Alonso: “Aston Martin non gestisce le gomme come anno scorso”

Paolo D’Alessandro
06/03/2024

Durante la classica conferenza che anticipa il weekend di Jeddah, Fernando Alonso ha rilasciato alcuni spunti interessanti, parlando dell’arrivo dell’ingegnere Bob Bell, passando de un suo ipotetico approdo in Red Bull viste le voci e i movimenti intorno al mondo di Milton Keynes negli ultimi giorni ed infine si è soffermato sulla prestazione dell’Aston Martin in Bahrain. .

Alonso: “Spero Bob Bell migliori ancora Aston Martin. Futuro? Devo prima prendere delle decisioni per me stesso”

In giornata, dal team inglese è stato annunciato l’arrivo dell’ingegnere Bob Bell dall’Alpine. L’ingegnere ha ricoperto un ruolo ‘marginale’ all’interno del team francese negli ultimi due/tre anni, ma in passato è stato direttore tecnico durante il ciclico vincente del pilota spagnolo nel 2005 e nel 2006, confermandosi una figura fondamentale all’interno di un team di Formula Uno. Bob diventerà il nuovo direttore tecnico-esecutivo dell’Aston Martin: “Bob all’Alpine stava assumendo un ruolo molto diverso negli scorsi anni. Ora ritengo che lui volesse provare qualche nuova esperienza, magari più speciale. Quel tipo di persone penso che portino sempre le conoscenze di base su come gestire una squadra competitiva e su come avere una buona struttura in fabbrica. Di conseguenza, spero porti Aston a un livello migliore. Sono contento del suo arrivo. Più persone arrivano meglio è. L’unico ‘problema’ (se si può chiamare così) è convincere tutti a lavorare insieme come squadra e come gruppo. Penso che abbiamo un grande gruppo tecnico di persone e anche una grande leadership (Lawrence Stroll ndr). Quindi passo dopo passo, si spera di creare una squadra sempre più solida e importante”

Alonso

Lo spagnolo ha risposto successivamente alle domande che riguardano il suo futuro, dacché non ha ancora siglato un rinnovo con Aston Martin e in queste settimane si stanno aprendo opportunità importanti come quella in Mercedes e, chissà, una possibile in Red Bull che prevederebbero un clamoroso addio di Max Verstappen. Non è un caso l’ultimo incontro tra Christian Horner e Flavio Briatore, in Bahrain. È più una domanda da fare a Max, ma mi considero ugualmente sulla lista perché ovviamente non ho alcun contratto al momento per la prossima stagione. Quindi è meglio essere in quelle liste che essere in pensione. Ma prenderò la decisione per il futuro nelle prossime settimane con un occhio attento alle gare. Prima di tutto devo parlare con me stesso. Devo prendere una decisione se personalmente voglio ‘impegnarmi’ per il futuro. Ovviamente ho bisogno di sacrificare tutto il resto nella vita per essere pronto al 100% per la Formula Uno e questa sarà la mia decisione. Partendo dal presupposto che continuerò a correre, non so ancora se andrei in una scuderia con un solo anno di contratto. Se continuo a correre, è perché credo davvero che ci sia la possibilità di vincere delle gare. Voglio chiedere il 100% a un team per il quale so per certo che darò il 100%. In caso contrario, non mi impegnerò”

Il bicampione del mondo ha chiarito come, secondo lui, il team stesso sia pulito e non c’entri nulla con l’indagine promossa dalla FIA per quanto riguarda la rimozione della penalità inflitta a Jeddah 2023: “È più un’indagine FIA che dobbiamo rispettare e vedere il risultato. Di conseguenza, aspettiamo cosa dice la FIA sulla propria indagine, ma non dipende effettivamente da noi. È difficile da commentare dall’esterno. Ovviamente ho letto alcune voci, ma ci sono state così tante notizie negli ultimi due o tre mesi che è difficile prendere tutte quest’ultime come vere.” Non è mancato il classico riferimento al suo ex team, l’Alpine, che sta vivendo un inizio di stagione non semplice: “È difficile commentare dall’esterno. È una squadra che amo, una squadra che mi ha dato tutto, un sacco di grandi cose nella mia carriera. Quindi spero che possano migliorare. Quando ero lì, ovviamente la squadra forse era diversa. C’era un’atmosfera fantastica. Abbiamo raggiunto anche ottimi risultati, specialmente nel 2022. Eravamo tra i primi cinque, i primi sei in ogni gara dell’anno, quindi è un po’ sorprendente vedere i risultati attuali, ma spero che risolvano al più presto i problemi.”

Alonso: “A Jeddah valori simili al Bahrain. Sorpreso del passo in Qualifica e del distacco in gara”

Parlando del weekend in Bahrain, sono stati evidenziati i difetti della AMR24 soprattutto per quanto riguarda la gara, al di sotto delle aspettative rispetto alle qualifiche. Inoltre, a detta di Fernando, a Jeddah le prestazioni delle squadre saranno molto simili al Bahrain, con McLaren che forse sarà l’unica che progredirà un po’ viste le loro caratteristiche: Sono rimasto un po’ sorpreso di quanto siamo stati veloci sabato e dall’altro lato un po’ sorpreso di quanto eravamo lontani domenica. Dobbiamo capire cosa possiamo fare meglio, specialmente per la domenica. Siamo stati quinta forza ad Abu Dhabi 2023 e siamo rimasti i quinti più veloci in Bahrain. Questo significa che abbiamo tenuto il passo degli altri team in inverno, il che dovrebbe essere una normalità. Ora tocca a noi portare migliorare la vettura portandola più in alto rispetto alla seconda parte di stagione scorsa. Abbiamo imparato molte cose e quindi speriamo di poter applicare queste conoscenze durante il corso della stagione. Per quanto riguarda le prestazioni qui a Jeddah, penso che anche l’anno scorso fossero molto simili tra qui e il Bahrain, quindi penso che sarà di nuovo simile. Forse la McLaren sarà leggermente più veloce dato che è performante nelle curve veloci, caratteristiche di questo circuito.”

Alonso

Infine, in contrasto alla domanda postagli in conferenza, Alonso ha rivelato come la gestione gomma della nuova vettura sia peggiore rispetto a quella dell’anno scorso: In Bahrain, in realtà, eravamo pessimi dal punto di vista della gestione gomma. Il degrado sembra essere peggiorato rispetto allo scorso anno. Il motivo per il quale abbiamo allungato gli stint è perché abbiamo aspettato un’eventuale opportunità, una safety car o qualcosa del genere. Dato che eravamo nella terra di nessuno, non avevamo nessuno davanti alla nostra portata e neanche alle nostre spalle, abbiamo solo cercato di guadagnare posizioni con la strategia, ma sfortunatamente non ha funzionato, non cambiando però nulla sul risultato finale.
Ma qui, per esempio, le cose andranno diversamente. Il degrado è molto basso, e di conseguenza fermarsi al momento giusto in gara sarà fondamentale.”

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