Bene Verstappen, per Ferrari e Mercedes c’è del lavoro da fare

Paolo D’Alessandro
26 Ago, 2022

Il venerdì di SPA, come prevedibile, non ci ha offerto molte risposte dal punto di vista tecnico, né per la lotta Ferrari-Red Bull né degli altri team, ma ha svelato le carte per le varie penalità. Il meteo ha condizionato entrambe le sessioni di prova, iniziate sull’asciutto, ma venendo poi interrotte da della pioggerellina che ha impedito di compiere i normali programmi di lavoro. In FP1 abbiamo visto anche le gomme intermedie essere usate dalle varie squadre, mentre in FP2 non ce n’è stato bisogno ma ovviamente la pista è andata peggiorando sul finale.

Un venerdì dunque interlocutorio in cui si può prendere qualche spunto, ma che difficilmente servirà a fare delle valutazioni esatte anche a causa del tempo che, nei giorni, andrà migliorando. Le possibilità di pioggia sono infatti in diminuzione mentre sono in aumento le temperature di aria e asfalto, seppur non siano previsti picchi di calore eccessivi come Ungheria o i giorni che hanno preceduto l’arrivo del Circus della F1 in Belgio.

Verstappen subito veloce, ma partirà dal fondo con Leclerc.

La sfida principale rimane quella tra Charles Leclerc e Max Verstappen, con il primo che da la caccia al secondo, cercando di recuperare qualche punto fin da questa prima gara dopo la sosta, così da tenere viva la lotta mondiale. La notizia di oggi riguarda proprio la posizione di partenza dei due piloti in gara poiché entrambi prenderanno penalità e saranno quindi relegati al fondo della griglia. La scelta di Red Bull è stata quella di mettersi al riparo da problemi, sfruttando il circuito favorevole ai sorpassi “Bisogna ragionare sul lungo periodo. L’Olanda non è il circuito ideale per le penalità e superare a Monza è più difficile di quanto si pensi. Suzuka e Singapore anche non è facile superare, SPA quindi era la scelta più logica” ha spiegato Christian Horner. Ma non saranno soli. Con loro infatti ci saranno Esteban Ocon, Valtteri Bottas, Lando Norris e Mick Schumacher ed è possibile che la lista non sia nemmeno finita.

I riscontri in pista hanno confermato una Red Bull molto competitiva fin dai primi giri, soprattutto con Max Verstappen, mentre Sergio Perez è rimasto attardato anche per una lunga sosta ai box che gli ha impedito di fare il giro cronometrato insieme agli altri, compiendolo quindi con una pista più lenta a causa dei cambiamenti climatici. “Siamo stati sfortunati nel trovare la pista un po’ bagnata al momento del giro veloce. Abbiamo avuto dei problemi all’ala posteriore e questo ci ha fatto perdere del tempo” ha spiegato a fine giornata il messicano, rivelando così il motivo di quella lunga pausa durante le FP2. Con i rispettivi compagno di squadra penalizzati, anche la lotta Perez-Sainz assume un valore diverso e fin qui lo spagnolo è sembrato più in palla, seppur con una F1-75 che deve ancora trovare il suo equilibrio, complice l’analisi di nuovi componenti portati da Ferrari.

Max Verstappen ha chiuso le FP2 con 8 decimi di vantaggio su Leclerc, il quale però ha confessato di aver commesso più di un errore nel giro buono, mentre si è avvicinato a livello di tempi nella breve simulazione gara (anche Sainz non era molto lontano da Max, compiendo uno stint più lungo). La Ferrari in FP2 ha testato la nuova ala posteriore, accoppiata alla beam wing più scarica introdotta in Canada, non la nuova specifica che è rimasta nel retrobox delle Rosse, con un assetto piuttosto scarico che i tecnici valuteranno e decideranno se confermare o meno. Questo ha permesso di limitare il tempo perso in rettilineo (meno di due decimi), seppur le Rosse abbiano corso più depotenziate della RB18 del campione del mondo, ma ha certamente accentuato il gap in curva.

