Con il primo punto conquistato in Arabia Saudita da parte di Nico Hulkenberg, la Haas si conferma una delle sorprese positive di questo avvio di mondiale 2024. La VF-24 era data per molti come la monoposto destinata ad occupare l’ultima fila dello schieramento, dopo un 2023 cupo nei risultati, con un avvio di 2024 iniziato con l’allontanamento di Steiner e l’addio di tecnici importanti. La vettura americana ha dimostrato invece di poter lottare ad armi pari nel pieno del centrocampo. Il primo punto conquistato a Jeddah vale per il team la temporanea sesta posizione in classifica costruttori. “Oggi è stato un incredibile lavoro di squadra e sono molto contento che sia stato frutto di un grande lavoro di squadra. Eravamo in lotta per la P10 – un punto – ma contro altri otto piloti, quindi tutto doveva essere perfetto per cogliere l’opportunità” – ha commentato Ayao Komatsu, fresco Team Principal del team di Gene Haas.
Hulkenberg, rimasto in pista durante la fase iniziale della Safety Car, è riuscito a sfruttare la pista libera a suo vantaggio. Grazie alla guida difensiva del compagno Kevin Magnussen, che ha tenuto dietro Tsunoda e le Williams, il tedesco è riuscito a non perdere posizioni per la zona punti nel suo pit stop. “Abbiamo fatto un’ottima scelta di strategia e Kevin ha guidato in modo fantastico per tenere a bada i competitor. È stato un grande lavoro di squadra”.
La Haas VF-24 è un compromesso migliore fra qualifica e gara.
La VF-24 è una vettura molto diversa da quella del biennio precedente, l’abbiamo visto sin dalla presentazione. Il piccolo team americano ha lavorato duramente per uscire dalle difficoltà enormi che attanagliavano la vettura 2023. La macchina 2024 è fra quelle che hanno fatto il balzo più grosso in termini prestazionali. In Bahrain, per esempio, il tempo sul giro più veloce di Hulkenberg fatto segnare nel Q2 è stato di circa 1 secondo più veloce rispetto al 2023. Ma è nel passo gara che la VF-24 rappresenta un vero step rispetto al 2023.
La vecchia VF-23 era una vettura con gravi problemi di gestione gomme, che non permettevano alla Haas di potere esprimere in gara quanto di buono almeno si vedeva in qualifica. Un punto forte della macchina 2023 era sicuramente la velocità di punta a DRS aperto, la macchina 2023 era fra le migliori del lotto soprattutto all’inizio dell’anno pregresso. Quest’anno Haas ha mantenuto l’elevata efficienza a DRS aperto, al contempo migliorando il compromesso dell’auto fra qualifica e gara. La buona performance sul giro secco non è svanita, e soprattutto, non va in malora il lavoro delle qualifiche per via di una vettura che mangia le gomme. Leggera nota di colore è la differenza di prestazione fra i due piloti, con Hulkenberg che continua a trovarsi più a suo agio rispetto a Magnussen. Dal 2023 il danese soffre un po’ le prestazioni del compagno di casacca. I due sono molto diversi per stile di guida ma era importante per il team offrire loro una macchina che in gara non mangiasse le gomme e soprattutto che desse più consistenza sul passo gara.
Ferrari ha lavorato per lungo tempo prima di deliberare la meccanica
Il team di Gene Haas può ritenersi soddisfatto di come è migliorata la macchina rispetto al 2023. È stato fatto un importante lavoro di rifacimento della veste aerodinamica, sposando in gran parte i concetti Red Bull con le pance down-wash già da Austin dello scorso anno. La nuova piattaforma aero-meccanica condivide in buona parte le parti trasferibili da Ferrari SF-24, con l’intera meccanica sospensiva, oltre a Power Unit e cambio. Da quello che abbiamo potuto apprendere da alcuni pareri tecnici interni al team Haas, la nuova meccanica Ferrari riveste un ruolo importante nel miglioramento in gara. La piattaforma ora è molto più stabile anche grazie all’antidive e all’antisquat del gruppo sospensivo. Haas è l’unico team a condividere l’intera meccanica aggiornata (sia anteriore che posteriore) di un team costruttore. Gli altri team utilizzano prevalentemente solo la sospensione posteriore, più semplice da implementare se si acquista anche l’intero cambio.
Più articolato il discorso in merito alla sospensione anteriore, poiché ci va di mezzo il disegno del telaio. La scocca sappiamo essere fra le componenti più onerose, oltretutto soggette ad omologazione tramite crash test. Avere la meccanica 2024 di Ferrari condiziona in buona parte il lavoro di progettazione della Haas lato telaio, poiché è necessario attendere che Ferrari deliberi le sospensioni prima di poter avere un progetto esecutivo. Per quel che sappiamo, Ferrari, delibera abbastanza presto il design sospensivo, e in collaborazione con Dallara, in Haas si riesce ad essere celeri nel “reagire”.
Per il 2024 tuttavia c’è stata una “incertezza” da parte Ferrari, che ha investigato bene diverse opzioni progettuali lato sospensioni – posteriore soprattutto. Questo si è tradotto in parte in un leggero “ritardo” nella delibera, anche se alla fine Ferrari per le proprie sospensioni ha scelto la “continuità”. L’ ufficio tecnico del team americano deve stare sempre al passo e questo non ha mai creato grossissime problematiche. Alla fine chiaramente è l’insieme che fa la differenza di una monoposto, e il miglioramento delle VF-24 non è solo una questione che riguarda solamente la meccanica.
Autore e illustrazioni: Rosario Giuliana