A tre settimane dalla notizia diramata dal Telegraph di una investigazione indipendente che la Red Bull aveva avviato nei confronti di Christian Horner, mettendo in forte discussione la posizione del suo team principal dopo 18 anni, sembra essere arrivata un svolta decisiva. Nel giorno dei test ufficiali di Formula 1 in Bahrain non c’era stato ancora un esito ufficiale nell’indagine contro Horner, peraltro presente e assieme ad Helmut Marko in Bahrain con cui ha intrattenuto diversi colloqui in bella vista.
Come è noto, una componente dello staff del team austro-britannica aveva mosso delle accuse interne contro ‘atteggiamenti’ di Horner, ciò ha comportato un investigazione indipendente tramite un legale esterno confermata dall’azienda il 5 febbraio. Sullo sfondo di questa vicenda, i cui contorni non sono ufficialmente noti, si dice di un battaglia di potere cominciata tempo fa per la leadership.
Nel frattempo proprio Helmut Marko aveva parlato alla vigilia dei test per la prima volta della questione Horner limitandosi a rispondere: ”Questa è un’indagine interna, prima si arriva a un risultato meglio è”. Un atteggiamento molto tiepido, se non altro di scarsa protezione nei confronti dell’inglese, così come le successive parole di Verstappen. Dieci giorni fa, sempre il Telegraph ha pubblicato ulteriori pesanti aggiornamenti sulla vicenda, e poi, pochi giorni dopo, in sequenza, Liberty Media, Fia e non ultima la Ford hanno commentato sottolineando la necessità di una rapida soluzione, evidenziando peraltro gli elevati standard di integrità richiesti, sollecitando maggiore trasparenza di tale procedimento.
E’ chiaro che tutte le parti coinvolte indirettamente, con il prolungarsi della storia stanno temono una forte ricaduta in termini di immagine con l’avvio del campionato.
A riguardo sono arrivate anche le parole, tra gli altri di Toto Wolff prima e di Zack Brown (alla presenza di un silenzioso Horner) direttamente in conferenza stampa durante le sessioni di test.
Christian Horner forte dell’appoggio teorico della proprietà tailandese che detiene il 51% ha fin qui sempre respinto le accuse definendole persino “una distrazione”, tuttavia, secondo quanto era già iniziato a circolare nel paddock la scorsa settimana, l’azienda si stava preparando anche ad una sua possibile sostituzione entro il Gran Premio di questa settimana. Si dice che i vertici sportivi austriaci avrebbero contattato preliminarmente alcuni ex team-principal, tuttavia essendo Horner una figura pesante da sostituire, in termini di influenza e esperienza, l’ipotesi più accreditata sarebbe quella di uno split dei ruoli, con la promozione di una figura di forte continuità come Jonathan Wheatley a ‘Race manager director’ in coppia con un’altro profilo, preferibilmente legato in maniera stretta al mondo Red Bull.
Se durante la tre giorni di test, ancora nessuna decisione era stata presa con l’indagine ancora in corso, durante l’ultima live Twitch di venerdì scorso, avevamo anticipato di come lo scorso weekend fosse molto importante per la conclusione della vicenda. E’ della giornata odierna la notizia che l’indagine è terminata, come confermato poco fa anche a Formu1a.uno. Come anticipato da Sky Sports UK, si attende un comunicato ufficiale entro l’inizio del fine settimana del Bahrain, che ricordiamo inizierà nella giornata di giovedì poichè la gara verrà corsa sabato alle ore 16.
Autore: Giuliano Duchessa
Co Autore: Piergiuseppe Donadoni