AlphaTauri: la collaborazione con Red Bull sarà più simile a quella Ferrari – Haas

Paolo D’Alessandro
14/04/2023

Alla vigilia del Gran Premio d’Australia si è parlato molto di un team, atteso ad una reazione, soprattutto dopo alcune dichiarazioni piuttosto pesanti da parte del proprio Team Principal. Stiamo parlando dell’AlphaTauri, squadra gemella della Red Bull che non ha iniziato bene questa stagione, con risultati molto al di sotto delle aspettative. “Non mi fido più dei miei ingegneri. Mi avevano promesso delle cose guardando i dati in inverno e invece siamo lontani dagli obiettivi” aveva detto con un messaggio di sfiducia verso i propri uomini il Team Principal, Franz Tost. Potevamo immaginarci un discorso simile se Binotto fosse rimasto al comando di Ferrari, viste le prestazioni molto deludenti della SF-23 rispetto a cosa indicavano i dati del SimulatoreA Melbourne era atteso il primo pacchetto di sviluppi per la AT04 per provare a dare una sterzata sin da subito alla stagione e rimettersi in corsa, in un midfield comunque molto compatto, dove la differenza è fatta sui millesimi piuttosto che sui decimi.

Rivoluzione AlphaTauri: Tost cambia il gruppo tecnico e la collaborazione con Red Bull sarà più simile a quella Ferrari – Haas

L’inizio di stagione non è stato dei più promettenti e questo ha portato la squadra ad essere insoddisfatta dei risultati raggiunti con lo sviluppo invernale. Una partenza di questo tipo aveva intensificato anche i rumors di una possibile cessione del gruppo, sciogliendo il rapporto che lo lega con Red Bull, soprattutto dopo quanto successo con la morte di Dieter Mateschitz e la nomina di Oliver Mintzlaff a capo del gruppo. Sulla questione però è intervenuto Helmut Marko che ha (in parte) calmato le acque. “La decisione spetta agli azionisti, ma è un qualcosa di cui abbiamo parlato. Per il momento l’AlphaTauri non è in vendita anche se di certo, i risultati non sono all’altezza di un gruppo come Red Bull e questo non fa rendere l’investimento fatto.” ha precisato il consulente del gruppo austriaco “Si è discusso anche di trasferire l’azienda in Inghilterra, dove già ci sono 100 dipendenti, ma sarebbe tutto troppo affrettato”. Una smentita alla vendita che non sa comunque di chiusura totale, ricordando che l’interesse di Honda non è mai veramente morto. Soprattutto in vista del 2026.

AlphaTauri Team Principal, Franz Tost & Red Bull Advisore, Helmut Marko

Nel breve termine, i problemi di casa AlphaTauri sono però più tecnici che economici. “Mi avevano assicurato che la macchina sarebbe stata più veloce del 2022, ma così non è” ha infatti affermato il capo della Scuderia di Faenza, Franz Tost, in una delle ultime conferenze stampa. “Non farò i nomi, ma il reparto tecnico è stato riorganizzato. Alcune persone sono andate via ed ora mi aspetto risultati dai nuovi. Le responsabilità del reparto tecnico adesso sono ora divise su tre persone” ha spiegato l’austriaco, in una riorganizzazione similare a quanto fatto anche da Mclaren in questo ultimo periodo. In molti si sono chiesti se AlphaTauri si fosse posta obiettivi troppo bassi, ma non è questo in realtà il problema bensì il non raggiungimento di alcuni di essi, similarmente a Mercedes. A causa di un midfield molto compresso in termini di prestazioni, il mancanto raggiungimento di alcuni obiettivi può far perdere molte posizioni.

Melbourne GP, AlphaTauri, Nyck De Vries, Red Bull RB19.

Nuovo fondo in Australia per migliorare alle basse velocità grazie al maggior rake ma il drag rimane un grosso problema.

Tuttavia, in casa AlphaTauri sono convinti che, una volta che l’AT04 avrà raggiunto i suoi obiettivi, la squadra potrà giocarsela con Alpine. La nuova vettura del team di Faneza ha seguito una linea di sviluppo che è un continuo della vettura 2023, con quel concetto Red Bull tanto osannato ma che a Faenza e a Bicester non sono riusciti ancora a far funzionare egregiamente. Certo, la AT04 non è una copia della RB19. Se prendiamo lo scivolo superiore delle pance, infatti, non è così estremo come quello della RB19 e il tunnel che si crea tra la forma delle pance e il fondo ha delle dimensioni meno estreme. Cosi come le pance Red Bull sono più avanzate e tendono a ‘scendere’ immediatamente per compattare quella zona, mentre le forme AlphaTauri rimangono più alte lungo i fianchi, lasciando molto spazio tra la parte inferiore delle pance e il fondo.

