Addii Ferrari: Vasseur punta sul know how esterno rispetto all’era Binotto

Paolo D’Alessandro, Piergiuseppe Donadoni
11/07/2024

Il momento attuale della Ferrari non è certamente dei più rosei. Non solo in pista e dal punto di vista tecnico, con l’ultimo pacchetto di aggiornamenti (Spagna spec) che sta creando grossi grattacapi a causa dell’ormai tanto conosciuto saltellamento, ma anche le situazioni extra pista fanno parlare. E’ notizia di pochi giorni fa, l’addio ufficiale di Enrico Cardile, che ricopriva il ruolo di Direttore Tecnico a Maranello ed approderà l’anno prossimo in Aston Martin. Una uscita in un momento molto delicato non solo per la stagione 2024 ma anche per la prossima, visto che le squadre hanno infatti già iniziato i progetti delle monoposto del prossimo anno e sono in quella importante fase di macro scelte, soprattutto meccaniche e telaistiche che possono essere cruciali per l’esito di una stagione. Tuttavia, questo non sta preoccupando chi a Maranello c’è e sta ancora lavorando per il team italiano.

Ferrari: la gestione Vasseur è molto diversa dalla precedente 

Il Team Principal francese ha più volte ribadito la sua fiducia sull’attuale gruppo di lavoro, a parole e anche con i fatti, senza attuare premature rivoluzioni, almeno inizialmente. Tuttavia, la situazione è cambiata molto rispetto alla gestione precedente, quando al vertice c’era Mattia Binotto. L’ingegnere italiano ha voluto puntare spesso sulle persone cresciute a Maranello, oltre a figure giovani prese altrove e fatte crescere all’interno dell’ex GES. Il manager di Losanna era poi sempre propenso a trattenere il più possibile il personale mentre la visione di Vasseur è piuttosto diversa sotto questi punti di vista e non è un caso che il turnover in Ferrari sia aumentato, con un numero maggiore di tecnici usciti ed entrati dalla porta della SF di Maranello.

Non devono sorprendere così gli addii, oltre agli ormai già assimilati Sanchez e Mekies, di tecnici come Sampo ed anche Resta, che non è stato trattenuto a Maranello da Vasseur, dopo le dimissioni date in Haas alla fine dello scorso anno. Oltre a loro, altri due importanti addii sono quelli di Fabrice Moncade, passato in Williams, e Jacopo Fantoni, che ha iniziato a lavorare per Alpine dopo quasi 13 anni di Ferrari. Al contrario della precedente gestione, l’ex Alfa Romeo e Renault spinge e ritiene necessario portare in Ferrari più know how esterno. Da qui l’arrivo di molti tecnici da altre squadre, in gran parte francesi, come l’ultimo acquisto in termini di Senior Engineer ossia Cedric Sambardier, proveniente dalla Red Bull, da cui sono arrivati molti altri tecnici, seppur non di primissimo piano, che mettono ‘a rischio’ le posizioni di chi a Maranello è cresciuto e che quindi, con la gestione Vasseur, è propenso ad accettare nuove sfide.

Addio di Cardile: Vasseur ha fatto poco per trattenerlo

E’ chiaro che il manager francese non abbia valutato Cardile come un elemento fondamentale di quella Ferrari che sta provando a costruire a sua immagine e somiglianza, indipendentemente dal negativo pacchetto introdotto in Spagna visto che l’offerta Aston Martin è arrivata ben prima che la SF-24 scendesse in pista al Montmelo. Da quanto trapelato, Vasseur non sembrerebbe aver infatti avviato trattative o opere di forte convincimento per trattenere il suo ex direttore tecnico a Maranello. Se a questo ci sommiamo l’importantissima offerta economica fatta da Lawrence Stroll, che gli permetterà di guadagnare molti più soldi di quelli che prendeva in Ferrari, si può ben capire perchè l’ingegnere italiano abbia accettato senza esitazioni la corte serrata del team di Silverstone. Un team di Silverstone che gli ha garantito anche una promozione lavorativa, visto che sarà il CTO alla pari di James Allison in Mercedes o il ruolo che aveva Adrian Newey in Red Bull, facendo degli importanti esempi.

L’uscita del Direttore Tecnico non sembra comunque aver influenzato più di tanto i programmi futuri di Vasseur, che sperava solamente in una tempistica diversa mentre l’ormai ex direttore tecnico, dopo essere comunque stato messo parzialmente ai margini, ha pensato di dare le dimissioni per mettersi in gardening sin da subito. Come infatti già detto nella consueta live Twitch settimanale, nelle ultime settimane la figura di Cardile era sempre coinvolta dal punto di vista della gestione e supervisione dei vari reparti, ma molto meno nelle scelte tecniche relative alla macchina 2025. Uno degli obiettivi dei progetti 2024 era quello di assicurarsi un ampio margine di sviluppo anche per la stagione successiva, permettendo alle squadre di fare quello che viene chiamato dagli inglese carry-over, vale a dire utilizzare componenti importanti come telaio, sospensioni e cambio per la fine di questo ciclo regolamentare. Alcuni piani però stanno cambiando, soprattutto in base ai risultati di inizio stagione ed i limiti che possono uscire con un’approfondita conoscenza dei progetti. In casa Ferrari è infatti stato deciso, non da Cardile ma da chi c’era e c’è ancora tuttora, di rivoluzionare quella che è la base dell’attuale SF-24, riprogettando il telaio ed andando a modificare il reparto sospensivo in modo anche importante, per ora soprattutto all’anteriore mentre al posteriore una decisione definitiva sembra non essere stata ancora presa al 100%, con le ultime riflessioni ancora in atto.

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