Andretti Cadillac: “Fortemente in disaccordo con la decisione della F1”

Paolo D’Alessandro
31 Gen, 2024

Dopo la decisione di Formula 1 di respingere la candidatura di Andretti per l’entrata nel Circus nel 2025, non ha tardato ad arrivare la replica del gruppo statunitense. Una nota che esprime il disappunto di Andretti Cadillac, dopo un’ufficialità che ha sorpreso l’ambiente. La Federazione infatti lo scorso ottobre aveva giudicato il gruppo idoneo a portare avanti il progetto F1.

“Andretti Cadillac ha esaminato le informazioni condivise da Formula One Management Limited e si trova in forte disaccordo con i loro contenuti. Recita il comunicato. “Andretti e Cadillac sono due organizzazioni di sport motoristici globali di successo impegnate a collocare un vero team ufficiale americano in F1 per competere al fianco dei migliori team al mondo. Siamo orgogliosi dei progressi significativi che abbiamo già fatto nello sviluppo di un’auto e di un propulsore altamente competitivi con un team esperto alle spalle, e il nostro lavoro continua a ritmo sostenuto.” Una nota che porta con sé un’importante dose di amarezza dovuta al grande lavoro che era stato compiuto fino a questo momento sul fronte tecnico e che invece viene messo ora in una posizione di stallo. Il comunicato si chiude poi con un ringraziamento dedicato agli appassionati, che sul web e i sui social si sono schierati dalla parte del gruppo americano: “Andretti Cadillac desidera inoltre riconoscere e ringraziare i fan che hanno espresso il loro sostegno.”

Andretti

Mario Andretti commenta: “Sono devastato”

Per Andretti si tratta di una brutta battuta d’arresto causata probabilmente da una mancanza di chiarezza sul fronte delle gerarchie fra F1 e FIA. I progressi tecnici di cui parla il comunicato hanno potuto proseguire grazie al via libera della Federazione arrivato lo scorso ottobre. La FIA infatti aveva giudicato che Andretti disponesse dei giusti mezzi tecnici per accedere in F1. Il contrasto emerge dunque leggendo la nota rilasciata nel pomeriggio da Formula 1: “Il modo più significativo in cui un nuovo concorrente apporterebbe valore è essere competitivo. Non crediamo che il Richiedente sarebbe un partecipante competitivo.” Una decisione che vede l’appoggio dei team, ma più che sul fronte tecnico, su quello economico. Le squadre sono sempre risultate poco propense all’accoglienza di un nuovo team, in quanto con l’attuale Patto della Concordia, i benefit economici andrebbero suddivisi con un’ulteriore parte. Un discorso simile vale anche per le decisioni da prendere in ottica futura. Da qui è facilmente intuibile quale sia il reale fulcro della decisione. Sebbene resti una porta aperta per una possibile entrata nel 2028 al fianco di General Motors, lo stop imposto da F1 evidenzia il contrasto fra l’organizzazione di Stefano Domenicali e quella di Ben Sulayem. Una divergenza che certamente non fa bene alla categoria di punta del motorsport. Senza troppi giri di parole, anche Mario Andretti si è espresso sulla vicenda con un post pubblicato su X, esprimendo la sua profonda delusione.

Autore: Loris Preziosa

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