ALPHA TAURI AT02, l’analisi tecnica: una interessante soluzione sul fondo

Piergiuseppe Donadoni
21 Feb, 2021

Alpha Tauri AT02, questo il nome della vettura italo inglese che correrà la stagione 2021 di F1 con l’obiettivo di migliorare la settima posizione nel costruttori. “Nel 2020 abbiamo combattuto con successo contro altre squadre come McLaren, Renault e Racing Point. Il nostro obiettivo quest’anno è quello di essere costantemente al vertice dei team di metà classifica e di continuare a migliorare”, ha detto poche ore Franz Tost, TP del team.

Per raggiungere questo obiettivo sarà fondamentale “evitare problemi di affidabilità”, terminando tutte le gare, uno dei problemi più importanti avuti la passata stagione. Honda ha lavorato duramente durante i mesi passati, infondendo molta fiducia all’interno del team italiano secondo le informazioni raccolte da Formu1a.uno

“I numeri che abbiamo al banco di prova stanno soddisfacendo le nostre aspettative”, ha affermato il PM di Honda Toyoharu Tanabe durante la presentazione. Ma come tutti i team, Ferrari compresa, solo una volta scesi in pista “vedremo quanto potremo essere competitivi”. Il colosso giapponese, all’ultimo anno di partecipazione al mondiale ma non all’ultima evoluzione di unità motrice visto che lavorerà anche sul Red Bull engine 2022, ha apportato modifiche “al motore endotermico, alla turbina e all’ERS per migliorare le prestazioni e l’affidabilità”. Ma è sull’ultima macro area tecnica (ERS) che si è investito maggiormente a quanto abbiamo capito, portando internamente del know-how fino a pochi mesi fa in mano ad aziende esterne.  

“Questo è il nostro quarto anno con Alpha Tauri e abbiamo cercato di migliorare l’installazione e l’imballaggio dell’intera unità di potenza”. Niente di estremo, come mostra la foto confronto Formu1a.uno tra AT02 e AT01.

Secondo la pianificazione iniziale, un nuovo motore era previsto per il 2021 ma a causa della pandemia e delle restrizioni Fia associate, Honda aveva lo rinviato posticipato al 2022. Ma, dopo la decisione “estiva” 2020 di abbandonare la F1, è stata rivalutata la situazione cercando di anticipare la nuova unità al 2021.

Dal punto di vista aerodinamico, ovviamente “i numeri aerodinamici sono stati influenzati dai cambiamenti regolamentari, ma abbiamo lavorato molto duramente per recuperare le prestazioni perse e anche migliorare la finestra operativa aerodinamica per l’auto”, ossia incrementare l’efficienza in una più ampia gamma di setup (combo aerodinamica + meccanica).

Dei render rilasciati, molto interessante soprattutto la soluzione utilizzata per cercare di recuperare carico dal taglio del fondo imposto dalla Federazione. 

E’ stato infatti inserito un deflettore curvo (freccia gialla) per spostare verso l’esterno il flusso d’aria che accoppiato al successivo scivolo e al taglio di una porzione di fondo (parte arancio) potrebbe cercare di generare un vortice che sigilli la parte esterna del diffusore dalle nocive turbolenze generate dallo pneumatico posteriore. Questa zona e quella dei bargeboard / deviatori laterali saranno le macro aree più importanti di queste nuove vetture 2021. 

Riguardo a quest’ultimi, anche Alpha Tauri ha inserito nella sua AT02 la novità dei deviatori a “tapparella” (freccia verde) laterali alle pance, che stanno divenendo sempre più una specifica standard sulle F1 moderne (Haas, Mercedes, Red Bull, Renault, McLaren, Alpha Tauri…).

Il posteriore sarà lo stesso del 2020; è stata scartata l’ipotesi di installare la trasmissione Red Bull 2020 “gratuitamente”, evitando l’utilizzo dei due gettoni per adattare alcune parti “limitrofe”.

L’obiettivo del team capitanato da Jody Egginton era quello di utilizzare invece lo sterzo della Red Bull RB16. Anche per far ciò, sono stati aggiornati componenti come il muso e la sospensione anteriore, al costo dei due gettoni disponibili. 

Quanto sarà veloce la AT02? Secondo il TD, Jody Egginton, “probabilmente vedremo un livello di prestazioni simili a quello di metà 2020”. In linea con quanto detto da Mario Isola e da McLaren, alla presentazione della sua MCL35M.

Mercoledì il debutto a Imola.

Autore: Piergiuseppe Donadoni

 

 

 

 

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