Ad Abu Dhabi quante lotte per il Costruttori

Paolo D’Alessandro
16 Nov, 2022

I risultati del Brasile hanno delinato una classifica piuttosto chiara in determinate posizioni del mondiale costruttori, lasciando però delle battaglie ancora aperte per l’ultimo appuntamento in quel di Abu Dhabi. La gara di Interlagos è stata infatti un calvario per McLaren, che con tutta probabilità ha salutato la possibilità di lottare per il quarto posto nel mondiale costruttori, con Alpine che si è portata a +19 punti.

Dietro di loro però ci sono due lotte serrate, punto su punto, che tra una settimana potrebbero vedere risultati opposti a quelli odierni. Alfa Romeo mantiene un vantaggio minimo nei confronti di Aston Martin per la sesta posizione nel mondiale, che però è su un ruolino di marcia ‘invidiabile’ mentre il team svizzero fatica a concretizzare il proprio potenziale. Le due squadre sono divise da 4 punti, un vantaggio minimo ma seppur più ampio di quanto invece divide Haas e AlphaTauri, in lotta per l’ottavo posto in classifica.

Alpine batte McLaren grazie ad una maggiore efficienza degli sviluppi e due piloti competitivi.

Il doppio KO brasiliano della McLaren ha visto l’Alpine guadagnare ancora punti e scappare a +19 dal team di Woking. Il distacco è lo stesso di quello che separa Mercedes da Ferrari ma la lotta per le posizioni in pista – salvo eventi sorprendenti – è molto diversa e così lo sono anche i punti in ballo. Recuperare questo distacco in una sola gara è quasi una Mission Impossibile per il team di Andreas Seidl che, molto probabilmente, farà quindi un passo indietro nella classifica costruttori rispetto alla passata stagione. La stagione della McLaren è stata condizionata in modo importante dai problemi di surriscaldamento dei freni anteriori emersi sin dai test in Bahrain. James Key ha infatti rivelato nell’arco della stagione che parte delle ore e dei soldi del budget cap sono stati spesi per risolvere questi problemi, limitando così lo sviluppo della macchina.

A livello aerodinamico la vettura papaya è cambiata molto nel corso della stagione (anche nel colore) soprattutto nella zona dei sidepods, uno dei punti più modificati dalle varie scuderie. Da una versione iniziale similare a quanto visto nelle precedenti stagioni, il gruppo tecnico di James Key ha poi preso spunto da Red Bull e Ferrari per andare a creare un mix che proprio la sua diretta concorrente, Alpine, aveva implementato sulla propria vettura qualche GP prima. Si sono iniziate così a vedere pance con un sottosquadro importante (stile Red Bull) ma uno scavo nella parte superiore (stile Ferrari), pur non in maniera così esagerata a causa del design unico della PU di Maranello che ha impedito una copia esatta della sua filosofia aerodinamica ai concorrenti.

Il programma di sviluppo si è rivelato però molto più efficiente in casa Alpine. In McLaren infatti sono riusciti a risolvere i propri problemi e ad aumentare il carico che la vettura era capace di produrre, concedendosi così ali più scariche e aumentando anche la velocità in rettilineo, ma i progressi dell’Alpine sono stati superiori in tutte le aree. Con il malus di una leggera diminuzione dell’efficienza aerodinamica, Alpine ha però aumentato di molto il carico prodotto dalla vettura, migliorando notevolmente la gestione degli pneumatici, il vero punto debole di inizio stagione, e rendendo così la propria vettura più versatile.

Il vero punto di forza del team francese è stato però anche la possibilità di contare su entrambi i piloti capaci di portare a casa punti, mentre la McLaren non ha quasi mai avuto il rendimento sperato da parte di Daniel Ricciardo. Una superiorità numerica che è stata decisiva in questa lotta serrata, che ora vede un chiaro favorito in vista dell’ultima tappa in quel di Abu Dhabi, dove Daniel Ricciardo dovrà scontare tre posizioni di penalità in griglia per l’incidente avuto con Magnussen in Brasile. “La chiave per noi ad Abu Dhabi sarà riuscire a concludere la gara con entrambe le vetture. Se riusciremo a farlo, sono fiducioso di potercela fare ad arrivare quarto nel mondiale costruttori.” ha fatto sapere il TP Alpine, Szafnauer.

Aston Martin all’attacco di Alfa Romeo. Haas e AlphaTauri: lotta all’ultimo punto.

Gli ultimi aggiornamenti introdotti dall’Alfa Romeo hanno ‘risvegliato’ la vettura svizzera, che ora è in lotta costantemente per i punti ed è quindi in grado di difendere la propria posizione nel mondiale costruttori. Tuttavia, una moltitudine di errori e problemi continua a privare la Sauber dei punti che meriterebbe per il potenziale mostrato. Valtteri Bottas in Brasile ha compiuto quasi una “magia”. Dopo una qualifica gestita malissimo dal team, una Sprint Race che ha visto le due C42 arretrare anche a causa di una brutta, ennesima, partenza ma poi il talento del finlandese e la forza della macchina gli hanno concesso di tornare a zona punti nella Main Race. Nonostante ciò, Aston Martin sta confermando il grande passo avanti che si è visto da dopo la sosta ed è riuscita a recuperare un altro punto alla scuderia di Frederick Vasseur. A dividerli ora sono solamente 4 punti e ad Abu Dhabi ogni risultato è certamente possibile.

La squadra di Silverstone sta migliorando le proprie prestazioni in qualifica, ma è soprattutto in gara dove ha compiuto il vero stalto prestazionale, tanto da essere spesso una rivale anche per Alpine e McLaren, che per quasi tutta la stagione hanno gareggiato in un campionato a parte. Sebastian Vettel si sta godendo questi ultimi appuntamento da pilota di F1 nel migliore dei modi: una vettura competitiva che gli permette di divertirsi e lottare per i punti, adesso, ad ogni Gran Premio. Sarà per lui quindi un emozione l’ultima ad Abu Dhabi, sperando di aiutare il proprio team a prendere il sesto posto, magari evitando altri ‘incroci pericolosi’ con Lance Stroll.

Chi invece sta facendo fatica a prendere punti è AlphaTauri che oramai ha in Gasly un pilota che non vede l’ora di inizia la nuova avventura in Alpine, ma che vorrebbe certamente salutare con un risultato positivo la squadra che lo ha portato al successo nel 2020 a Monza. Purtroppo però, la AT02 continua a mostrare limiti che impediscono al francese e Tsunoda di ambire a quei 2 punti necessari per raggiungere la Haas. Il team di Gunther Steiner non è messo in una situazione migliore, seppur ci sia stato molto clamore in Brasile per la pole position di Magnussen. I due team andranno quindi ad Abi Dhabi con entrambi l’obiettivo di agguantare o proteggere l’ottavo posto nella classifica costruttori, ma ancor prima con la speranza di riuscire a fare punti e chiudere l’anno senza troppe problematiche.

Autori: Paolo D’Alessandro

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