Anteprima GP Monaco: la sfida più difficile per le F1 2022?

Paolo D’Alessandro
26 Mag, 2022

Autore: Paolo D’Alessandro

Il weekend più ricco e glamour dell’anno è oramai alle porte. Nemmeno il tempo di chiudere definitivamente il capitolo per quanto riguarda il Gran Premio di Barcellona, che il circus della Formula 1 si sposta interamente in quel di Montecarlo, per il GP di Monaco. Un appuntamento storico per il Motorsport, dove tutti i piloti amano tornare e che dopo l’edizione dell’anno scorso, post pandemia, quest’anno vedrà finalmente anche il ritorno del pubblico.

Un appuntamento speciale soprattutto per Charles Leclerc, monegasco, che potrà così disputare il suo terzo Gran Premio di casa da quando veste i colori della Ferrari (il quarto in Formula 1 dopo quello disputato con l’Alfa Romeo). Qui però è dove vivono anche diversi piloti tra cui Max Verstappen, Lando Norris e tanti altri. Un weekend particolare un po’ per tutti.

Il monegasco in particolare spera di ambire ad un weekend pulito e positivo per potersi così rifare subito dal cocente ritiro di Barcellona, ma soprattutto sfatare il tabù di Monaco dove non è mai riuscito a terminare una gara.

Le caratteristiche uniche del GP di Monaco

Un fine settimana particolare, unico nel calendario della Formula 1 che costringerà queste vetture 2022 forse alla sfida più probante di tutte. Ancor prima di iniziare però, va sottolineato il primo grande cambiamento rispetto al passato. Tradizionalmente le prime due sessioni di prove libere si svolgevano al giovedì, per poi lasciare un giorno di ‘riposo’ ai piloti di F1 – impegnati però con i vari sponsor – e tornare al Sabato e la Domenica con FP3, Qualifica e gara. Da quest’anno invece la programmazione sarà più convenzionale, con i classici tre giorni consecutivi e le operazioni che inizieranno direttamente dal venerdì. Una scelta che è stata dovuta principalmente a motivi di budget cap e per comprimere il weekend a fronte di un calendario sempre più ricco.

In questa occasione è spesso possibile vedere le squadre preparare pacchetti specifici, come accade per quel di Monza nel verso opposto, ossia ricercando qui il massimo carico e in Italia la più alta efficienza stagionale. Alcuni anticipano queste scelte nel weekend di Spagna, a sua volta un circuito da alto carico aerodinamico a sua volta, come fatto ad esempio dalla Red Bull. Altri invece qui portano concetti ancor più ‘estremi’.

19 curve in cui spesso scenderemo al di sotto dei 100 km/h. Il circuito più lento del calendario che contiene tutte le caratteristiche ‘avverse’ a questa generazione di vetture. Macchine pesanti che amano la velocità, efficienti e con tanto carico aerodinamico alle alte velocità. Qui si correrà su un asfalto liscio, che non fornisce molto grip, essendo un manto stradale classico. Curve lente, tornatini stretti, ma anche cambi di direzione rapidi come quello delle Piscine. Sarà una vera e propria sfida per le vetture 2022 correre su questa pista. Le nuove gomme da 18 pollici con le ‘ali’ al di sopra di esse hanno già evidenziato problemi di visibilità, che a Jeddah sono state un problema relativo, ma che a Montecarlo impegneranno ancor di più i piloti.

Una zona DRS che dall’ultima curva porta al traguardo e infine alla Saint Devote, la prima curva. Dopo di che ci sarà una lunga salita per arrivare al Casinò e poi la velocità cala per affrontare il Mirabeau e il più stretto e lento tornantino in F1: l’Hairpin. I piloti proseguiranno poi verso il Portier e sfrecceranno nel canonico tunnel che li porterà alla Chicane e al Tabaccaio prima di arrivare nella veloce zona delle Piscine. Il giro terminerà affrontando La Rascasse e immettersi nell’Anthony Nogesse prima di azionare il DRS e giungere al traguardo.

