Autore: Paolo D’Alessandro
Co Autore: Piergiuseppe Donadoni
Le condizioni meteorologiche hanno giocato un ruolo fondamentalmente nella classifica finale delle qualifiche. In appuntamenti dove il meteo non è uniforme, i team sono sempre costretti a fare una scelta di compromesso per il setup. Il meteo è più incerto in vista della gara e questo spiega – in parte – la varietà di assetti aerodinamici che abbiamo visto in griglia.
Le squadre hanno dovuto optare per la scelta migliore in vista delle qualifiche e della gara, con prove libere condizionate dal meteo variabile. Situazione simile al Canada ma lì, sin da inizio weekend, c’era certezza di una gara asciutta. Le scelte adottate a Silverstone invece hanno pagato per alcuni, mentre altri sono stati penalizzati oltremodo da una sessione deludente.
Latifi è una sorpresa, Zhou una conferma. McLaren si difende dall’Alpine
L’MVP di giornata è stato senza dubbio Nicholas Latifi, meritevole di più di una menzione. Il pilota canadese, oramai al centro delle chiacchiere di mercato che lo vedono già fuori dalla F1 nella prossima stagione, con Oscar Piastri favorito a sostituirlo, è stato autore di una qualificha superba. In Q3 non è stato in grado di siglare un tempo competitivo che gli permettesse di sperare in qualcosa di una P10, ma Latifi non si dispiace molto, rimanendo comunque realista. “In vista della gara sappiamo che dietro ci sono macchine più veloci di noi, ma oggi il team ha fatto un grande sforzo. Già passare nel Q2 è stato soddisfacente. Sapevamo che si trattava di fare il tempo giusto al momento giusto”. Una bella reazione da parte di un pilota criticato pesantemente e che spesso è venuto alla ribalta più per gli incidenti che per le sue prestazioni. La sua Williams non è quella aggiornata e certamente conservare la P10, quindi andare a punti sarà un qualcosa di impossibile, tuttavia quest’oggi il lavoro è stato fatto in modo eccezionale.
Non può essere definita più una sorpresa Guanyu Zhou, che batte ancora una volta Valtteri Bottas in qualifica ed entra in Q3. Il pilota cinese si sta abituando ai piani alti della classifica e sta concretizzando il potenziale della sua Alfa Romeo, rispondendo con i fatti a chi lo sottostimava. Due Q3 consecutive tra Canada e Silverstone, sempre sul bagnato, provando come il talento ci sia e come la qualità di mettere in pista questa velocità. A differenza di Latifi, la C42 ha dimostrato di essere sempre una macchina da punti e quindi lui avrà importanti chance di portare a casa punti pesanti per la sua classifica e per quella dell’Alfa Romeo, attendendo anche il rientro di Valtteri Bottas. Il finlandese non è stato particolarmente fortunato nel timing in cui ha chiuso i suoi tempi, ma rimane una ‘sconfitta’ e un eliminazione in Q2, ma sappiamo che il pacchetto Bottas-AlfaRomeo rende molto di più in gara e quindi li attendiamo domani. “Non male per un rookie alla sua prima Silverstone in condizioni da bagnato. Era molto difficile anche a causa delle pozzanghere, ma mi ritengo soddisfatto anche per le mie prime due Q3 consecutive. Sento di stare crescendo come pilota e spero domani di poter fare punti importante con una gara che dovrebbe essere asciutta”. Questo il commento di fine giornata da parte di Zhou.
La lotta degli sviluppi prosegue e una delle Scuderie più impegnate nell’evoluzione della propria monoposto è la Alpine che punta, dichiaratamente, al quarto posto nel mondiale costruttori. Ferrari e Red Bull continuano ad essere in una lega a parte, mentre Mercedes è soggetta ai circuiti e ai problemi della W13 anche se qui a Silverstone sembra più vicina ai top team che al resto delle squadre e quindi per la lotta è aperta per il ‘quarto posto’. Alfa Romeo può sempre giocare le sue carte, ma in questo weekend la lotta sembra serrata tra Alpine e McLaren. Purtroppo il team di Woking dovrà fare i conti con un Daniel Ricciardo che ancora non è propriamente a suo agio con la MCL36 e partirà quattordicesimo, comunque davanti al diretto rivale di team, ossia Esteban Ocon. Due piloti che non hanno avuto molta fortuna con il peggioramento improvviso in Q2 delle condizioni.
“Oggi non sono riuscito a fare il tempo quando contava. Il momento in cui avevo il momento ideale ho preso una pozzanghera e ho perso il giro. E’ un mio errore e questo ci porterà a dover recuperare domani” ha commentato Daniel Ricciardo. Più contento invece Lando Norris che ha sottolineato di essere sorpreso di aver battuto almeno una macchina più veloce di loro che è la Mercedes di George Russell). “La nostra macchina si sposa meglio con Silverstone rispetto ai circuiti precedenti ed abbiamo lavorato bene nella notte per migliorare in condizioni d’asciutto come nelle FP3 ma anche in vista delle qualifiche da bagnato. Lando ha fatto un ottimo lavoro e sono sicuro che Ricciardo sarebbe stato più avanti con delle condizioni costanti” Il direttore tecnico della McLaren, James Key va ‘incontro’ alla spiegazione del pilota australiano, complimentandosi invece con il buon risultato di Norris (sesto) che li mette in una buona posizione in vista della gara.
