L’inizio delle tappe asiatiche del calendario di Formula Uno è inaugurato, come ormai siamo abituati, dal Gp di Singapore: la prima novità del fine settimana è la sostanziale modifica del terzo settore di Marina Bay. Da un totale di 23 curve, il circuito cittadino adesso conta ‘solamente’ 19 curve ufficiali in seguito alla rimozione di due delle chicane dell’ultimo settore sostituite da un rettilineo che porta all’attuale curva 16, la vecchia curva 20. Oltre alle modifiche al ‘layout’ che taglieranno i tempi sul giro di circa 8 secondi al giro rispetto all’anno scorso, saranno modificate e inasprite le due direttive tecniche sulla flessione delle ali (TD18) e del fondo (TD39) che potranno cambiare alcune carte in tavola.
Red Bull è la favoritissima, come al solito, nonostante qualche preoccupazione di Helmut Marko riguardo alla velocità che Ferrari potrebbe mostrare in qualifica specialmente con Charles Leclerc. La natura stop and go del tracciato e l’importanza della qualifica potrebbe aiutare la SF23, ma sulla carta squadre come Aston Martin e McLaren che dispongono di molto più carico aerodinamico dovrebbero essere favorite. Mercedes, dall’altra parte, potrebbe fare fatica su un tracciato che si adatta meno alle caratteristiche della W14, che ha bisogno di curve a lungo raggio per sfruttare tutto il proprio potenziale, ma ha sempre sfruttato piuttosto bene l’assetto ad alto carico e recentemente ha fatto passi in avanti alle basse velocità. Più indietro in griglia sono previsti aggiornamenti importanti da parte di Alpha Tauri e Alfa Romeo, che su questa tipologia di circuito potrebbero fare bene viste le caratteristiche delle proprie vetture.
Gp Singapore: una sola curva ad alta velocità, la lotta per il podio è aperta tra il gruppone
Con la nuova disposizione, il circuito asiatico ha un totale di 7 curve da percorrere a velocità inferiori ai 120 km/h, ben 5 da affrontare con velocità minime tra i 120 e i 200 km/h, e solamente l’ultima curva del tracciato da percorrere sopra i 200 km/h. Essendo un circuito cittadino molte delle curve hanno un raggio piuttosto ristretto, particolarità che va a favore della Ferrari, che sin dall’introduzione della direttiva tecnica 39 più di 12 mesi fa non è ancora riuscita a ritrovare e replicare la superiorità schiacciante della F1-75 pre-Belgio in curve ad ampio raggio a media e bassa velocità, oggi una delle tante difficoltà della SF23 nata a Maranello. Ferrari, che in tutto ciò dovrà risolvere i problemi della monoposto con l’assetto ad alto carico, farà molto affidamento su uno specialista dei circuiti cittadini e in particolare del GP di Singapore: Charles Leclerc non ha mai vinto sotto le luci del circuito di Marina Bay, ma le ultime due pole position appartengono al monegasco, sempre in forma qua.
Aston Martin atterra a Singapore con delle buone aspettative dopo la promozione del fondo che ha debuttato a Zandvoort: a inizio stagione questo era uno dei tracciati su cui Fernando Alonso puntava di più, ma rispetto a marzo ed aprile la competizione si è avvicinata alle prestazioni generali della AMR23 e il podio non sarà un traguardo così facile da conquistare. McLaren potrebbe fare bene in un tracciato che si addice molto alle caratteristiche della MCL60: negli ultimi tre appuntamenti Norris e Piastri sono stati al livello di Max Verstappen come velocità minima nelle curve a media e bassa velocità e ancora una volta proveranno a contendersi un podio con il solito gruppo, tenendo a mente che l’olandese della Red Bull con tutta probabilità sarà inavvicinabile come negli ultimi dieci appuntamenti.
