Isola: “Microlesioni un potenziale problema, dopo la Sprint verranno valutati altri interventi”

Isola

Questa mattina la FIA ha rilasciato un comunicato ufficiale riguardante la situazione sugli pneumatici dopo le analisi Pirelli che ha catalizzato l’attenzione dopo la giornata di ieri. Il fornitore unico di pneumatici, nelle analisi di Venerdì post FP1 e Qualifica,  ha riscontrato un potenziale problema che ha richiesto un intervento per poter assicurare il più alto livello di sicurezza possibile. In seguito a questo avvenimento, formu1a.uno ha raggiunto Mario Isola nel paddock del Qatar per poter spiegare meglio quanto successo.

Mario Isola: “I cordoli sono cambiati, ma l’effetto sugli pneumatici è lo stesso”

Presente nel paddock di Lusail, Giuliano Duchessa ha potuto parlare con il Direttore Motosport Pirelli, Mario Isola, per poter chiarire quanto successo e spiegare anche il processo che ha portato a questi primi interventi, ossia il cambiamento dei track limitsi a curva 12-13, per evitare che le monoposto rimangano troppo a lungo sui cordoli a forma piramidale, indiziati per essere la causa di tale problema.

Abbiamo riscontrato un potenziale problema, ovvero un danno visibile al microscopio, non esteso o visibile ad occhio nudo, con una lacerazione nel fianco della gomma quando è a ridosso dei cordoli. Questo avviene a causa di un urto forte e ripetuto. Siamo andati in dettaglio ed abbiamo visto che data la posizione sul fianco è un urto che viene sui cordoli.” Isola ha voluto chiaramente spiegare e precisare che i controlli effettuati sono parte di un normale lavoro di routine che Pirelli effettua ogni Venerdì sera, di tutti i weekend di gara, ma che a differenza del solito ha portato alla luce questa potenziale problematica. “Dopo le prove libere ci vengono restituiti set utilizzati che noi analizziamo nei laboratori mobili tagliando delle sezioni e andando a controllare che non ci siano danni. Ieri lo abbiamo fatto ed abbiamo visto questa iniziale indicazione di potenziale problema ed abbiamo dovuto avvisare la FIA.

Entrato nello specifico del problema, Isola ha parlato di ciò che è uscito fuori dalle analisi Pirelli e di come sono arrivati alla conclusione riguardo i cordoli come principale indiziato per la causa di questo problema Sono microlesioni dovute all’alta velocità e per il tempo speso sui cordoli. Tra curva 12 e 13 rimangono tanto sul cordolo, andando anche oltre per rientrare, urtando fianco esterno e interno. E’ nostro dovere informare la FIA. Abbiamo avuto meeting per capire le soluzioni. Non è un problema di fatica o dello pneumatici. Il problema c’è su tutte e quattro le gomme, di più a sinistra perché ci sono più curve a destra. Diciamo che l’anteriore sinistra è la più sollecitata, poi posteriore sinistra, anteriore destra e poi posteriore destra. Questa ‘classifica’ dei danni ci ha portato a pensare ai cordoli.”

Normalmente, una delle soluzioni immediate in caso di problemi sugli pneumatici è l’aumento delle pressioni, visto più volte durante i weekend di F1, ma Mario Isola ha allontanato questo possibilità, spiegando il perché non avrebbe avuto alcun effetto “Poteva anche avere l’effetto contrario perché la gomma diventava più rigida, con più aria. Non è un problema di pressione, costruzione o mescola.” 

La FIA ha comunicato che oltre ai track limits modificata, una delle soluzioni in vista della gara di domani potrebbe essere l’obbligo di un numero fisso di pit stop e di giri da percorrere, e Mario Isola spiega come questa sia una possibilità, ma non ancora certa e offre anche un punto di vista su quanto e se fosse prevedibile tale inconveniente Se non riscontreremo problemi dopo la giornata di oggi si potrà decidere di non imporre nessuna limitazione, se invece li riscontreremo ancora dovremo pensare di limitare il numero di giri perché è l’unica azione possibile, a scopo preventivo. Era prevedibile? I cordoli sono cambiati, la pista è tutta nuova, ma il meccanismo di lesione è simile a quello di 2 anni fa. Quindi questo non è cambiato come si sperava”

Autori: Giuliano Duchessa & Paolo D’Alessandro