Autori: Piergiuseppe Donadoni & Paolo D’Alessandro
I valori di forza nel cosiddetto ‘midfield’, centro gruppo in italiano, continuano a cambiare repentinamente. La Mercedes stessa ha rischiato di finire in questo folto gruppo, nei momenti in cui la W13 non riusciva ad entrare nella giusta finestra di utilizzo. Non è il caso del Gp del Canada dove nemmeno le buone prestazioni di una ottima Alpine sono riuscite ad avvicinare il duo anglo tedesco.
Alpine: l’obiettivo è la quarta posizione nel mondiale costruttori
La crescita della squadra francese è andata di pari passo allo smarrimento del potenziale dell’Alfa Romeo, squadra che ad inizio mondiale poteva insidiare la terza posizione di Mercedes. Dietro di loro, importante la risalita di Aston Martin e Mclaren mentre per AlphaTauri la stagione è certamente negativa così come quella di Williams. Un discorso a parte lo merita Haas che senza aggiornamenti alla vettura sta sempre più arretrando, con solo qualche fiammata di Magnussen e Schumacher, vanificata in gara spesso per una affidabilità piuttosto precaria.
“Sospettavamo che non saremmo stati veloci come Ferrari e Red Bull sull’asciutto, ma pensavamo di potercela giocare con la Mercedes“ – ha affermato il team principal del team Alpine, Otmar Szafnauer relativamente alla gara di Montreal – “Tuttavia, abbiamo avuto un problema con la macchina di Fernando, motivo per cui è rimasto alle spalle anche di Esteban”. L’ingegnere inglese con passaporto romeno, non ne fa un dramma per non aver tenuto il passo delle W13: “Dobbiamo essere realisti sul fatto che non lotteremo con loro per il terzo posto nel mondiale costruttori. Quindi sono soddisfatto di quanti punti abbiamo ottenuto rispetto agli altri team che lottano per il quarto posto”.
Il porpoising è stato risolto con un compromesso
Il team tecnico diretto da Pat Fry è stato senza dubbio uno di quelli più attivi in questa prima parte di campionato, protagonista di un’evoluzione quasi totale di una monoposto che è stata concepita in modo da potersi permettere sviluppi ‘modulari’ per contenere i costi, una delle questioni certamente più chiacchierate del momento insieme al porpoising. Le modifiche che sono state apportate hanno riguardato il cofano motore e le pance, il fondo e le ali oltre alla beam wing. “Abbiamo un bel po’ di aggiornamenti in arrivo anche a Silverstone” ha fatto sapere Esteban Ocon, che sarà al simulatore di Enstone nella giornata di martedì per preparare il Gp di Silverstone. Un pacchetto da 2 decimi, con un aggiornamento anche al fondo, utile per cercare di allontanare la A522 dalle rivali nella lotta per il quarto posto mondiale, una su tutti Mclaren che è anche la prima inseguitrice.
Sin dai test è stato possibile osservare uno dei principali punti di forza di questo progetto: l’efficienza aerodinamica. Una caratteristica che potrebbe certamente aiutare la A522 sul veloce, ma non velocissimo, circuito di Silverstone. “Abbiamo grandi speranze di poter fare bene, perché quello di Silverstone dovrebbe essere un circuito che si adatta bene alla nostra vettura.” ha continuato il pilota francese.
In casa Alpine hanno potuto, fin da subito, lavorare sugli sviluppi alla vettura, senza concentrarsi sul risolvere in modo importante il problema del saltellamento aerodinamico. “Siamo stati abbastanza bravi a gestire l’effetto rimbalzo. A Baku, per esempio, l’ho notato poco” ha fatto sapere Fernando Alonso. Tuttavia, in F1 è spesso una questione di compromessi, anche e soprattutto in tema di saltellamento. “Per risolvere il problema del porpoising abbiamo aumentato l’altezza della vettura e di conseguenza abbiamo perso carico aerodinamico.” ha spiegato Szafnauer, parlando che è entrato anche nei dettagli, parlando di prestazioni perse più nel lento che nel veloce.
Power Unit Renault: la parte elettrica è inferiore agli altri motoristi
Gli sviluppi portati fin qui hanno spesso avuto lo scopo di avere lo stesso livello di carico, aumentando l’efficienza aerodinamica della A522. In quest’ottica l’introduzione delle nuove pance, un fondo che mitigasse il problema del porpoising per poter tornare ad abbassare leggermente la macchina ed una beam wing che avesse la capacità di produrre carico efficiente al posteriore, con un design ispirato dalla Red Bull.
