Anteprima GP Miami: Ferrari cerca conferme su una pista più complicata

Paolo D’Alessandro
4 Mag, 2023

Solamente per essere noiosi e ripetitivi: Red Bull arriva con i favori del pronostico in questa quinto appuntamento stagionale. Aston Martin, Ferrari e Mercedes si contenderrano la posizione di seconda forza e dovranno impegnarsi molto – se non compiere un miracolo – per impedire una nuova doppietta Verstappen-Perez, rigorosamente in ordine di classifica mondiale. Il circuito di Miami è nuovo, con il debutto avvenuto solamente la passata stagione, ma piuttosto completo ed impegnativo per i tecnici, con una messa a punto non immediata delle vetture.

MiamiGP 2023 Paddock

In attesa del debutto di Las Vegas di quest’anno, Miami ospita la seconda edizione di questo GP Americano. La pista ha una parte  situata intorno all’Hard Rock Stadium, lo stadio che ospita i Miami Dolphin, e presenta caratteristiche molto varie: lunghi rettilinei dove è fondamentale l’efficienza e tratti più lenti e tortuosi dove il carico aerodinamico sarà molto importante. Una novità di quest’anno, che poco riguarda l’azione in pista, sarà la diversa allocazione del Paddock, spostato all’interno dello stadio e la ‘baia’ dell’anno scorso è stata rivista con la presenza di acqua vera.

GP Miami: I team alla ricerca del giusto equilibrio per proteggere anteriore e posteriore senza penalizzare l’efficienza.

Nel primo settore sarà importante avere un forte anteriore ed una macchina reattiva, rapida in quella veloce sequenza di curva più l’ultima, lunga in appoggio verso sinistra (7-8). Nel secondo settore invece ci sono le curve che vanno dalla 11 alla 16 che richiedono un buon carico aerodinamico, tanta trazione e un posteriore solido per scaricare a terra la potenza delle Power Unit. L’ultima parte di pista invece è caratterizzata dal lungo rettilineo finale, un tornatino a rientrare e l’ultimo allungo prima della linea del traguardo.

MiamiGP Map

Questo mix di caratteristiche renderò difficile trovare il giusto equilibrio tra anteriore e posteriore. Anno scorso abbiamo visto come la Ferrari fosse molto forte nell’S2, ma l’avantreno debole la costrinse ad un compromesso per migliorare il primo settore. L’S1 ha iniziato ad essere un alleato sui tempi, lasciando invece alla Red Bull il secondo settore con un equilibrio meccanico perfetto trovato dalla squadra di Christian Horner. La prima parte di circuito favorisce il rischio di graining anteriore, mentre nella seconda parte il rischio è il surriscaldamento del posteriore.

Il carico richiesto è ‘medio’ poiché la pista presenta ben 2 lunghi rettilinei, più quello di partenza. In tutti e tre questi tratti sarà possibile utilizzare, a lungo, l’ala mobile. Questo sarà un ulteriore vantaggio in Qualifica per la Red Bull che guadagna km/h importanti sui rivali. Rispetto agli ultimi due appuntamenti avremo anche una maggiore attenzione sulla gestione degli pneumatici. La pista è più impegnativa e il caldo potrà essere un fattore (anno scorso si toccarono i 60° di asfalto), e potrà essere un esame importante per testare i progressi della Ferrari.

Rispetto all’Azerbaijan, Pirelli opta per una gamma pneumatici più dura selezionando C2-C3-C4. Tra le incognite, come riportato da Mario Isola, anche il nuovo asfalto del circuito. “(anno scorso..) i pneumatici si erano comportati secondo le aspettative su un asfalto che però presentava caratteristiche piuttosto particolari, soprattutto a causa di una “micro rugosità” molto alta. Sappiamo che la pista è stata completamente riasfaltata e dovremo verificare nella consueta ispezione che precede l’inizio del week-end se ci saranno delle variazioni significative nelle sue caratteristiche.

Piano aggiornamenti: i team puntano su Imola e Barcellona.

La sessione europea è ufficialmente iniziata e, nonostante il formato sprint, abbiamo visto alcuni team affrettare i tempi ed introdurre novità già a Baku. Il GP di Miami era stato indicato da diverse squadre come una possibile tappa per introdurre sviluppi, approfittando anche del ritorno al format classico con le tre sessioni di prove libere. Sarà Imola invece la prima tappa importante per corposi pacchetti di sviluppo, e dove avverrà anche il debutto del nuovo format di Qualifiche (con uso obbligatorio di Hard in Q1, Medie in Q2 e Soft in Q3) nella prima tappa del ‘triello’ che coinvolgerà Monaco e Barcellona.

Le squadre hanno man mano rivisto i loro piani e così la pista americana potrebbe presentare meno sviluppi di quanto originariamente previsto che saranno maggiormente focalizzati tra Imola e Barcellona, su piste maggiormente note ai team rispetto a Miami, che va ancora studiata ed interpretata anche dai piloti. La Haas introdurrà i suoi primi sviluppi in quella che è, in parte, una gara di casa. Red Bull, McLaren e Alpine avranno inoltre modo di affinare quanto portato in Azerbaijan, così come Alfa Romeo e AlphaTauri che invece avevano introdotto a Melbourne alcune importanti novità. L’attenzione è ovviamente su Ferrari e Mercedes, ma anche Aston Martin, per capire se sarà confermata la volontà di attendere Imola, oppure vedremo qualche novità sin da Miami.

Autore: Paolo D’Alessandro

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