L’Australia è l’ultimo appuntamento prima della ‘lunga’ sosta che vedrà la Formula tornare solamente il 28 Aprile in quel di Baku. Li sarà interessante analizzare le risposte di Mercedes e Ferrari alle difficoltà di inizio stagione e i primi aggiornamenti di Aston Martin e Red Bull, intenzionata a rimanere davanti. Qualcuno però ha già iniziato il proprio programma di sviluppo qui, a Melbourne e sono: AlphaTauri che ha iniziato molto male l’anno, così come McLaren e c’è Alfa Romeo che è già in una situazione più confortevole.
Novità e chiarimenti da parte della FIA. Dopo gli episodi di Ocon e di Alonso in partenza, in Bahrain e a Jeddah, con entrambi i piloti che hanno lamentato una scarsa visibilità delle piazzole dall’abitacolo, la FIA ha deciso di allargarle di 20 centimetri e mettere una linea verticale al centro per cercare di facilitare il compito ai piloti. Inoltre, dopo una riunione avvenuta con i rappresentati dei team, è stato deciso che, da oggi in poi, al momento di scontare una penalità ai pit niente e nessuno potrà entrare in contatto con il veicolo prima che la pena sia stata scontata, chiarendo quanto successo con Alonso a Jeddah.
Inizia lo sviluppo per AlphaTauri, McLaren a piccoli passi mentre Alfa Romeo si concentra sull’anteriore.
Come da previsione, Mercedes e Ferrari non hanno portato sviluppi a Melbourne. I due team lavorano a pacchetti più corposi per risolvere i problemi della W14 e della SF-23, ma servirà tempo. A Brackley l’obiettivo è cercare di anticipare a Baku quello che era previsto per Imola, mentre a Maranello si lavora per aggiornamenti importanti nel periodo tra Baku e Spagna. Red Bull si presenta invece con un’ala anteriore rivista nei due flap superiori con una corda maggiorata e nell’endplate con un aumento dell’inclinazione e infine una piccola modifica anche nella zona dei corner ruota posteriori.
Chi a Melbourne vuole reagire è l’AlphaTauri che reagisce alle dichiarazioni del suo Team Principal. I tecnici guidati da Jody Egginton hanno introdotto un fondo completamente rivisto, dai canali venturi, alle bandelle laterali (che hanno preso il posto dei bargeboards) fino al diffusore. L’obiettivo è di aumentare il carico aerodinamico, ma anche di avere una piattaforma più stabile in frenata, e non solo.
McLaren ha in programma un nutrito programma di aggiornamenti e a Baku ci sarà la prima parte. “Abbiamo 3 pacchetti di aggiornamenti in previsione: uno a Baku, uno poco dopo e uno dopo la sosta estiva. Il primo servirà a correggere cose di cui non eravamo soddisfatti già da prima della presentazione. Messi tutti insieme vedremo quella che alcuni chiamano la Spec-B” ha detto il Team Principal, Andrea Stella, annunciando così importanti novità anche visive nei prossimi appuntamenti. A Woking la struttura tecnica è in continua evoluzione e avrà la sua importanza già dagli sviluppi successivi a Baku. A Melbourne la squadra ha presentato una modifica alla zona della bandella laterale del fondo, dopo che a Jeddah era stato introdotta una modifica al diffusore.
Alfa Romeo invece, come anticipato da Jan Monchaux alla presentazione, lavora sull’anteriore della C43. La prima modifica ha riguardato una cover sulla sospensione anteriore, ispirandosi ad un’idea Mercedes, per amplificare l’effetto downwash verso l’entrata dei canali venturi. A Melbourne compie il suo debutto il nuovo muso – che poggia ora sul profilo principale seguendo la linea di Mercedes-Aston Martin (introdotta da Ferrari nel 2022, cambiata poi quest’anno). Nuova anche l’ala anteriore con un mainplane piatto, senza più quelle ‘onde’, confermando invece i concetti all’endplate per aumentare l’effetto outwash.