A Baku i riscontri sono stati positivi il sabato, molto meno la domenica, con una Alpine che si è confermata molto rapida nel lungo rettilineo; così come in Canada e in tutti gli altri appuntamenti dove serviva sviluppare velocità di punte elevate, il team francese è sempre stato tra i primissimi (se non al primo posto) della classifica. La A522 predilige i circuiti da più basso carico rispetto a quelli a più alto carico poiché il punto debole rimane la generazione del carico aerodinamico necessario ad affrontare piste da medio-alto, alto e altissimo carico, che inficia anche nella possibilità di essere più competitivi in gara, con lacune in termini di gestione delle gomme.
Il V6 ha fatto un deciso passo in avanti rispetto alla scorsa stagione, passando all’architettura con il turbo splittato, ora adottata da tutti i motoristi eccetto Ferrari che continua a distinguersi per un design unico e nemmeno troppo simile a quello delle scorse unità italiane, su cui Maranello mantiene ancora un importante riserbo. Le prestazioni del V6 francese sono aumentate in modo importante e non sono troppo distanti da quelle degli altri tre motoristi; nella fabbrica di Viry-Chatillon si è lavorato per avere la massima prestazione possibile, tenendosi poi del lavoro di affidabilità da svolgere durante la stagione. “L’affidabilità era un problema all’inizio dell’anno e ho già ottenuto il mio quarto motore in otto gare”, ha analizzato Alonso. “Ma penso che ora abbiamo la situazione sotto controllo. Siamo soddisfatti. Abbiamo cambiato concept e layout, quindi sostanzialmente abbiamo cambiato tutto e il motore gira bene. Quindi sono contento della prestazione del team” ha terminato l’asturiano.
Tuttavia non sta bastando. Non è solo il carico a mancare – soprattutto se paragonato rispetto ai top team, ma c’è anche un tema riguardante la parte elettrica del motore che inficia le prestazioni dei francesi. Già dal Gp del Bahrain, un circuito di motore, la Alpine accusava dell’importante clipping sul finire del giro, che veniva mitigato dalla buona efficienza intrinseca di questa macchina. Questo problema si è manifestato anche in altre gare, su tutte Baku. Sul lungo rettilineo di 2.2 km la Alpine avrebbe fatto molta fatica con l’energia a disposizione e quindi la squadra è stata costretta ad utilizzare un assetto ancor più scarico dell’ideale – che hanno aiutato anche a limitare i consumi in gara, certamente più alti su una unità complessivamente meno efficiente. Il risultato è che la A522 era molto veloce nell’ultimo settore per tutto il weekend, ma perdeva tanto tempo negli altri due settori, con distacchi prossimi al secondo rispetto a Red Bull e Ferrari. Un aggiornamento a questa macro parte dell’unità arriverà in questa stagione, per provare a chiudere il gap nei confronti degli altri tre motoristi.
Alonso sta parlando con Aston Martin ma rimarrà in Alpine?
Quella che sembrerebbe essere una buona stagione per Fernando Alonso, diventa disastrosa se si guarda il confronto nella classifica piloti con Esteban Ocon (39) che, con la quinta posizione del Canada ha doppiato nei punti Alonso (18). Un qualcosa che chiaramente non lascia indifferente il due volte campione del mondo, molto loquace nelle interviste alla stampa, un po’ meno all’interno della squadra dopo alcune ‘sfortune’ di troppo sia in termini di affidabilità che in termini di strategie anche rispetto al proprio compagno di squadra.
In ballo c’è un rinnovo, importante sia per il pilota spagnolo che per il team francese, che molto probabilmente arriverà anche se non senza qualche intoppo di troppo rispetto a quanto preventivabile qualche settimana fa. Non a caso, sono iniziate a circolare delle voci riguardanti un suo possibile passaggio nella prossima stagione in casa Aston Martin, con cui effettivamente l’asturiano ha avuto dei colloqui. Tuttavia la possibilità che Alonso si sposti nella prossima stagione da Enstone a Silverstone, con Oscar Piastri in Alpine e non in Williams, rimangono ad oggi molto basse.
C’è l’interesse per entrambi di continuare il matrimonio; non solo dalla parte di Alonso, che vorrebbe comunque vedere progressi evidenti da parte della scuderia di Enstone nella gestione dei due piloti, ma anche per Alpine. Soprattutto il reparto tecnico della squadra francese conosce bene l’importanza del pilota spagnolo nelle indicazioni in termini di assetto; assetti che sono poi completamente condivisi tra piloti e che il più delle volte Ocon copia il sabato. Non è un caso che il francese nella giornata delle qualifiche spesso tenda a trasformarsi. Un qualcosa che con il passaggio ad Aston Martin non andrebbe di certo a migliorare se si pensa all’aiuto fornito da Sebastian Vettel a Lance Stroll.
Le prossime settimane saranno molto importanti per Alpine, non solo in pista dove la A522 vorrebbe allungare nei confronti di Mclaren e farsi trovare pronta in caso di opportunità di podio, ma anche fuori dalla pista con un secondo sedile, che sarebbe poi il primo, da confermare e un Oscar Piastri da motivare.