Ferrari con tanto carico e qualche rimpianto, Verstappen gioca con le scie

Paolo D’Alessandro
01/03/2024

Il giro più veloce di giornata è stato siglato da Charles Leclerc in 1.29.165 ma la pole position è di Max Verstappen in 1.29.179. Il tempo del monegasco fatto registrare in Q2 sarebbe valsa la partenza dalla prima posizione nella griglia di domani, ma purtroppo il ferrarista non è riuscito a replicarlo. Max Verstappen in Q2 e Q3 ha utilizzato anche una scia per aiutarsi, dovendo fronteggiare rivali molto più vicini delle attese alla RB20, almeno oggi in Qualifica. Red Bull e Ferrari hanno mostrato caratteristiche già distinte in questa prima Qualifica, con risultati simili tra loro.

Max Verstappen sfrutta al meglio le Soft e domina in allungo e nel lento

La RB20 è stata una rivoluzione rispetto alla vettura della passata stagione, volendosi creare una nuova piattaforma da sviluppare nei prossimi due anni. Tra gli obiettivi fissati c’era quello di migliorare il comportamento alle basse velocità. La prima qualifica della stagione ci conferma come questa dote sia stata uno dei punti di forza di Max Verstappen insieme alla sempre ottima efficienza sul rettilineo e l’aiuto della scia. Tra valori che insieme hanno prodotto il distacco utile a mettere l’olandese in pole position, permettendogli di scattare dalla prima posizione nella gara di domani.

 

La bravura di Max Verstappen è stata nel massimizzare il risultato, sfruttando la gomma nuova e e le condizioni della pista per migliorarsi rispetto a se stesso, in relazione al giro precedente, soprattutto nei tratti a media-alta velocità. Il campione del mondo ha sfruttato anche il supporto (involontario) di una McLaren che gli ha dato un vantaggio, con la scia, superiore al decimo. Il potenziale ottimo della RB20 si è così unito ad un giro pulito dell’olandese che ha portato a casa un vantaggio di oltre 2 decimi, che i rivali non sono riusciti a battere.

Charles Leclerc aveva il potenziale per la pole position. Ferrari soffre nel primo tratto di pista

Chi ha mostrato di avere le potenzialità per fronteggiare Max Verstappen è stata la Ferrari. Ad inizio Q1 si è trovato particolarmente a suo agio Carlos Sainz, ma nelle altre due sessioni è stato Charles Leclerc a far registrare i due migliori tempi con la SF-24. Soprattutto nel Q2 il monegasco è stato autore di un giro molto veloce che sarebbe valso la pole position, grazie soprattutto ad un secondo settore che è rimasto il miglior intertempo della sessione. Leclerc non è riuscito a replicare quel tratto di pista al giro finale, peggiorando di circa 2 decimi il suo best intertempo, che è pressoché il distacco finale patito da Max Verstappen. Charles ha iniziato a perdere in uscita di curva 10, con un delta negativo di 9km/h lungo il rettilineo che porta alla 11 e che si è trascinato dietro fino all’uscita di curva 13, accumulando ulteriore ritardo fino all’ultima curva, causando il distacco finale da Max Verstappen.

Il problema cronico patito dalla Ferrari SF-24 per tutto il weekend, fino a questo momento, è stato però il tratto tra curva 1 e uscita di curva 3, dove la Rossa si sta dimostrando ancora un po’ indigesta per i piloti che pagano puntualmente solo in quel tratto dai 2 ai 4 decimi. La nuova meccanica e aerodinamica anteriore deve ancora essere affinata e il maggiore anti-dive ha fatto perdere un po’ di sensibilità nelle frenate più secche e la SF-24 è ancora un po’ ostica da far ruotare quando serve tanto angolo volante.

Ferrari

La Ferrari SF-24 ha però anche mostrato comunque di disporre di tanto carico aerodinamico, considerando anche la scelta di ala posteriore leggermente più scarica dei diretti concorrenti che ha limitato anche il distacco sul rettilineo a 1-2km/h dal riferimento Red Bull. Il tanto carico aerodinamico ha reso poi la SF-24 il riferimento in quasi tutte le altre curve, permettendo così a Sainz e Leclerc di recuperare quanto perdevano ad inizio giro e replicando il suo miglior secondo settore, il monegasco poteva prendersi la pole position.

La Ferrari SF-24 si è mostrata la migliore nelle curve a media velocità dove anno scorso la RB19 dominava e la SF-23 soffriva molto. Nei due giri finali in Q3, la SF-24 ha avuto un vantaggio dai 3 ai 7km/h sulla RB20. La nuova monoposto di Maranello è inoltre molto vicina alle migliori alle alte velocità, seppur con un livello di carico inferiore. Gomme ed ibrido inoltre si sono dimostrati in ottimo stato di forma sino alla conclusione del giro, un indicazione positiva anche in ottica gara, oltre che confermare le caratteristiche della SF-24 individuate fino a questo momento.

Autori: Paolo D’Alessandro & Giuliano Duchessa

 

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