Piccole novità anche per Williams – principalmente di adattamento al circuito ad ala anteriore e posteriore – e una modifica nella zona dell’Halo, dietro l’abitacolo, per Alpine.
Novità anche per quanto concerne le Power Unit. Dopo quanto fatto da Ferrari a Jeddah, sia su Charles Leclerc, ma soprattutto su Carlos Sainz, anche i clienti del cavallino sostituiscono l’ICE, passando alla seconda unità, per un cambio che la Ferrari definisce “a scopo precauzionale. Non ci sono problemi, ma è per essere più sicuri possibile”
FP1: Pista sporca e alcuni problemi al GPS. Lavoro di raccolta dati per molti team.
Inizio di lavoro su gomma Hard per entrambe le Ferrari, con Charles Leclerc che porta in pista il nuovo fondo con tanto di telecamera montata per osservare da vicino il comportamento di quella zona posteriore nei pressi delle ruote. Red Bull invece conferma un approccio ‘aggressivo’, visto anche nei precedenti appuntamento, con Max Verstappen in pista con gomma Soft e Sergio Perez con Media – quando tutti gli altri sono su Hard e Media, tranne appunto le due Rosse entrambe su Hard. L’olandese porta in pista la nuova ala anteriore accoppiata all’ala posteriore più scarica, mentre il messicano inizia il weekend di Melbourne con la specifica più carica di ala posteriore.
La pista ancora molto sporca è complice di alcuni errori dei piloti. Sergio Perez perde il posteriore in approccio di curva 3-4, vanificando il suo primo tentativo, andando in ghiaia. Yuki Tsunoda invece perde la vettura in approccio della prima curva, finendo in ghiaia con la macchina che si è anche sollevata da terra per qualche secondo, per poi rientrare in pista con un’incomprensione con Lewis Hamilton. Kevin Magnussen è artefice di due escursioni nella ghiaia, sia con gomma Soft che con il lavoro con mescola più dura.
A 30 minuti dal termine iniziano a fioccare i primi temi con gomma Soft per tutti i piloti. I primi, dopo Max Verstappen che ha iniziato la sessione con quella gomma, sono i due Ferrari. Charles Leclerc chiude a +0.588 dal tempo di Max, mentre Sainz al secondo tentativo si ferma a +0.715. Il monegasco viene poi richiamato ai box, non chiudendo il secondo tentativo, per un problema al GPS non relativi a Ferrari, ma generali, tanto da spingere la direzione gara a dare bandiera rossa per risolverli.
A 20 minuti dalla fine la situazione presenta i due Red Bull davanti e Fernando Alonso, terzo, a mezzo secondo seguito poi dai due Ferraristi. Pierre Gasly ha sopravanzato George Russell, fermandosi a +0.856 mentre l’inglese si è fermato a +0.909. con la top 10 che si chiude con Stroll, Albon e Piastri tutti distanziati di pochi millesimi tra loro.
Max Verstappen tornerà in pista con un set di gomme Soft nuove che però non riuscirà a sfruttare a causa di ripetuti errori. Nei primi due tentativi l’olandese arriva lungo alla prima curva mentre, al terzo, accuserà un pesante sottosterzo in uscita dalla curva 4, con le gomme oramai ‘distrutte’. Gomma soft nuova anche per Lando Norris che, sul finire della sessione, si porterà settimo a +0.746 dalla vetta. Soft usate per Albon, Piastri, Hamilton, Sargeant, Ocon e Bottas e di questi solamente il pilota Mercedes farà un salto in avanti importanti, portandosi secondo a +0.433.
Lavoro su gomma media per Perez, Gasly, Russell, Stroll, Hulkenberg e De Vries. Hard per Alonso, Zhou e Magnussen, per un accenno di passo gara. Ultima a rientrare in pista è la Ferrari con gomma Hard ma il lavoro viene interrotto subito da una bandiera rossa che chiude la sessione. Logan Sargeant è stato costretto a fermarsi in pista con la macchina che improvvisamente si è spenta.
Autore: Paolo D’Alessandro
Co-Autore: Giuliano Duchessa