Analisi Tecnica Haas VF-24: Si sposa l’aerodinamica Red Bull

Paolo D’Alessandro
2 Feb, 2024

La Haas VF-24 è la prima vettura di questa stagione 2024 a mostrarsi agli occhi degli appassionati. L’ ambiente Haas, come sappiamo, ha vissuto un inizio anno col trambusto per via della perdita di pezzi importanti. Oltre all’ex Team Principal Gunter Steiner e a Simone Resta, altri tecnici – fra i quali Matteo Pirracini – dovrebbero salutare la piccola squadra americana. La VF-24 era comunque una vettura attesa poiché anticipa spesso delle soluzioni che vedremo poi sulla Ferrari.

Poche novità nella parte anteriore.

La nuova Haas è un passo abbondantemente oltre quello che era stato il primo re-design della veste aerodinamica visto col pacchetto di Austin la stagione scorsa. La parte anteriore della VF-24 non presenta sostanziali divergenze con la monoposto del 2023, della quale per l’appunto era già stato fatto un lavoro di ridisegno dell’ala anteriore a fine stagione – e che dovrebbe anticipare quello che vedremo in parte anche sulla Ferrari SF-24.

L’ala anteriore è nella versione vista da Austin per quanto riguarda il disegno dei cinque flap. Essa mantiene – almeno nei render fotografici rilasciati da Haas – i supporti usati come deviatori per l’outwash introdotti la stagione scorsa da Ferrari prima, e dalla VF-23 poi. Sul disegno del nose c’è poco da evidenziare, poiché le modifiche rispetto alla versione 2023 sono praticamente minuscole.

Telaio adattato per sposare il concetto Red Bull.

La parte più interessante della vettura è sicuramente il nuovo telaio, il quale come era ormai noto ha subito un importante lavoro di alleggerimento e ridisposizione dei coni antiintrusione. L’ importante limite che Ferrari e Haas condividevano nel 2023 era il noto cono inferiore, rialzato rispetto ai disegni del resto della griglia, e che si è rivelato un ostacolo importante nel riuscire a scavare il sottosquadro in stile Red Bull. Sulla VF-24 vediamo un anticipo di quello che apprezzeremo anche sulla rossa di Maranello il 13 Febbraio, e la vettura alla quale ha lavorato fino all’inverno anche Simone Resta sposa a pieno il concetto vincente portato avanti a Milton Keynes.

In merito sempre al telaio sono stati rivisti anche i supporti degli specchietti retrovisori, che sulla VF-24 appaiono a “L-rovesciata”, molto familiari al disegno della Ferrari SF-23 dell’anno scorso. In merito alla sospensione anteriore, che come già era noto sarebbe rimasta nello schema push-rod, non ci sono particolari differenze dalla vettura dell’anno precedente. Come è noto Haas acquista diversi componenti trasferibili direttamente da Maranello, fra cui l’intera sospensione anteriore. Nel render mostrato i bracci oscillanti rimangono in una disposizione classica, senza alcuna ricerca di un design antiaffondamento.

Haas VF-24

Air scope triangolare ma con gli “add-on”

 Uno dei piccoli cambiamenti tecnici fra 2023 e 2024 ha riguardato i parametri e le verifiche imposta in tema sicurezza per quanto concerne i crash test del roll bar. Sulla Haas VF-24 la presa d’aria del Power Unit Ferrari rimane nella forma triangolare, alla quale però sono state aggiunte le  “orecchie” per quanto riguarda invece la parte del raffreddamento, segnale che qualche elemento interno è stato ricollocato. Ferrari e Haas erano le uniche in griglia nel 2023 con un air scope triangolare, e con un raffreddamento prettamente da destinare attraverso le bocche delle pance. In casa Haas con la VF-24 si è deciso probabilmente ricollocare le masse sopra la zona del plenumm del Power Unit Ferrari 2024, proprio come già fatto dalla ex Alfa Romeo C44, altro team motorizzato Ferrari. La parte superiore snella era perfetta da abbinare al concetto della Ferrari F1-75, con pance scavate nel bordo superiore, e con una distribuzione degli ingrobri più verticale che longitudinale. Questa scelta ha chiaramente perso il proprio significato se si vuole adottare un concetto Red Bull.

Cofano con vassoio e addio branchie  

Per quanto riguarda la veste aerodinamica si vede in gran parte della vettura un lavoro di copia delle soluzioni Red Bull. Le pance in gran parte sono pressoché una copia della RB19, sia nella parte inferiore e frontale (ingressi e sottosquadro), sia nella parte più retrostante. Del bordo del pavimento e degli ingressi venturi c’è poco da analizzare attraverso i render, che al solito tendono a celare al massimo i dettagli che poi saranno presenti sull’auto reale che vedremo in pista. La deriva iniziale del fondo è stata modificata anch’essa per assomigliare al disegno della vettura di Newey-Waché, così come tutte le fiancate, andando a perfezionare un lavoro iniziato con l’aggiornamento di Austin.

Haas VF-24

Spostandoci sempre più verso il retrotreno si nota come sono scomparse le ampie branchie, sostituite da un disegno più “open” del cofano. Il disegno del posteriore – cofano motore a parte – rimane al solito ben celato nei dettagli del diffusore e della sospensione posteriore. La stessa è invariata nello schema rispetto agli anni precedenti (pull-rod) e tutta la meccanica del retrotreno sarà la stessa che vedremo sulla Ferrari SF-24. L’ ala posteriore è nel disegno convenzionale a singolo supporto mentre gli endplate intraprendono buona parte delle soluzioni viste lo scorso anno sia su McLaren che su Red Bull.

Autori: Rosario Giuliana
Co-Autore: Giuliano Duchessa

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