Dieci su dieci. Continua il dominio Red Bull in questo mondiale 2023 di F1, con Max Verstappen e la sua RB19 veramente sugli scudi nelle ultime settimane, mentre il compagno di squadra sembra ormai un ombra di sé stesso in qualifica, per poi risalire la classifica piuttosto velocemente durante la gara domenicale. Il pilota olandese del team anglo austriaco ha 99 punti di vantaggio su Checo Perez e questo significa che potrebbe arrivare secondo in tutti gli appuntamenti restanti, con il messicano sempre vincitore, che trionferebbe comunque nel Mondiale. Ormai manca solo il quando.
Silverstone non è una pista selettiva con questa tipologia di vetture
A far notizia nel post GP di Silverstone, è comunque il poco distacco inflitto da Max Verstappen ai diretti concorrenti, come Ferrari e Mercedes, ma soprattutto Mclaren, che è stata chiaramente seconda forza in terra inglese. Una volta preso il comando della gara, e dopo i primi giri passati in controllo dei nuovi pneumatici Pirelli nelle curve veloci per evitare di strapparli, il campione del mondo ha impresso un ritmo tutt’altro che incredibile. A detta di Christian Horner, Verstappen ha mostrato il massimo potenziale della vettura. Le nuove Pirelli rinforzate hanno penalizzato Red Bull? O c’è dell’altro, che ha frenato la RB19 in una pista che aveva molte caratteristiche positive per la vettura anglo austriaca?
Secondo un ingegnere Mercedes, il layout e le fredde temperature ambientali hanno inciso molto nel contenere dei distacchi, molto più importanti in una pista corta e da un minuto come quella di Spielberg. Tant’è, che per l’ex team campione del mondo, “quella di Silverstone secondo noi era la miglior occasione per battere Verstappen”. Tuttavia, la W14 ha sottoperformato rispetto alle attese, pagando terreno da Red Bull e Mclaren nel veloce, e rischiando anche di finire anche dietro a Ferrari, se a Maranello avessero messo insieme al meglio il fine settimana.
Con questa nuova generazione di auto, la pista inglese è divenuta comunque molto meno selettiva. Non solo Silverstone, in generale tutti quei tracciati dove sono presenti molte curve ad altissima velocità, poiché in quelle zone per le nuove vetture è solamente una questione di efficienza aerodinamica, visto che si fanno in pieno. Il guadagno o la perdita cronometrica rimangono così contenute, mentre il divario di amplifica nelle curve lente, che però a Silverstone sono ben poche. Se a ciò associamo il fatto che il degrado è stato molto contenuto, per una pista ad alta energia come quella inglese, un pò per via dei nuovi pneumatici introdotti da Pirelli ma anche e soprattutto per via delle basse temperature ambientali, possiamo capire del perchè per Red Bull e Verstappen è stata una gara più ‘complicata’ del solito, insomma meno dominata ma seppur pur sempre vinta.
Effetto DRS: Red Bull ha un vantaggio minore rispetto all’inizio di stagione
L’efficienza del DRS fa parte delle tante soluzioni tecniche che stanno facendo dominare questo mondiale alla RB19, al punto da vincere dieci gare su dieci appuntamenti corsi in questa stagione. Una soluzione legata ad una particolare concezione dell’ala posteriore, sviluppata al limite dello stallo già nella configurazione a DRS chiuso, che poi stalla completamente quando l’ala mobile si apre. Ma non è tutto, poiché secondo alcune squadre, è tutto il retrotreno che lavora in simbiosi per minimizzare la resistenza all’avanzamento. La beam wing presenta una soluzione molto particolare e carica nell’elemento principale, nonché il diffusore ed anche la sospensione posteriore, con quest’ultima che permette alla RB19 di rimanere molto bassa una volta aperto il DRS, quindi tolti molti chilogrammi di carico verticale, diminuendo in modo importante il drag. Una “soluzione rischiosa”, a detta di un team concorrente, e “che richiede molta Ricerca e Sviluppo per poterla far funzionare senza grossi problemi di stabilità”.
Ferrari studia lo stallo del posteriore che fa volare la Red Bull RB19
Molte squadre, tra cui Ferrari, hanno analizzato accuratamente il posteriore della vettura anglo austriaca, concentrando molti sforzi in questa direzione per poter carpirne i segreti. Un importante lavoro che ha portato ad avvicinare i diretti concorrenti alla RB19 sia in termini di velocità di punta, che di efficienza del DRS, con i passi più importanti effettuati da Aston Martin; una macchina che ad inizio mondiale pagava enormemente in rettilineo e a DRS aperto, mentre ora è certamente più efficiente. Colmare il divario con la Red Bull in rettilineo era e rimane una delle priorità di Aston Martin, secondo il Performance Director Tom McCullough. Rispondendo ad una domanda sull’obiettivo dell’importante aggiornamento di Montreal (Canada), Tom McCullough di Aston Martin ha ammesso che è stata effettivamente un importante area di intervento. “L’efficienza del DRS è stata una nostra area di interesse, con l’obiettivo di aumentarne l’efficienza quando lo apriamo”, ha confermato l’ingegnere. Tuttavia, gli aggiornamenti hanno dato una spinta per migliorare l’efficienza della AMR23 ma hanno fatto perdere l’ottimo bilanciamento ammirato soprattutto nelle prime gare stagionali.
Il game changer 2023 di Red Bull, per dirla alla Vasseur, è stato proprio quello di aver progettato una vettura tramendamente completa, ossia dall’elevata efficienza aerodinamica ma facilmente adattabile a tutti i tracciati, che presenta quindi il giusto livello di carico aerodinamico, un bilanciamento pressoché perfetto e una importante finestra di funzionamento. Con il passare delle gare, Red Bull ha concentrato molti sforzi sull’evolvere la propria ala anteriore, presentando ben tre evoluzioni, rispetto alle minori, tranne che a Baku, relative al fondo vettura. Con queste modifiche è cambiato anche il modo in cui il team sta utilizzando la propria vettura. La RB19 scende in pista ora con assetti più più carichi rispetto all’inizio di stagione. “Red Bull ha corso con molto carico aerodinamico a Silverstone ma avete potuto vedere dei sorpassi piuttosto facili per Perez e Verstappen, soprattutto se confrontate alle difficoltà di George per provare a sorpassare Leclerc” ci ha fatto sapere un tecnico Mercedes. “Questo ci indica che hanno ancora un vantaggio in termini di velocità massime, con e senza DRS, soprattutto su di noi” ha concluso. Dieci appuntamenti, dei quali solo a Miami la Fia ha indicato zero novità tecniche per Red Bull. A Baku il pacchetto più importante. Il secondo arriverà nel prossimo fine settimana, in Ungheria.
Autore: Piergiuseppe Donadoni