In tutto ciò le carta in tavola potrebbero essere cambiate dall’inasprimento delle due direttive tecniche citate in precedenza, visto che una perdita di un decimo potrebbe avere delle grandi effetti: diverse scuderie arriveranno a Singapore con elementi modificati nella zona delle ali e del fondo, ma le eventuali conseguenze delle due direttive saranno più evidenti in altri Gran Premi. Il fine settimana potrebbe anche essere influenzato dall’arrivo della pioggia, non una rarità a Singapore, specialmente la domenica (probabilità supera il 50%), mentre il venerdì e il sabato dovrebbero essere asciutti. L’anno scorso sia le Qualifiche che la Gara sono state fortemente influenzate dalla pioggia, per cui non abbiamo ancora visto le vetture di nuova generazione a massima velocità qua.
Pirelli ha scelto di portare a Singapore le mescole più morbide in assoluto, siccome “lo stress sui pneumatici non è particolarmente elevato in termini di carichi, mentre particolare attenzione dovrà essere data alla gestione dell’asse posteriore”. Di maggiore rilevanza sarà la gestione delle temperature dei componenti meccanici della vettura, ma anche delle gomme, che spesso hanno messo in difficoltà piloti e vetture in una gara più di controllo che di velocità, vista anche la difficoltà nel compiere i sorpassi. Il tempo perso ai pit stop, di circa 28 secondi, è il più elevato in tutto il calendario e favorisce le strategie a una sosta; a inizio fine settimana e nelle prime fasi di Qualifica ci sarà anche da tenere d’occhio la grande evoluzione di pista.
Aggiornamenti, Gp Singapore: McLaren con nuove parti, Alfa aggiorna il fondo e Alpha Tauri segue Red Bull
McLaren atterra a Singapore “dove porteremo alcune nuove parti” per cercare ,all’inizio dell’ultimo ciclo di aggiornamenti stagionali, di imporsi come seconda forza con più costanza prima di dare la caccia a Max Verstappen e i campioni del mondo in carica nel 2024. Dal Gran Premio d’Austria la MCL60 è stata al livello – e a volte anche superiore – della RB19, vettura che sarà presto campione del mondo, in tutte le tipologie di curve mentre manca quell’efficienza che gli ingegneri di Milton Keynes hanno trovato in rettilineo: la zona dove la monoposto di Woking dovrà migliorare per poter lottare per le vittorie è proprio quella, senza perdere la bussola come hanno fatto Aston Martin e specialmente Ferrari prima di loro. La stessa Red Bull avrà novità di minor conto tra cui all’ala posteriore, un segno che lo sviluppo della RB19 non è stato totalmente abbandonato per far spazio alla nuova vettura.
Anche Alfa Romeo, come McLaren, ha migliorato molto le prestazioni in curva con l’ultimo aggiornamento importante; nel caso del team italo-svizzero questo è arrivato a Silverstone e aveva come scopo proprio quello di trovare carico che la C43 aveva perso rispetto alla competizione. Le prestazioni di Bottas e Zhou – fresco di rinnovo ufficiale – sono state un crescendo e positive soprattutto su tracciati che non richiedono una buona efficienza generale della vettura, come sarà il caso per Singapore. Le aspettative per la scuderia di Hinwil sono già buone, e gli ingegneri hanno spedito in Asia un “nuovo, importante pacchetto a Singapore, che ha richiesto tanto impegno da parte della squadra a casa negli ultimi mesi”; questo nuovo pacchetto dovrebbe coinvolgere la zona del fondo e non solo, per cercare di entrare tra i primi dieci più spesso nelle ultime otto gare stagionali.
L’ultimo grande pacchetto previsto per il GP di Singapore arriverà in casa Alpha Tauri, che correrà ancora con Liam Lawson al fianco di Yuki Tsunoda per sostituire l’infortunato Daniel Ricciardo. Secondo le indiscrezioni la AT04 cambierà totalmente faccia per avvicinarsi al concetto della vettura sorella, una scelta che non è stata fatta prima a Faenza e molto criticata da parte di alcuni componenti della Red Bull, per poi farlo in maniera ancora più evidente l’anno prossimo con l’utilizzo della sospensione posteriore disegnata a Milton Keynes sulla futura AT05. Tsunoda e Lawson potrebbero avere una buona possibilità di arrivare a punti con l’aiuto di qualche problema davanti a loro, visto che le prestazioni della monoposto promettono bene su un circuito simile.
Autore: Andrea Vergani
Co-Autore: Paolo D’Alessandro