Gp Qatar: nel caldo infernale di Losail Verstappen può diventare campione, ma c’è un allarme motori

Max Verstappen ha a disposizione la prima chance di diventare tre volte campione del mondo ad appena 26 anni, unendosi a nomi illustri come Sir Jackie Stewart, Niki Lauda, Jack Brabham, Nelson Piquet e Ayrton Senna. Guardando le alte temperature previste per il Gp del Qatar bisognerà fare attenzione ai motori, ma anche ai pneumatici che saranno molto stressati, specialmente all'anteriore. McLaren e Ferrari cercano conferme, Mercedes un risultato migliore di quello ottenuto in Giappone. Il circuito è stato completamente riasfaltato, i cordoli modificati, e ci sarà solo una sessione a disposizione per ottimizzare l'assetto di base.

Prima di iniziare la tournée americana della stagione, la Formula 1 fa tappa a Qatar per quello che sarà il diciottesimo appuntamento della stagione: il formato Sprint potrebbe regalare qualche sorpresa, e Max Verstappen ha la possibilità di assicurarsi matematicamente il terzo titolo mondiale di fila a partire già dal sabato del Gp di Qatar. Le temperature saranno impressionanti, con quasi 40°C di massime e intorno ai 30°C di minime durante tutto il fine settimana: il raffreddamento dei motori sarà un fattore cruciale e potremo assistere a diverse sorprese. Viste le caratteristiche del circuito McLaren ha una buona possibilità di confermarsi la seconda forza dopo l’ottima prova in Giappone, che ha visto la MCL60 vicina alla dominante RB19 di Max Verstappen: la squadra di Woking ha una grande possibilità di prendere il quarto posto nel campionato Costruttori a discapito di Aston Martin, una vettura ormai ombra di quella che ha debuttato in Bahrain tra aggiornamenti poco azzeccati e direttive tecniche introdotte. Ferrari e Mercedes sono ora separate da 20 punti, e avendo solo una prova libera a disposizione per ottimizzare l’assetto gli ingegneri di Brackley dovranno invertire il trend visto finora in stagione per non perdere altro terreno. Più indietro in griglia i valori sono stati influenzati dagli ultimi pacchetti di aggiornamenti, con Alpine sempre piuttosto vicina alla zona punti e le altre squadre separate da appena pochi decimi.

Gp Qatar: Ferrari conterà sulla sempre ottima preparazione al weekend, Mercedes deve invertire il trend

Fin dalla scorsa stagione Ferrari ha spesso iniziato bene i fine settimana con un buon assetto di base studiato a Maranello nelle settimane che precedono la gara, per questo ancora una volta il formato Sprint può giocare a favore della Rossa. Al contrario, Mercedes ha quasi sempre avuto bisogno del venerdì sera per capire le richieste della propria vettura e ottimizzare l’assetto: queste difficoltà potranno palesarsi in maniera evidente visto che il parc fermé entrerà in vigore dal venerdì pomeriggio, ma il circuito è un’incognita per tutti con questa nuova generazione di vetture. McLaren trova un circuito che si addice molto bene alle caratteristiche della propria vettura, con moltissime sezioni a media ed alta velocità e una scarsa presenza di curve a bassa velocità che avrebbero favorito maggiormente la SF23; questi attributi accomodano perfettamente anche la vettura di Adrian Newey, perciò sarà molto probabile assistere all’ennesimo dominio firmato Max Verstappen.

La zona DRS sarà una sola, in corrispondenza con il rettilineo principale – che sarà anche l’unico tratto in cui si supereranno i 300 km/h; le squadre hanno pochi dati sul circuito di Losail, ma secondo le informazioni in uscita dalle squadre la scarsa necessità di trovare compromessi, vista l’assenza di lunghi rettilinei e cambi di direzione veloci, l’assetto potrebbe rivelarsi meno complicato da trovare rispetto ad altri tracciati, per esempio Suzuka dove sia McLaren che Mercedes hanno fatto fatica al venerdì. Dopo la discreta prestazione in Giappone, Ferrari dovrà confermare i passi in avanti fatti con l’ala da alto carico in un circuito dove probabilmente gli assetti saranno ancora meno efficienti rispetto al Giappone: il fondo che ha debuttato a Suzuka ha conferito maggiore stabilità alla SF23, ma nel primo settore la Rossa subiva un ritardo di quasi quattro decimi (in 35 secondi) la domenica.

Non è un segreto che il gruppo di testa, se vogliamo includere Red Bull con i suoi inseguitori, sia ritornato ad essere un gruppo a quattro: Aston Martin ha seguito un trend inverso rispetto a McLaren, perdendo molta prestazione da metà stagione in poi, e nelle scorse gare spesso è stata più vicina alle altre squadre di centro gruppo rispetto ai primi inseguitori. Dalla AMR23 non ci si possono aspettare miracoli, nonostante il team continui a lavorare per portare ulteriori novità in questa stagione, e sarà difficile schiodarsi dal ruolo di quinta forza, sempre tenendo d’occhio gli aggiornamenti delle squadre alle loro spalle, da qui a fine campionato: tuttavia la scarsa necessità di trovare compromessi, con pochi cambi di direzione e molte curve simili tra loro, potrà aiutare gli ingegneri a trovare un assetto migliore e beneficiare le prestazioni della vettura di Alonso e Stroll. Nonostante ciò un circuito che a inizio mondiale avrebbe esaltato la monoposto di Silverstone, con tante sezioni a media e ad alta velocità, al momento si potrà rivelare come un altro dei tracciati su cui l’auto verde soffre enormemente.

Gp Qatar: Pirelli sceglie le mescole C1-C3, cordoli e asfalto modificati rispetto a due anni fa

Nella consueta anteprima pre-Gran Premio, Pirelli ha rivelato che Losail sarà uno dei tracciati più severi sulle gomme, “paragonabile a Silverstone e Suzuka”: proprio come nelle due gare appena citate, l’azienda italiana ha scelto di portare le mescole più dure utilizzate nel 2023: C1, C2 e C3. Un importante dettaglio del fine settimana, legato alla singola prova libera a causa del formato Sprint, è che le FP1 si correranno sotto la luce del sole (a circa 40°C di temperatura dell’ambiente), mentre per le sessioni di Qualifica, Sprint e Gara ufficiale le condizioni saranno totalmente diverse e più fresche – anche se non di molto: sarà importante riuscire a prevedere questa evoluzione quando si lavorerà sull’assetto il venerdì pomeriggio.

Parlando di nuovo di pneumatici, Enrico Sampò, Head of Driving Simulator della Ferrari, ha commentato così alcune caratteristiche del Gp del Qatar: Le curve veloci richiedono un’attenta gestione della temperatura e del comportamento degli pneumatici per evitare surriscaldamenti e usure precoci.” a conferma di quanto detto da Pirelli. Il tracciato è stato completamente riasfaltato rispetto al 2021, i box e i cordoli – che hanno dato molti problemi ai piloti nel corso della gara, causando diverse forature – sono stati modificati. Nel corso del fine settimana non sono previste altre gare di supporto, per cui la pista non potrà gommarsi grazie al passaggio di altre vetture, tuttavia ci si aspetta un’importante evoluzione del tracciato a causa del nuovo asfalto e grazie alla rimozione naturale della sabbia presente in pista. Seppur con vetture completamente diverse, due anni fa Lewis Hamilton vinse il Gp del Qatar con una gara a due soste, ma fu molto comune la scelta di fermarsi tre volte nel corso dei 57 giri.

Autore: Andrea Vergani