Aston Martin: “Migliorata la comprensione della AMR24 ma ci sono quattro squadre più veloci di noi in gara”

Paolo D’Alessandro
03/03/2024

L’Aston Martin ha avuto un inizio molto più complicato rispetto alla passata stagione, con il nono posto di Fernando Alonso e il decimo di Lance Stroll. L’asturiano si è preso la bellezza di un minuto e quindici secondi contro i 38 secondi della passata stagione. Abbiamo iniziato più o meno meno dove avevamo concluso lo scorso anno, ossia come quinta forza del campionato. Ieri abbiamo fatto una bella qualifica ma è stata un’eccezione, non era realistico per noi essere così in alto” – ha fatto sapere Alonso, che ha parlato di un ritorno alla realtà per il team di Silverstone.

Tom McCullough: “La AMR24 è una macchina decisamente migliore in molte aree”

Prima della gara ha parlato Tom McCullough, direttore delle prestazioni del team Aston Martin di Formula 1. “La AMR24 è una macchina decisamente migliore in tutte quelle aree su cui ci siamo concentrati durante l’inverno, come le prestazioni alle alte velocità e l’efficienzaha fatto sapere l’ingegnere inglese. Tuttavia, soprattutto per quanto riguarda la seconda caratteristica tecnica, il circuito del Bahrain richiede un importante compromesso e non è quindi valutato dalle squadre come indicativo. “Da quel punto di vista avremo un’idea migliore quando correremo su qualche pista in più.” ha infatti affermato McCullough. La AMR24 ha più carico aerodinamico, più grip e si prende meglio cura delle gomme ma è sempre un gioco relativo, perchè poi è la concorrenza il paragone di una squadra. L’asticella si è chiaramente alzata per tutti, tuttavia, Alonso non si abbatte e rimane fiducioso per il proseguio della stagione. “Nel 2023 eravamo limitati da alcune parti dell’auto e non potevamo modificarle. Quest’anno il concetto è cambiato e ci siamo aperti una nuova finestra di sviluppo, abbiamo scoperto diverse direzioni nella galleria del vento per migliorare.” ha affermato l’asturiano. Tuttavia, è anche consapevole che queste nuove strade vengano trovate un po ‘ da tutti i team, non solo da Aston Martin, perché “questo è lo sport più complicato del mondo”. Non è un caso che Aston Martin abbia iniziato da dove aveva terminato lo scorso anno.

Aston Martin

Il team di Silverstone ha impostato il fine settimana del Bahrain come una continuazione dei test, facendo delle prove di setup durante le prove libere del venerdì per provare ad effettuare un passo in avanti importante nella comprensione della AMR24, utile soprattutto per il ritmo in qualifica, che è stato trovato. “Durante i test abbiamo faticato con il bilanciamento della vettura in condizioni molto ventose e con poco carburante. Il nostro piano delle prove libere era quindi concentrarci sul capire come migliorare questi aspetti.” – ha affermato il direttore delle prestazioni di Aston Martin – “Poi abbiamo messo tutto insieme il venerdì sera, con le analisi e lavorando al simulatore tutta la notte per trovare quello che credevamo fosse il miglior compromesso”. Ne è uscita una qualifica super, da terzo team in griglia, tuttavia, il team di Silverstone ha tenuto a sottolineare come l’assetto scelto non fosse orientato a favorire il giro singolo, bensì invece più verso la gara, seppur la comprensione della AMR24 rispetto ai test fosse migliorata in quegli aspetti.

Avevano ragione le simulazioni che indicavano nel nono posto la posizione finale di Alonso

Anche se la squadra inglese si era concentrata sul passo gara, i dati raccolti durante le libere indicavano come Red Bull, Ferrari, Mercedes e Mclaren fossero ancora davanti. “È stata una gara difficile ma non sorprendente poiché le simulazioni di questa mattina ci davano come quinta forza, quindi che avremmo lottato per il nono e il decimo posto e così è stato” ha sinceramente ammesso Fernando Alonso. Il divario con le prime quattro squadre era molto importante, così come quello sui concorrenti più lenti, come se Aston fosse davvero nella terra di nessuno.

Anche per questo motivo, il team inglese ha provato con Alonso una mossa disperata per guadagnare qualche posizione. Al muretto hanno infatti pensato di aspettare a lungo prima di fermarlo per la sua seconda sosta, aspettando un’eventuale Safety Car. Tuttavia, non è mai arrivata, ma davvero non c’era nulla da perdere. “Credo di aver finito a 18 secondi dalla McLaren e a 28 secondi dalla Sauber di Zhou, quindi ero in un minuto di gara in cui non c’era nessuno. Abbiamo provato una strategia un po’ diversa, fermandoci molto più tardi rispetto a tutti gli altri, per provare a cercare una bandiera rossa, una safety car o qualcosa che potesse avvantaggiarci. Ma non è successo niente e ci siamo dovuti accontentare di questo nono posto”, ha sottolineato il duo volte campione del mondo spagnolo, che spera in piste più adatte alla AMR24 e a quella corsa agli sviluppi, richiamata da molte squadre per provare a rimontare su chi li precede. “L’anno scorso abbiamo visto come le cose sono cambiate con il passare delle gare. La Mercedes è cresciuta e soprattutto la McLaren è diventata la seconda forza. Vediamo se riusciremo ad essere noi quest’anno uno di quegli importanti cambiamenti, una di quelle sorprese durante la stagione.” ha concluso l’asturiano.

Autore: Piergiuseppe Donadoni

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