“Non abbiamo potuto provare veramente gli upgrades in pista vista la pioggia, ma i dati in fabbrica dicono che sono un aiuto e il team sta lavorando forte per migliorare” ha detto Fernando Alonso ai microfoni di Sky Italia, fiducioso del miglioramento che la sua Alpine può fare grazie anche agli ultimi aggiornamenti portati in pista. “Ferrari, RedBull e Mercedes sono sicuramente più veloci, quindi per domani P7-P8 è la nostra posizione, però io spero solo di avere un weekend pulito e non avere problemi alla Power Unit, ai pitstop, alla partenza… Niente!” ha chiosato sorridente, pur rivelando di aspettarsi qualcosa in più dalla qualifica. Purtroppo, per non prendere la mandiera a scacchi, ha dovuto utilizzare più batteria del previsto, senza averla poi nel push lap finale.
Anche nella lotta Alpine – Mclaren, importanti gli assetti scelti e le caratteristiche delle due vetture. Alpine sta cercando di ottenere più carico dal corpo vettura senza perderre la buona efficienza della A522. Domani potrebbe essere un’arma importante per difendersi ed attaccare in caso di gara asciutta. Al contrario la McLaren si conferma una macchina con ali sempre piuttosto cariche – spesso più dei rivali – e questo domani potrebbe anche ritorcersi contro in possibili battaglie ruota a ruota.
Aston Martin, Haas e AlphaTauri: scelte diverse ma nessuna ha pagato
Queste tre scuderie hanno certamente deluso le aspettative, anche se dal team di Faenza ce lo si attendeva un weekend in salita. Pierre Gasly è stato il primo, a margine dell’appuntamento inglese, ad anticipare come per loro sarebbe stata una lotta ardua entrare nelle zone nobili della classifica. Il punto debole dell’AlphaTauri rimangono le curve veloci, mentre la AT03 preferisce piste come Baku più l’efficienza e trazione, con curve lente e spigolate. La vettura gemella della RedBull infatti gode di un buon carico con bassa incidenza delle ali e una discreta efficienza ma rimane particolarmente debole nelle curve ad ampio raggio e velocità.
La squadra italiana ha scelto un assetto da medio carico e questo sotto la pioggia si è tramutato in un aiuto, con entrambe le vetture in Q2 quando c’era il timore di non passare nemmeno il taglio del Q1 con l’asciutto. La AlphaTauri sta ancora lottando con il porpoising ed è costretta ad altezze da terra maggiori rispetto alla concorrenza. Questo significa rinunciare ad una dose di carico prodotto dal fondo, che limita i due piloti soprattutto nelle curve veloci, che qui a Silverstone dominano la scena. “Dobbiamo essere soddisfatti della P11”, ha affermato Gasly. “Ovviamente non possiamo essere completamente contenti di una prestazione del genere. Ma sapevamo già prima di arrivare qui a Silverstone che avremmo fatto fatica. Speriamo piova anche domani” ha concluso il pilota francese. Perchè sull’asciutto sarà difficile finire in zona punti.
Hanno deluso molto invece Haas e soprattutto Aston Martin. Entrambe le scuderie sono rimaste tagliate fuori nel Q1, insieme ad Alexander Albon con la rinnovata Williams – mentre Nicholas Latifi è arrivato addirittura in Q3 – ma qui hanno inficiato molto le strategie e la gestione della qualifica da parte della squadra inglese. Dopo il Canada ci si attendeva che il team di Gunther Steiner potesse tornare a sorprendere ed invece il setup non si è sposato bene con il bagnato e le curve veloci di Silverstone, causando molti problemi di guidabilità per i piloti. Kevin Magnussen non ha dato molte spiegazioni ammettendo solo che la macchina non aveva passo, “avevamo semplicemente troppo sottosterzo”, mentre Mick Schumacher ha avuto un problema al volante, montato storto di circa 10°, che non ha aiutato sul finire della sessione.
Aston Martin ha pagato invece una scelta – a posteriori – troppo aggressiva con il basso carico aerodinamico. La AMR22 era tra le vetture più scariche in pista e questo nella gara di domani potrà dare una mano per i sorpassi, ma le posizioni in griglia sono molto arretrare e risalire sarà comunque complicato. Non convincente la scelta della squadra ‘di casa’ di montare un secondo set di intermedie sul finire del Q1, che ha portato Lance Stroll nel traffico e con tanto sottosterzo. “Non ho potuto mandare in temperature le gomme come volevo ed ho avuto solo un giro a disposizione e non ho fatto un tempo rispettabili. Speriamo però che il meteo migliori e possiamo fare meglio in gara”. Le parole del canadese confermano anche quanto il team di Silverstone creda in una gara asciutta ed abbiamo pensato in ottica di ciò. Abbastanza disastroso il team di Silverstone nella gestione dell’ultimo push lap di Sebastian Vettel. Hanno calcolato male i tempi e sono passati incredibilmente pochi secondi dopo la bandiera a scacchi.
Tra sorprese e delusioni la pioggia di Silverstone ha mescolato un po’ gli ‘umori’ dei vari Team e si prepara ad essere teatro di una gara che si prospetta molto combattuta, da un finale incerto anche a causa dei pochi giri di long run effettuati in FP2, dai cambiamenti visti in FP3 e da una pista che torna ad essere green dopo la pioggia di questi giorni. E il meteo inglese sarà un incognita fino alla bandiera a scacchi. Secondo Pirelli la strategia più veloce domani sarà a due soste, con due set di medie e uno di hard, o addirittura l’utilizzo di tutte e tre le mescole. Non scartata l’ipotesi di una sosta, ma come ha affermato Binotto, “le squadre si adatteranno dopo aver visto come si comporteranno le gomme dopo i primi giri di gara”.