Anteprima: ecco il muso stretto dell’Alpha Tauri AT02

Piergiuseppe Donadoni
24 Feb, 2021

Nell’analisi tecnica dell’Alpha Tauri, pubblicata su queste pagine la scorsa domenica, non ci eravamo volutamente soffermati sull’anteriore della nuova vettura del team italiano poiché sapevamo che i render non era veritieri visto che non mostravano il nuovo muso stretto dell’Alpha Tauri AT02.

Con il posteriore rimasto quello della AT01, dopo che il team di Faenza ha deciso nei mesi scorsi di non installare “gratuitamente” (senza l’utilizzo di gettoni) la trasmissione Red Bull 2020, poiché avrebbe comportato l’utilizzo dei tokens per adattare alcune parti “limitrofe”, l’obiettivo del team capitanato da Jody Egginton è stato fin da subito quello di utilizzare lo sterzo della Red Bull RB16.

Per far ciò e anche per sbloccare ulteriori guadagni aerodinamici sono stati aggiornati il muso, al costo dei due gettoni disponibili, e la sospensione anteriore che in alcune parti esterne, come i triangoli sospensivi, il track-rod, il push/pull rod, l’inboard brackets (quelle non integrate nel telaio) e altro, è aggiornabile gratuitamente entro la prima gara della stagione (R1-2021 | Bahrain, 28/03).

In anteprima, quest’oggi, Formu1a.uno può mostrarvi il muso con cui l’Alpha Tauri AT02 inizierà la stagione 2021 di F1 che non era quello mostrato nei render della scorsa settimana.

Una versione di muso stretto che riprende un po’ quanto si era visto nell’ormai lontana, almeno sportivamente parlando, stagione 2017 sulla STR12. La novità sta nei piloni, rimasti piuttosto larghi, non quindi nella versione stretta utilizzata dall’allora Toro Rosso ma anche da Mercedes nelle ultime stagionni e copiata dalla Renault la scorsa.

L’ala anteriore è in una specifica molto simile a quanto visto anche sulla Ferrari SF1000 la scorsa stagione quindi un alettone piuttosto caricato internamente e con un effetto outwash esterno importante ma non estremo come Alfa Romeo. L’ala utilizzata nel filming day odierno sul circuito di Imola si differenzia in modo importante anche nel profilo del mainplane rispetto all’ala “fake” mostrata nei render rilasciati.

Autore: Piergiuseppe Donadoni

Co Autori: Giuliano Duchessa e Nicoletta Floris

Foto: Marco Lundari

 

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