Il Team Stake F1 Alfa Romeo ha completato con successo, sulla pista del Montmelo di Barcellona, i due filming day concessi dalla Federazione. Valtteri Bottas, Zhou Guanyu ed anche il terzo pilota, Théo Pourchaire, hanno percorso i primi chilometri della stagione 2023 a bordo della nuova C43, presentata all’inizio della settimana a Zurigo.
Di fronte al direttore tecnico, Jan Monchaux, l’auto è stata sottoposta ai primi test e controlli per garantire la funzionalità di tutti i sistemi. L’uscita è stata considerata dalla squadra svizzera molto positiva. “Oggi era importante assicurarsi che tutto fosse a posto, non solo con la macchina ma anche all’interno del team, in vista di quello che sarà un cruciale inizio di campionato. Dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno lavorato sulla macchina, e ovviamente anche i nostri partner, come Ferrari. Siamo pronti per i test e non vediamo l’ora di metterci al lavoro in Bahrain”.
Alfa Romeo C43: la sospensione posteriore push rod prende spunto da quella Red Bull
“Spesso in F1 si tratta anche di riconoscere se una squadra in particolare ha fatto un lavoro molto migliore di tutti gli altri. Se la risposta è affermativa, bisogna capire il perché e cercare di adattarlo in qualche modo alla nostra macchina. Con la C43 lo abbiamo fatto.” ha candidamente ammesso, durante la presentazione, Jan Monchaux. Chiaramente la squadra a cui si riferisce il DT francese è Red Bull, da cui Alfa Romeo non ha ‘copiato’ solo l’aerodinamica nella parte centrale e finale della vettura bensì anche la sospensione posteriore. “Abbiamo trovato alcune aree in cui c’era del potenziale da sbloccare sulla C42. Ci siamo concentrati sul retrotreno della vettura, dove siamo stati coraggiosi e abbiamo voluto fare un passo in avanti in termini di sviluppo che ha permesso di pensare a nuove soluzioni.” ha chiarito Monchaux.
La nuova sospensione posteriore ha preso spunto da quella della RB18, con il push rod posizionato davanti al braccio anteriore del triangolo superiore. “L’anno scorso abbiamo riconosciuto che c’erano delle soluzioni migliori per quanto riguarda la gestione del flusso d’aria verso il diffusore e gli pneumatici posteriori, ma per via delle decisioni che avevamo preso in sede di progettazione della C42, eravamo con le spalle al muro. I cambiamenti ci hanno permesso di avere un nuovo sistema di raffreddamento e questo ha aperto la porta a un grande cambiamento in termini di carrozzeria e come gestiamo il flusso dell’aria calda proveniente dai radiatori rispetto all’anno scorso. Comunque non è una rivoluzione.” ha concluso il DT francese. Un sistema di raffreddamento, più centralizzato lungo l’asse longitudinale della vettura, che non verrà utilizzato da Haas e Ferrari. Tornando alla meccanica, è davvero difficile ottenere enormi guadagni con lo spostamento dei bracci delle sospensioni. Ma quando la meccanica lavora in funzione dell’aerodinamica, allora i passi in avanti possono aumentare. E’ proprio questo il caso, con una riprogettazione della sospensione posteriore alla ricerca di un miglior funzionamento del diffusore, delle alette posizionate ai lati e di una riduzione delle perdite legata allo sporcamento del flusso dovuto al sovrapporsi delle macroparti sospensive. Ma non solo, visto che la nuova specifica è stata progettata per sostenere il nuovo layout di scarico e raffreddamento del motore Ferrari 2023.
Alfa Romeo C43: due filming day per controllare il porpoising, con il fondo vero visto che quello mostrato nei render era fake
Se Alfa Romeo ha puntato forte sull’asse posteriore della C43, andando controcorrente allo schema che solitamente le squadre utilizzano, concentrandosi sul progettare un ottimo front – end (anteriore), per poi seguirlo durante la stagione con lo sviluppo del posteriore, per quanto riguarda l’asse anteriore non ci sono importante novità. “E’ una zona dell’auto più difficile da sviluppare in galleria del vento. Il ROI (ritorno dell’investimento) è minore e, siccome le corse in galleria e le risorse sono limitate, a un certo punto bisogna anche fare decisioni strategiche.” ha fatto sapere Monchaux. In sintesi, Alfa Romeo ha puntato sulla progettazione del posteriore per vedere sin da subito un importante passo in avanti piuttosto che concentrarsi molto sull’anteriore per dei piccoli o minori guadagni.
L’obiettivo principale per tutte le squadre, anche durante gli shakedown, è verificare che l’installazione della vettura sia stata completata senza problemi e tutti i sistemi funzionino adeguatamente. Ma non solo. Proprio durante i filming day effettuati la passata stagione molti team, AlphaTauri e Mercedes su tutti, si sono accorti che le nuove vetture lottavano fortemente con il saltellamento aerodinamico. Anche Ferrari se n’era subito accorta nel filming day che effettuò sullo sconnesso circuito del Montmelo. Cosi in questo prestagione 2023. Le squadre vogliono togliersi sin da subito il dubbio che le loro nuove vetture non lottino con il porpoising, senza dimenticare le novità regolamentari messe in atto dalla Federazione per prevenirlo e le sole tre giornate di test prestagione. “Avremo solamente tre giorni di test e se dovessimo ritrovarci nella stessa situazione dell’anno scorso sarebbe un incubo. Se spendiamo giornate intere ai box a cercare di aggiustare la macchina come è accaduto 12 mesi fa a Barcellona, allora l’inizio di stagione sarebbe davvero a rischio.” aveva fatto sapere Mounchaux durante la presentazione. Non è un caso che siano già stati montati dei rastrelli aerodinamici (anche su Haas), pur nei pochi giri a disposizione per un totale di 100 (o 200) km, e Alfa Romeo abbia già utilizzato entrambi i filming day. Non sarà l’unico team visto che anche altre squadre, tra cui Williams, hanno già prenotato la pista del Bahrain per effettuare ulteriori 100 km.
“Siamo fiduciosi, grazie ai dati della FIA e anche ai nostri, che il fenomeno possa essere posticipato nei rettilinei, perché è impossibile rimuoverlo del tutto ma solo ritardare il momento in cui si inneschi. Spero che grazie alle nuove regole e con il lavoro svolto nello sviluppo del nuovo fondo, sia rimandato fino a un punto in cui non si attivi. Ora che l’ho detto, probabilmente qualcuno avrà il porpoising, spero solamente che sia un altro team ad averlo e non noi.” ha affermato sorridendo il tecnico francese. Intanto, la C43 scesa in pista in Spagna aveva montato un fondo significativamente diverso rispetto a quello visto sui rendering e sulla show car. E’ scomparso il bordo ultra frastagliato e fake (per questo non analizzato nella nostra classica analisi tecnica) mostrato nei render.
Autore: Piergiuseppe Donadoni