F1 – Andretti: l’antitrust USA apre un indagine sulla vicenda

Paolo D’Alessandro
09/08/2024

La questione relativa all’ingresso di un 11imo team tiene ancora banco in Formula 1. La famiglia Andretti continua la propria campagna di rafforzamento e gli investimenti per essere pronta ad entrare in futuro sulla griglia di F1, ma la speranza di anticipare i tempi rimane viva. Avevano fatto piuttosto scalpore le parole di Andretti su Greg Maffel, capo di Liberty Media “ha promesso di bloccare il mio ingresso in Formula 1”. La vicenda però non si è chiusa ed anzi, c’è uno sviluppo recente che vede coinvolta l’autorità americana, con il Dipartimenti di Giustizia degli Stati Uniti che ha aperto un’indagine relativa alla mancata ammissione del Team Andretti in Formula 1.

L’Antitrust apre un indagine sulla questione Andretti-F1, Liberty Media offre pieno supporto alle autorità

In un comunicato rilasciato dai proprietari di Formula 1, ovvero Liberty Media, è stata spiegata la questione e offerto pieno supporto al Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, che ha aperto questa inchiesta relativo al mancato approdo, per ora, di Andretti in Formula 1. “Intendiamo collaborare pienamente in tale indagine, comprese eventuali richieste di informazioni correlate. La nostra determinazione, quella della F1, era in conformità con tutte le leggi antitrust statunitensi applicabili e abbiamo dettagliato la motivazione della nostra decisione nei confronti di Andretti in dichiarazioni precedenti. Non siamo certamente contrari all’idea che qualsiasi espansione sia sbagliata”, ha affermato Gref Maffell nella nota pubblicata recentemente da Liberty Media. Ha poi aggiunto, motivando il no dato alla famiglia Andretti Esiste una metodologia per l’espansione che richiede l’approvazione della FIA e della F1. Siamo certamente aperti ai nuovi concorrenti che presentano domande e potenzialmente vengono approvati se tali requisiti vengono soddisfatti.”

Il Team Andretti-Cadillac, che gode dunque del supporto di un azienda importante come General Motors, fu accettato in prima battuta dalla FIA, per poi essere respinto da Liberty Medie e dalla Formula 1. La Federazione Internazionale aveva accertato che il nuovo team avesse tutti i requisiti utili per poter entrare, superando una prima scrematura che vedeva la presenza di altre tre potenziali squadre interessate ad entrare in F1. La FOM, dopo dei colloqui con i maggiori stakeholders e partner della F1, inclusi gli attuali team in griglia, ha però respinto l’ingresso del Team Andretti affermando che “non porterebbe un valore aggiunto alla Formula 1”. Quella decisione fu molto scalpore, portando alla rabbia della stessa famiglia Andretti, ma interessando anche parte della politica esterna alla stessa F1. Andretti fu chiamato a Capitol Hill per commentare questa vicenda, parlando in modo molto aperto. A questo seguirono anche lettere e richieste di chiarimento da parte del Congresso Americano che si diceva preoccupato da questo rifiuto “Scriviamo per esprimere le nostre preoccupazioni con apparenti azioni anticoncorrenziali che potrebbero impedire a due società americane, Andretti Global e General Motors (GM), di produrre e competere in Formula 1”, Accuse rispedite però al mittente da F1 che, come spiegato nuovamente dal capo di Liberty Media, aveva libertà di respingere la richiesta di Andretti, senza violare regole di antitrust. Anche alcuni senatori degli Stati Uniti hanno scritto al CEO Stefano Domenicali e al presidente di Liberty Media, Greg Maffell, esprimendo la loro preoccupazione.

Ben Sulayem (FIA) - Domenicali (Liberty Media)

La FIA, dopo aver inizialmente approvato e promosso l’ingresso di Andretti, per bocca poi del proprio presidente Ben Sulayem, ha consigliato loro di pensare all’acquisizione di un team in difficoltà sulla griglia di Formula 1, piuttosto che ad un ingresso come 11imo team, in quella che è sembrata quasi un’inversione ad U sulle posizioni iniziali. Un cambio di posizioni a cui fece seguito poi anche un confronto chiarificatore e di riavvicinamento con la Formula 1, tra lo stesso presidente FIA e il CEO di Formula 1, Stefano Domenicali. Dopo un indagine aperta dalla commissione di giustizia qualche settimana fa, ora il Dipartimenti di Giustizia degli USA sta portando avanti questa investigazione con l’antitrust, nell’intento di chiarire la posizione delle parti e verificare se vi sia stato qualche illecito, o se Formula 1 e Liberty Media hanno agito nei confini che gli è permesso, decidendo legittimamente di respingere l’ingresso di Andretti.

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