Nel GP Canada la Red Bull ha colto, grazie a Max Verstappen, un successo importantissimo sia per le classifiche iridate sia per il morale. Negli ultimi weekend di gara sia la McLaren sia la Ferrari hanno a più riprese messo sotto pressione la scuderia austriaca, dopo che questa aveva iniziato la stagione con una netta superiorità sui rivali. A Montreal si è rivista anche una Mercedes in grado finalmente di inserirsi nella lotta per il podio e dunque il trionfo colto dalla RB20, contro avversari agguerriti e su un tracciato dalle caratteristiche non ideali per la vettura, assume un peso specifico ancora maggiore. Dell’interessante lotta al vertice della F1 ha parlato a lungo Zak Brown, CEO della McLaren, intervenendo nel podcast ‘Bloomberg’s Hot Pursuit!‘.
L’ambiente tossico in casa Red Bull
Per la Red Bull, nonostante gli eccellenti risultati in pista e la salda leadership nelle due classifiche iridate, l’inizio di stagione è stato tutt’altro che sereno. A pesare sono stati soprattutto episodi non legati alla pista: prima lo scandalo che ha travolto Chris Horner, poi l’annuncio dell’uscita di scena di Adrian Newey. Il team principal ha attraversato indenne l’indagine interna che lo ha coinvolto, ma l’episodio ha contribuito ad avvelenare ulteriormente un ambiente già condizionato da una lotta di potere tra la parte di proprietà austriaca e quella thailandese. La partenza di Newey, invece, apre alla possibilità che uno dei team rivali riesca ad ingaggiare il geniale progettista, una figura in grado di trascinare poi altri elementi chiave con sé.
Brown ritiene che da tutto ciò la Red Bull ne uscirà inevitabilmente indebolita: “La Red Bull in questo momento è un ambiente piuttosto tossico. Ci saranno conseguenze e la partenza di Newey è un grosso problema. Molte persone erano ansiose di lavorare con lui e ora stanno già circolando molti curriculum. Si nota che c’è un certo livello di disagio. Gli sponsor prestano attenzione a chi sono associati e a ciò che questi individui rappresentano. Credo che questa sia una situazione difficile“.
Un altro aspetto critico, su cui si era fantasticato molto soprattutto nei mesi scorsi, riguarda la possibile partenza di Max Verstappen, sempre legata alla difficile situazione interna al box: “Poi c’è tutta la situazione relativa a Verstappen, rimarrà o andrà via? – si è chiesto Brown – Lui ha un contratto, ma suo padre è stato piuttosto esplicito. La Red Bull è un grande team ma è destabilizzato, non sono più forti come un tempo“.
I rivali della Red Bull: “Noi abbiamo la miglior line-up, ma la Ferrari…”
Parlando dei tre team che più di tutti stanno provando a mettere in discussione la leadership della Red Bull, Brown ritiene che la sua McLaren sia in una posizione di forza, anche grazie a una coppia di piloti di grande valore: “Penso che abbiamo un’enorme quantità di stabilità, energia e slancio. Credo che abbiamo la miglior coppia di piloti sulla griglia, una combinazione di esperienza, gioventù e longevità e, in qualsiasi sport, ciò è di fondamentale importanza. Stiamo spingendo forte per assicurarci che la vittoria a Miami sia la nostra prima vittoria dell’anno, non l’ultima dell’anno“.
Parlando di Ferrari e Mercedes, Brown vede ancora la Scuderia di Maranello come la principale minaccia: “Sarebbe un grosso errore escludere qualcuno. Penso che la Ferrari stia andando progredendo come noi. Ovviamente, hanno un cambio di pilota su cui devono lavorare, ma penso che il loro team principal stia facendo un ottimo lavoro. Quindi guardo la Ferrari e dico: ‘Mmm, saranno piuttosto pericolosi’. La Mercedes è impossibile da escludere, ma stanno attraversando una fase di transizione. Non conoscono ancora la line-up piloti per il prossimo anno, quindi penso che abbiano un po’ di incertezza. Sono una squadra incredibile, ma quell’incertezza rende tutto un po’ difficile“.
La popolarità di Norris
Infine, Brown ha dedicato parole importanti a Lando Norris, il pilota su cui la McLaren ha puntato forte ormai da diversi anni e che si è reso protagonista di una crescita esponenziale, culminata con il successo nel GP Miami.
Norris sta sommando gli eccellenti risultati in pista a una popolarità che è stata molto alta anche quando in pista le cose andavano peggio: “Non ho mai incontrato qualcuno che non sia un fan di Lando – ha sottolineato Brown – Penso che quella di Miami sia stata una vittoria arrivata al momento giusto. Lando, anche se non lo ammetterebbe mai, sapeva che essere il pilota con più podi di sempre senza una vittoria era una statistica agrodolce. Aver dato un colpo al dominio della Red Bull è stato fantastico per questo sport e per la McLaren. Ovviamente, tutti vogliono vedere un po’ meno dominio“.