Ecco la nuova ala posteriore Ferrari da basso carico

Nella giornata di ieri è uscito l’elenco di nuovi elemento portati in pista dai vari team e tra questi, ad attirare l’attenzione, c’erano l’ala posteriore e la beam wing Ferrari, come adattamento al circuito. Dopo aver montato l’ala di Baku nella giornata di ieri ed averla confermata anche durante le FP1, su entrambe le vetture ha fatto il debutto l’ala posteriore da basso carico durante la seconda sessione di prove libere.

Rispetto alla versione vista a Baku e in FP1, questa mantiene un ala mobile importante, che permette quindi di avere più carico in curva e un maggiore effetto DRS, ma un main plane più piatto con cucchiaio meno pronunciato, diminuendo il drag in rettilineo. La soluzione è associata anche ad una beam wing diversa, che però Ferrari ancora non ha utilizzato, anche a causa delle condizioni di scarso grip e basse temperature della pista. La notte servirà agli ingegneri quale setup scegliere, con la possibilità anche di optare per due valori di carico diversi, anche in virtù delle gare differenti che attendono Charles Leclerc e Carlos Sainz.

Phase 3 e nuovo fondo per Mercedes che insegue nella prima vittoria stagionale

Le sensazioni erano positive alla vigilia del weekend e, nonostante risultati contrastanti, queste non si sono ancora spente del tutto. I distacchi accumulati oggi sono importanti, ma come detto in precedenza la giornata è stata particolare e non fornisce riscontri definitivi. Inoltre in questa stagione più volte la W13 ha dato risposte diverse nel corso dei vari appuntamenti, sorprendendo gli stessi piloti ed ingegneri.

In mattinata George Russell ha avuto il compito di testare il nuovo fondo, che fa parte di nuovi aggiornamenti che la Mercedes ha portato con la speranza di avvicinarsi ai top team – anche grazie ad un ‘aiuto’ da parte della DT39/22 – e potersi giocare così la vittoria in questa seconda parte di stagione. A dare una mano a Russell e Hamilton è arrivato anche il nuovo motore, Phase 3, che sbloccherà ulteriore potenziale per i due piloti e che, grazie all’affidabilità mostrata fin qui, gli permetterà di non pagare penalità nella giornata di Domenica.

La Mercedes ha lavorato molto con la gomma Hard, ma entrambi i piloti si sono detti scontenti, lamentandosi in continuazione dell’impossibilità di mandare in temperature gli pneumatici, un problema non nuovo per la W13 e che era stato risolto il sabato dell’Ungheria tramite un assetto super aggressivo. “Questo tipo di problema non è una novità per noi ed oggi lo abbiamo sofferto con qualsiasi tipo di mescola. Siamo abituati a Venerdì difficili, ma le condizioni saranno completamente diverse da domani e c’è ancora molta prestazione da estrarre dalla macchina” ha rivelato George Russell dopo questo difficile venerdì belga, che evidentemente ha dato comunque spunti incoraggianti.

Sulle Soft i riscontri – con giri svolti in contemporanea a diretti rivali (Ferrari e McLaren) – non sono stati entusiasmanti mentre è andata meglio sulle simulazione di passo gara. Lasciando perdere i tempi però, si può dire che si è vista una W13 con del potenziale ,bene nelle frenate e una buona trazione, ma anche con limiti importanti soprattutto nelle curve da media ed alta velocità. Gli ingegneri di Brackley dovranno lavorare durante la notte per fornire ai loro piloti una vettura con più carico nei tratti ad alta velocità, senza però pagare dazio con un drag eccessivo nei rettilinei. Buoni segnali, ma anche tanto lavoro da fare per poter inseguire i Top Team.

Autori: Paolo D’Alessandro & Piergiuseppe Donadoni

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