Lando Norris ha vinto il Gran Premio di Singapore in solitaria, con le Ferrari lontane dalla prima fila la sua McLaren non poteva essere infastidita nemmeno da Verstappen. La Red Bull ha raddrizzato le cose in qualifica dando all’olandese una vettura decente tuttavia le impostazioni ne avrebbero risentito nella prima parte, con la vettura pesante.
Un ingegnere Red Bull ha rivelato “Ci siamo presi dei buoni rischi ribaltando le impostazioni del venerdì, abbiamo lasciato perdere il passo gara. Sapevamo che Max avrebbe ottenuto il massimo da una buona posizione al via”. Norris aveva 26 secondi di margine su tutti dopo 28 giri mentre nel secondo stint è stato molto meno superiore ma poi ha rivelato che non era puramente in gestione: “Non ero così comodo sulle Hard come sulle Medie. Volevo avere il gap per cambiare le gomme e prendermi il giro veloce, si ho spinto un pò troppo…”. L’unico sfidante sarebbe potuta essere la SF-24 con Leclerc ma nel momento in cui la gara del Ferrarista è davvero iniziata aveva già 63 secondi di ritardo, peraltro gli stessi che ha avuto al traguardo. Nessuna safety car, realisticamente domenica la Ferrari ha ottenuto il massimo dopo il minimo di sabato.
Verstappen non vince da Barcellona, la McLaren ha vinto le ultime tre gare su quattro, al di là della controversia sull’ala auto-bannata, era in posizione ottimale su piste con caratteristiche di bilancio opposte e gamma di curve completa. Norris e Piastri in gara potevano fare l’ultima doppia curva con 4-5 km/h meglio della concorrenza diretta, la Mercedes in quel punto pagava 10 km/h. Questo mostra come la MCL38 abbia nettamente più carico efficiente di tutti, nessuno sa dov’è la Ferrari rivista e corretta su un circuito più standard, specialmente in qualifica, tuttavia se si corresse domani ad Austin potremmo pensare che non ci sarebbe molta storia e la Sprint non aiuterebbe.
Max può fare ancora il ragioniere mentre McLaren può dilagare, arbitra la Ferrari mentre Mercedes è entrata in buco tecnico durante la sosta.
Sia Verstappen che Norris sperano la stessa cosa, cioè che qualcuno rubi punti all’avversario diretto. Ferrari può farlo a patto di eseguire qualifiche migliori. L’olandese sta difendendo bene il vantaggio perché nessuno è perfetto ma le ultime quattro gare mostrano che la posizione può essere messa sotto attacco specie quando Piastri potrà aiutare Norris. Il campione del mondo per riconfermarsi può perdere 8 punti a weekend ma non 9. Secondo Milton Keynes se la vittoria non è più alla portata il target deve essere battere una delle due Mclaren.
Ferrari da diversi giorni ha la galleria pienamente operativa, molto impegnata sul modello 677. Vasseur ha ammesso che in Texas dovremmo vedere l’ultimo step per tutti “siamo concentrati sulla vettura 2025 ma le auto saranno una evoluzione di queste quindi lo sviluppo non si interrompe”, modello che avrà una nuova meccanica anteriore. A Maranello hanno anticipato la specifica di ala anteriore che nasceva abbinata al fondo rivisto, l’ala aveva un disegno diverso dalla precedente e muoveva il flusso con maggior forza verso il convogliatore esterno, in termini semplici è un’ala più efficiente nei curvoni. Abbiamo sentito che i tecnici si aspettano di poterne migliorare l’ottimizzazione con ala posteriore da medio-alto carico. Quella di Singapore è stata l’ultima gara della Rossa senza un vero e proprio Direttore Tecnico, visto che Vasseur ne aveva assunto il ruolo in pectore. Durante la pausa infatti prenderanno servizio ufficialmente Jerome D’Ambrosio come vice team principal e Loic Serra alla Direzione Tecnica, i quali formeranno con Vasseur la triade francofona al potere.
Livelli di Downforce medio alti ad Austin, in Messico più ce n’è, meglio è.
Gli ultimi step evolutivi sono attesi dopo questa sosta autunnale. I tecnici sperano di ottenere nuovi pavimenti corretti per Red Bull e Mercedes, anche McLaren – come ha annunciato Andrea Stella – non ha finito e avrà nuove parti da installare, a Miami è andata bene tuttavia il format sprint consiglia sempre cautela per chi ha un vantaggio.