Nel proseguo, si cercherà comunque una maggior collaborazione tra i due team, un pò come sta succedendo tra Ferrari e Haas. A parziale conferma di ciò le parole di Franz Tost di qualche giorno fa. “Sono stato in Inghilterra in questi giorni e intensificheremo la nostra collaborazione con Red Bull a livello di galleria del vento e sulle parti che è possibile acquistare” ha rivelato il TP della squadra italiana. “Prenderemo tutte le parti acquistabili, ma le parti importanti per la prestazione dovremo comunque produrcele da soli.” ha poi concluso il dirigente sportivo austriaco. Uno su tutti il fondo che però, guardando la specifica utilizzata da Haas in questo 2023, assomiglia molto al fondo introdotto in Francia sulla Ferrari F1-75.

Comunque, se la vettura di Max Verstappen e Sergio Perez è punto di riferimento in quasi tutto, quella di Nick De Vries e Yuki Tsunoda invece ha grandi lacune. Franz Tost dopo il Bahrain aveva commentato dicendo che l’auto “ha poco carico aerodinamico, è instabile in frenata, non arriva al punto di corda, scivola sul posteriore riscaldando troppo le gomme” e in più ha una elevata resistenza all’avanzamento, similarmente a quanto successo in casa Mclaren. “Non abbiamo centrato tutti gli obiettivi di sviluppo durante l’inverno. Con la specifica di base abbiamo centrato alcuni risultati, ora dovremo centrarne altri tramite gli aggiornamenti” ha detto il DT, Egginton. In Australia si è iniziato a correre ai ripari con un nuovo fondo. L’obiettivo di questo aggiornamento era migliorare il comportamento alle basse velocità e la stabilità. “I dati dicono che abbiamo raggiunto ciò che volevamo, ma questo è solamente un primo step di sviluppo che continuerà nel corso della stagione”. ha commentato il DT, Jody Egginton. Un nuovo fondo che ha permesso ad AlphaTauri di correre più morbida e con un assetto rake più aggressivoper avere più stabilità in frenata e trovare più carico alle basse velocità” ha continuato il tecnico britannico.

Il Team non ha individuato problemi di correlazione e l’aggiornamento ha portato ciò che la squadra si aspettava. Questa sarà la base su cui l’AlphaTauri proseguirà lo sviluppo dell’AT04 durante il corso della stagione. I cambiamenti hanno riguardo la posizione e le dimensioni dei Tunnel Venturi e della bandella laterale esterna, ora più grande e lunga. La zona dello scivolo sopra l’ingresso del fondo ad effettuo suolo è stata poi ingrandita e rivista per poter aumentare la portata d’aria sopra il fondo verso il posteriore, ripulendo invece quella sotto la macchina che giunge al diffusore, per un incremento di carico al posteriore e la ricerca di una maggiore stabilità con un flusso più ‘pulito’. In Australia, anche se non vi è una quantità elevate di curve lente, i risultati sono stati positivi e il team, non volendo, ha avuto modo anche di fare un compare.

Yuki Tsunoda ha danneggiato il proprio fondo durante le prove libere e la Scuderia non aveva un elemento di ricambio, dovendo tornare alla vecchia specifica mentre Nick De Vries ha potuto continuare il weekend con il nuovo componente. “Purtroppo non avevamo più di un elemento disponibile per pilota, ma Yuki potrà sicuramente utilizzare il nuovo fondo di nuovo. Era danneggiato in modo importante ed era inutile ripararlo. Siamo riusciti comunque a raccogliere molti dati interessanti” ha spiegato Egginton. Proprio il giapponese però ha indicato un’altra area in cui AlphaTauri dovrà migliorare per fare un salto di qualità. “In gara avevo tanto drag e la velocità sul dritto era pessima” ha fatto sapere il giapponese. Non una buona notizia per la squadra italiana in vista del prossimo appuntamento, tanto da portare Yuki a parlare di una AT04 “senza ala posteriore se vorremo essere competitivi a Baku”.

Autore: Paolo D’Alessandro

 

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