Il GP di Spagna è stato uno dei più deludenti week end di Aston Martin, con la AMR23 abbastanza opaca per tutto il fine settimana. La sesta e la settima posizione non hanno di certo soddisfatto il team inglese, che vede interrompere la striscia di podi ottenuti da Alonso, proprio nella sua gara di casa. Nonostante un comunque discreto bottino di punti, Aston Martin vede soffiarsi la seconda piazza in classifica costruttori da una Mercedes in palla, con una W14 profondamente aggiornata. “Non avevamo il ritmo per lottare per il podio, la sesta e settima posizione è il massimo che potevamo ottenere.” ha dichiarato un pragmatico Mike Krack.
A Barcellona l’AMR23 non aveva il passo in una pista “amica”
La monoposto di Dan Fallows e Luca Furbatto è venuta a mancare in una pista nella quale sicuramente ci si aspettava molto di più, almeno sulla carta. Abbiamo sempre elogiato l’AMR23 per l’incredibile step fatto fra 2022 e 2023 e vedere “la verdona” così in difficoltà è stata una sorpresa in negativo anche per lo stesso team. L’Aston Martin vista a Barcellona, in una pista che da sempre è stata probante per valutare la bontà di un progetto, è mancata di fatto in quello che era il suo punto di forza, ossia il passo gara. Il ritmo medio del duo Aston Martin è stato complessivamente di ben 8 decimi più lento di un Verstappen leader incontrastato. “Potrebbe benissimo essere che altri abbiano fatto un passo più grande. Ma le nostre analisi finora non ce lo suggeriscono”, ha fatto sapere il TP, Mike Krack, mentre per Alonso è l’accoppiata pista / passi in avanti degli altri team ad aver sorpreso il team di Silverstone. L’assetto deliberato al simulatore non ha funzionato, tant’è che c’è stato molto lavoro da fare per trovare un assetto soddisfacente. “Finora eravamo sempre rimasti soddisfatti della macchina dopo la prima sessione di prove mentre in Spagna l’assetto base non ha funzionato” ha infatti fatto sapere Fernando Alonso.
La gara dello spagnolo è stata comunque condizionata da una qualifica disputata con un fondo danneggiato, che Aston Martin a quantificato in più di 3 decimi. Lo spagnolo non è stato particolarmente brillante in gara, non mostrando un ritmo degno delle gare precedenti mentre il compagno Stroll la sua gara l’ha fatta, cosi come una buona qualifica, segno che a mancare è stata soprattutto l’accoppiata Alonso/AMR23. In linea generale, la monoposto inglese ha faticato a performare soprattutto nelle curve ad alta velocità, le quali compongono la pista catalana principalmente nel primo e ultimo settore.
Alonso e Stroll hanno peccato di passo principalmente nel primo stint con le soft, dove entrambi i piloti sono stati preda facile del duo Mercedes, pagando in media un ritmo gara più lento di 6 decimi, di circa 4 decimi rispetto a Ferrari, prendendo Sainz come riferimento principale. “Siamo un po’ delusi dal nostro ritmo, soprattutto nel primo stint con le gomme morbide. Rispetto ad alcuni dei nostri diretti concorrenti, non avevamo il passo e dobbiamo capire perché è successo” ha affermato Mike Krack. “Ma una volta montate le gomme dure siamo tornati ad avere un passo buono anche rispetto alla concorrenza. Quindi la cosa principale che dobbiamo capire è cosa è successo all’inizio della gara, perché avevamo una diversa competitività nei vari momenti in gara”. Una Aston Martin che si è Ferrarizzata insomma nel GP di Spagna, con una inconsistenza sul passo gara inattesa i pronostici che la vedevano piuttosto bene in una pista che presentava tutte le caratteristiche per esaltare la vettura sorpresa di quest’anno.
Urgono aggiornamenti in casa Aston Martin? In Canada il primo step, poi a Silverstone.
Una delle questioni che riguardavano Aston Martin era se il team sarebbe stato in grado di tenere alta l’asticella per il 2023 dopo aver messo in pista un importante pacchetto iniziale. Una volta avuta una vettura in grado di lottare con i top team, è lecito chiedersi: quanto Aston Martin sarà in grado di reggere il passo con gli sviluppi rispetto ai diretti competitor? In questo caso si parla ovviamente di Ferrari e Mercedes. Quest’ultima in Spagna ha messo in mostra una grande perfomance in gara a Barcellona, frutto in parte della grande evoluzione/rivoluzione tanto attesa che ha cambiato veste aero-meccanica alla W14. Anche Ferrari, come abbiamo già analizzato, ha introdotto l’aggiornamento alle pance e al fondo. Ferrari e Mercedes hanno rivisto i loro concetti mentre Aston ha già effettuato questo step iniziando questo percorso proprio un anno fa, sulla stessa pista.
Il team di Silverstone ha spalmato piccoli aggiornamenti nel corso di questa prima parte di stagione che hanno riguardato principalmente pacchetti specifici per le varie piste. A Barcellona, sulla AMR23 si è visto una prima evoluzione vera e propria del design aerodinamico per combattere il drag che si porta dietro la vettura di Silverstone. Una nuova ala anteriore, rivista con degli spoiler meno predisposti all’innalzare il flusso nella parte centrale e con una revisione del flusso vicino l’endplate. Secondo Aston Martin gli aggiornamenti hanno funzionato, dopo le comparazioni svolte nelle libere del venerdì.
Aston sta cercando di modificare leggermente il flusso che investe il fondo della vettura e l’intero bodywork ai fini di migliorare l’efficienza aerodinamica, fattore che rimane principalmente a DRS chiuso. Su questo fronte la RB19 rimane distantissima mentre a DRS aperto i valori di efficienza di Aston Martin, come avevamo già visto a Miami, sono piuttosto alti. A flap aperto l’AMR23 in Spagna ha confermato questa attitudine, risultando la seconda vettura in pista per guadagno in rettilineo, dietro alla solita RB19. A Barcellona si è vista anche una nuova ala posteriore da alto carico, nella stessa configurazione di Montecarlo ma con una sorta di deviatore upwash nella parte interna dell’endplate. Fra le modifiche dichiarate dal team inglese c’era anche una nuova beam wing con piccole variazioni per implementarsi meglio alla nuova paratia laterale.
Come già preannunciato, Fernando Alonso ha confermato che il Canada e Silverstone saranno tappe successive per vedere ulteriori sviluppi sulla AMR23. “Penso che in Canada vedremo un quadro completamente diverso e speriamo di poter lottare presto con i Red Bull”. I due appuntamenti saranno fondamentali per verificare se la direzione intrapresa per lo sviluppo dell’ottima AMR23 permetterà di lottare per il secondo posto nei costruttori. Il know-how Red Bull portato da Dan Fallows sarà sicuramente fondamentale mentre Mike Krack è stato sin qui molto composto nel tenere alte le aspettative. L’obiettivo del team è divenuto quello di concludere la stagione almeno al terzo posto nei costruttori, considerato già un grande successo se si guarda dove si era lo scorso anno.
Autore: Rosario Giuliana
Co-Autori: Andrea Vergani e Piergiuseppe Donadoni