le due Haas.

RISULTATI Q1:

Q2

Al via del semaforo, la pista si popola subito. Verstappen, le due Williams, Norris, Giovinazzi ed entrambi i piloti Mercedes sfilano fuori dalla Pitlane, tutti su gomma Soft. Ottimo il primo giro di Verstappen (1:09.071), in gran forma il pilota Olandese al suo Gran Premio di casa. Deludente la McLaren di Norris, che non riesce a spingere più delle due Williams. Secondo Hamilton, con Bottas terzo, mentre in pista scendono anche Ferrari, Alpine e AlphaTauri.

Giovinazzi chiude il suo primo giro a tre decimi dalla Mercedes di Bottas, saldo davanti alla Williams di Russell. Leclerc si porta in seconda posizione con un ottimo primo tentativo, Gasly quarto, Sainz quinto, seguiti da Ocon e Alonso. 

Russell nel frattempo si lamenta del vento, constatando che la pista è diventata più “difficile” a causa di questo. Il pilota della Williams confermerà i suoi sospetti andando fuori in Curva 8 e causando la prima bandiera rossa di questo Q2

Durante questa interruzione, il pitwall di Red Bull si apre in radio con la Direzione di Gara: Horner fa notare a Masi che Mercedes sta utilizzando le termocoperte per controllare le pressioni “proprio come a noi era stato vietato di fare”. Accusa non così velata, ma del resto la Formula 1 è fatta anche di battibecchi. 

Con poco meno di quattro minuti rimanenti nella sessione, i team si preparano per un ultimo tentativo. Intanto problemi per Alfa Romeo: i meccanici non riescono ad estrarre l’anteriore destra di Giovinazzi, che rimane fermo ai box. Anche Russell sarà in grado di prender parte a quest’ultima fase – che però terminerà subito, perché il compagno di squadra Latifi perde la vettura in una maniera simile a quella di Russell, causando un’altra bandiera rossa.

La sessione non riprenderà.

Fuori al Q2: Russell, Stroll, Norris, Latifi e Tsunoda. 

Ingresso a sorpresa, ma pienamente meritato, di Giovinazzi nell’ultima sessione di Qualifiche. Buone notizie per lui: Mara Sangiorgio riporta che in Alfa Romeo sono riusciti a smontare la gomma anteriore destra che era rimasta bloccata.

L’interruzione nel Q2 ha fatto sì che alcuni team riuscissero a preservare un ulteriore treno di gomme, ma per Mercedes significherà partire in gara sul treno di gomme Soft usate che avevano utilizzato per il primo run, non essendo poi riusciti a concludere il secondo tentativo su quello nuovo.

RISULTATI Q2: 

Q3

Dopo un ritardo di qualche minuto ai fini di ripulire la pista e recuperare la Williams di Latifi, il Q3 inizia alle 16:07.  

Ricciardo è il primo a scendere in pista, seguito subito dagli altri in una vera e propria processione; le vetture sfilano lente nella Pitlane al fine di prendere distanza tra di loro. Il traffico, e dunque la distanza tra le vetture, saranno un’ulteriore noia da gestire per i team in questa ultima fase.

Il primo giro di Verstappen fa subito segnare un tempo record: per la prima volta si scende sotto il secondo e nove, con un 1:08.923 che vale la pole provvisoria. Dietro il pilota Olandese le Mercedes di Bottas (+0.299) e Hamilton (+0.345), poi Gasly (+0.740), Leclerc (+0.922, il pilota Monegasco lamenta molto sottosterzo in questa fase), Sainz (+0-948), Alonso (+1.223), Giovinazzi (+1.293), Ricciardo (+1.601) e, a chiudere, Ocon (+1.793).

Veloce il rientro ai box, dove le vetture rimarranno ferme in attesa del secondo run. A 3 minuti dalla fine, le due Ferrari guidano la coda fuori dalla Pitlane, seguite da Gasly, Ocon, Giovinazzi ed Alonso, che stavolta si ferma e quasi parcheggia davanti a Verstappen, rallentando ulteriormente le vetture in uscita. Fanalino di coda le due Mercedes, che sperano di approfittare di una eventuale evoluzione di pista alla fine della sessione.

