Dopo un inizio dominante da parte di Red Bull, con tre doppiette nelle prime quattro gare, da metà maggio è iniziato un nuovo campionato: nelle ultime otto gare ci sono stati cinque vincitori diversi di tutte le prime quattro squadre e Verstappen ha ‘solamente’ vinto in tre occasioni. Nel primo frangente di stagione era stata Red Bull a dettare il passo, con Ferrari e McLaren a distanza di sicurezza e Mercedes più in lotta con Aston Martin che con il gruppo di testa: nelle ultime gare McLaren ha preso il ‘largo’, con Red Bull e Mercedes poco dietro e Ferrari a inseguire il gruppo di testa. Come detto nell’ultima puntata di Live Show Formu1a Uno, con le vetture che si avvicinano al picco di prestazioni possibili concesse da questi regolamenti, ogni intervento sulle vetture deve essere studiato con cautela: non è un caso che McLaren abbia introdotto solamente un’ala anteriore da maggio mentre Ferrari e Mercedes hanno riscontrato bouncing al debutto degli ultimi pacchetti di sviluppo.
McLaren, con l’auto più completa sono piloti e strategie a mancare
Se contassimo il numero di aggiornamenti portati in ogni weekend dalle varie squadre in queste prime 14 gare troveremmo McLaren in fondo alla lista: gli sviluppi sulla MCL38 sono stati pochi ma cruciali, a partire dal pacchetto di Miami che ha promosso la vettura papaya al ruolo di prima forza. Le difficoltà nel lento, in rettilineo e nella gestione dell’asse posteriore della prima parte di stagione sono state risolte e i risultati si sono visti specialmente alla domenica. Sono stati recuperati due decimi e mezzo rispetto a Red Bull in qualifica, mentre questo guadagno è raddoppiato in passo gara dove negli ultimi tre mesi la monoposto di Woking è stata la vettura da battere. Il punto debole rispetto a Verstappen sta in qualifica, dove la MCL38 paga anche una minor efficienza del DRS.
A Spielberg e in Ungheria si sono visti grandi miglioramenti in fase di gara a tenere sotto controllo le temperature degli pneumatici posteriori, con conseguenti vantaggi a bassa velocità. Riguardo ai piloti, Lando Norris e Oscar Piastri, non sono stati all’altezza di Max Verstappen: questo pesa soprattutto sulle spalle dell’inglese, alla quinta stagione, mentre Piastri gli si deve concedere più tempo per imparare e ha mostrato miglioramenti in fase di gestione degli pneumatici da convalidare nella seconda parte di stagione. La gestione delle strategie e dei piloti sarà un aspetto da migliorare per battere Red Bull nel campionato costruttori e starà ad Andrea Stella – che ha appena firmato un nuovo contratto pluriennale – mostrare le sue capacità di Team Principal anche in questo campo. Intanto l’italiano ha annunciato che “per la seconda parte della stagione avremo, in più momenti, alcune parti nuove” parlando della MCL38.
Red Bull in difficoltà tecnica, la Qualifica tiene a galla la RB20
L’inizio di stagione di Max Verstappen e Sergio Perez aveva fatto pensare ad un altro anno dominante, seppur non quanto il 2023, tuttavia lo sviluppo diretto da Waché e Balbo non ha dato i suoi frutti. Così la RB20 ha perso molto terreno rispetto ai rivali, specialmente McLaren e Mercedes, che ora insidiano Red Bull su ogni circuito. L’erede della RB19 ha inizialmente ripreso molte delle caratteristiche positive della vettura dello scorso anno e i risultati lo hanno dimostrato da Sakhir a Miami. Poi a Imola sono arrivati sviluppi che hanno fatto fare passi in avanti alla monoposto di Verstappen e Perez ma riducendo la finestra di funzionamento della monoposto, con effetti negativi anche sul degrado in gara, non più quello di inizio anno o del 2023. I numeri confermano le sensazioni dalla pista: i rivali hanno recuperato in media due decimi in qualifica, mentre sono quattro quelli recuperati in Gara. A risentire di questi cambiamenti è stato principalmente Sergio Perez, che aveva iniziato molto bene l’anno guadagnandosi un nuovo contratto.
Con una vettura più instabile da domare, il messicano ha sofferto molto nel confronto con Max Verstappen tanto che nel giro di pochi mesi il suo sedile è stato messo molto a rischio, per poi essere confermato negli ultimi giorni. Gli aggiornamenti di Budapest non hanno portato il tempo sul giro che ci si attendeva: adesso il mondiale Costruttori è seriamente a rischio e Verstappen non può stare tranquillo in classifica piloti se il trend della squadra nella seconda parte di stagione dovessero confermarsi. Attualmente la RB20 mantiene un vantaggio in qualifica che ha permesso di ottenere risultati migliori del previsto ma in Gara la MCL38 si è rivelata superiore anche in tracciati meno favorevoli alla monoposto di Woking.