Gamma di pneumatici morbidi per Monaco

Come di consueto la Pirelli porta qui la gamma di pneumatici più morbidi a disposizione: C3-C4-C5. La mescola più soft ha già fatto il suo debutto in quel di Melbourne, dove il fornitore italiano aveva applicato il ‘salto di mescola’, portando C2-C3-C5 per aggiungere una variabile ulteriore per il Gran Premio, in particolare per la Qualifica.

Il circuito viene classificato nella categoria massima per quanto riguarda il carico aerodinamico ma anche come trazione e evoluzione di pista. Trattandosi di un cittadino, l’asfalto sarà come sempre molto sporco nelle primissime sessioni e offrirà poco grip ai piloti – tanto da valere ‘1’ nella classifica Pirelli per Grip e abrasione dell’asfalto. Il degrado a Monaco è molto limitato e questo aspetto, unito ad una nuova regola del 2022, potrebbe forse introdurre una novità in gara.

“Non essendo più prevista la regola che obbligava i piloti a partire con la gomma con la quale si qualificavano in Q2, possiamo aspettarci delle scelte diverse in partenze, con gomme più dure per alcuni che allungheranno il primo stint, viste le difficoltà che ci sono a superare” a parlare è Mario Isola, MotorSport Director di Pirelli, che ha evidenziato questo aspetto, spiegando poi quale sarà il focus dei team. “La parte fondamentale rimane la qualifica e quindi i team si concentreranno nelle prove libere per capire come estrarre il massimo potenziale dalla C5, usata solamente una volta quest’anno”

Previsioni meteo: la gara sarà una “roulette”?

Il caldo di Barcellona e anche di Miami potrebbero essere un lontano ricordo per la Formula 1, almeno per questo settimo weekend stagionale. Le previsioni danno temperature più miti, dai 20° ai 24° che permetteranno ai team di respirare un po’, anche se a Monaco gli sfoghi d’aria sono tradizionalmente ampi e voluminosi a causa della bassa velocità che le monoposto mantengono durante il giro.

Attenzione però al fattore rappresentato dalla pioggia. Venerdì e sabato le sessioni non sembrano essere a rischio, ma durante la notte, in vista della gara, qualche scroscio potrebbe cadere e togliere così la gomma e quel grip che col passare dei minuti e dei giri le vetture lasceranno in pista. Inoltre, al momento, per le ore 13 della domenica è prevista una temperatura di 20° con possibili piovigginate che potrebbe perdurare per il pomeriggio, andando a schiarirsi verso la sera.

Un fattore storico che può dare indicazioni verso Monaco

Un fattore importante che normalmente viene visionato e analizzato in approccio al weekend, è il terzo settore di Barcellona. Storicamente questa parte del tracciato viene definitiva come una cartina tornasole indicativa, ma non definitiva, di quelli che potrebbero essere le potenzialità delle vetture.

Il valore è indicativo ma non assoluto perché come visto in Spagna ci sono state scelte divergenti, seppur da alto carico aerodinamico, che potremmo non rivedere qui. Al Montmelo serve poi cercare un assetto spesso di compromesso che non mette di certo in risalto pienamente solo le caratteristiche e il potenziale delle vetture nel lento.

L’analisi vedendo il comportamento in qualifica dei vari team, parla di una Ferrari molto forte nel terzo settore. Subito dietro di lei si conferma la lotta con Red Bull. Le sorprese potrebbero però avvenire nel gruppo ‘di mezzo’, con un’Alfa Romeo che si sta confermando estremamente competitiva nelle curve lente e potrebbe puntare ad un risultato sorprendente in quel di Monaco. Ci si aspetta molto dalla C42: passo corto e peso ridotto la rendono adatta al tracciato di Monaco.

La W13 ha sempre espresso buona potenzialità in parti da bassa velocità e a Monaco, anche secondo Mattia Binotto, potremmo aspettarci un risultato importante dal team anglo-tedesco. Alle loro spalle i valori sono come sempre molto fluttuanti, ma potrà essere un weekend importante per Alpine, che dovrà provare di aver migliorato la vettura anche nei circuiti in cui serve tanto carico aerodinamico, vero punto debole di quest’anno del team francese.

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