Leclerc è il primo a lanciarsi: il pilota Ferrari migliora il proprio tempo, ma una correzione in Curva 10 (una conseguenza della richiesta del Monegasco di aumentare il carico sull’ala anteriore della sua vettura per far fronte al sottosterzo accusato nel primo run) gli costeranno la P4, che sarà invece conquistata da Gasly. Leclerc chiude dunque in P5, subito davanti a Sainz in P6, ma è Giovinazzi che oggi stupisce, piazzandosi in P7 ad appena un decimo da Gasly. Dietro di lui le due Alpine di Ocon e Alonso, mentre Ricciardo non riesce a migliorarsi. 

Verstappen, nel frattempo, riesce a migliorarsi, ma di poco: il suo DRS rimane chiuso sull’ultimo rettilineo, facendogli perdere molto terreno nell’ultimo settore. Nonostante questo il pilota della Red Bull sarà in grado di mantenere la pole davanti a Hamilton, che migliora il suo giro ma non riesce a battere Verstappen per appena 0.038 secondi. In terza posizione Bottas, migliorato, ma non quanto il suo compagno di squadra. 

RISULTATI QUALIFICHE:

 

Bravo Gasly che conquista una seconda fila che Red Bull aveva sperato potesse essere di Pérez, mentre sarà tutta rossa la terza fila con Leclerc e Sainz in P5 e P6. Ottimo il progresso del pilota Spagnolo, che dopo l’errore in FP3 ha saltato tutta la sessione del mattino; grande lavoro anche dei suoi meccanici, come Sainz ha giustamente fatto notare a fine Qualifiche. “Non so come abbiano fatto a riparare la macchina in meno di un’ora e mezza. Li ringrazio tanto, se ho fatto le qualifiche oggi è merito loro.”

Deluso, ma non troppo, invece Leclerc (che, con il tempo del suo Q2, sarebbe stato davanti a Gasly). Peccato per la correzione che a detta sua è valsa un decimo, ma per lui la scelta valeva il rischio data la difficoltà a controllare il sottosterzo nel primo run del Q3. P5 non così lontana dalla P4 (vicinissima, a conti fatti), ma il pilota Monegasco spera di poter contare sulla partenza domani per rimediare

Super Antonio Giovinazzi, che conferma la sua ottima forma in Qualifica questa stagione – il secondo Q3 per lui dopo Monaco, su pista con tanto di guidato. Bravi anche in casa Alfa Romeo a saper sfruttare al meglio l’evoluzione di pista e la gestione del traffico. 

Delude l’Alpine, che sembrava avere qualcosa in più sul giro secco questo weekend, ma la vera sorpresa (al negativo) quest’oggi è McLaren, che non è mai riuscita a trovare feeling con il tracciato di Zandvoort. Norris battuto di nuovo in qualifica da Ricciardo, che almeno è sembrato più a suo agio con la vettura, ma sarà una gara in rimonta per il team Papaya domani, e su un circuito su cui non è facile superare.

Come succede di solito su una pista che esalta le qualità dei piloti, questa è stata una sessione di Qualifica con i fiocchi: tra colpi di scena, imprevisti e giri da maestro, non abbiamo di che lamentarci. 

Red Bull, tuttavia, sicuramente vorrà lamentarsi di Pérez che, partendo dal fondo, approfitterà della situazione per sostituire degli elementi PU sulla sua vettura. Per lui sarà probabilmente una partenza dalla Pitlane, ma questo almeno eviterà al pilota Messicano una penalità nel futuro

Dura anche la giornata, e così le prospettive di gara, per Vettel nella sua Aston Martin che dopo le sessioni di prove incerte, si dimostra ancora una volta una vettura instabile, capricciosa. Gara in rimonta anche per Norris, che partirà di fianco al suo connazionale Russell (che ha voluto forse troppo dalla sua vettura, così come il compagno di squadra Latifi).

Comunque vada, con la Red Bull numero #33 ancora una volta favorita, siamo sicuri che la gara sarà un ghiotto banchetto per il pubblico arancione – ma non solo. Da casa, sarà bello esplorare questo nuovo tracciato, che dopo averci offerto delle Qualifiche al top, potrebbe avere ancora qualche sorpresa da riservare in gara. 

 

Autore: Paolo d’Alessandro
Editing: Sara Esposito