La prima giornata di libere a Monza ha lasciato agli appassionati un’immagine incerta sui valori in campo: le modalità di motore hanno una grande influenza nel giro secco come dimostra Red Bull, e gli errori di Verstappen e Piastri sommati alla bandiera rossa causata da Kevin Magnussen non hanno dato tutti i riferimenti necessari. Intanto, i livelli di grip dell’asfalto incogniti alle squadre fino a ieri pomeriggio hanno lasciato buoni margini di miglioramento nella notte. Le prime quattro squadre hanno tutte mostrato punti di forza e debolezza, con McLaren che ha dato finora l’impressione di essere la vettura più pronta e competitiva sia in qualifica che in gara. In casa Ferrari i primi feedback sugli aggiornamenti della SF-24 hanno lasciato una buona impressione, tuttavia, il bilanciamento è da migliorare come affermato da Charles Leclerc a fine giornata.
La SF-24 è da migliorare soprattutto nel giro secco e ad alta velocità, passo gara positivo
I tempi finali non hanno testimoniato la bontà della MCL38 sul giro secco, ma l’errore di Oscar Piastri in uscita dall’Ascari è costato quattro decimi all’australiano secondo quanto indicato dal team a Formu1a.uno nel post PL2, con il tempo del neozelandese che sarebbe quindi stato di tre decimi di quello della Ferrari. Tuttavia a parità di giri lanciati (i due ferraristi non hanno completato il secondo ‘push lap’ a causa della bandiera rossa causata dalla Haas), Sainz e Leclerc sarebbero stati in prima e quarta posizione, divisi dalle due McLaren. Nel giro secco, il problema è il sottosterzo nelle curve ad alta velocità – ovvero la prima di Lesmo e la Parabolica – e la Roggia dove i cordoli più alti sembrano aver messo in difficoltà una Rossa che è andata in pista piuttosto rigida. La possibilità di fare più giri lanciati ieri ha nascosto le leggere difficoltà della SF-24 con la gomma nuova, che potrebbe essere un fattore cruciale nella Q3 di domani quando ogni millesimo conterà.
Dall’altra parte questo aspetto potrà aiutare Leclerc e Sainz nella gara di domenica: dai giri dei long run è emerso un degrado particolarmente alto, e le squadre si sono tenute entrambi i set di hard disponibili per il fine settimana nell’eventualità di una gara a due soste. Parlando con alcune squadre nel post PL2, è chiaro che se la gara si fosse corsa il venerdì, la strategia migliore sarebbe stata quella con due soste, tuttavia, c’è una forte convinzione che l’asfalto migliorerà molto tra sabato e domenica, e quindi dovrebbe tornare in gioco la strategia ad una sosta. Nelle simulazioni di gara, svolte dai piloti di Maranello con degli pneumatici con diversi giri in più della concorrenza, il vantaggio di McLaren e Red Bull è parso prossimo al decimo di secondo: recuperare è possibile ma Ferrari non parte da favorita per la Pole.
McLaren e Red Bull hanno potenziale da mostrare nel giro secco, potrebbero essere loro i favoriti per la vittoria
L’errore di Oscar Piastri nel primo giro lanciato avrebbe messo l’australiano in prima posizione con un tempo di 1.20.4, tre decimi meglio di Lewis Hamilton e il compagno di squadra nei rispettivi secondi tentativi. Da questo punto di vista la monoposto di Woking può aver spaventato la concorrenza ma la Pole Position di domani non si conquisterà con i se. Tra i tempi più veloci di giornata non si vede Max Verstappen, autore di un errore in Parabolica quando si trovava a meno di due decimi dal tempo di Lando Norris: ieri Red Bull ha utilizzato mappature meno spinte della concorrenza, ma anche l’olandese andrà a caccia della sua prima Pole Position a Monza oggi.
I long run di McLaren e Red Bull sono stati molto simili, con un degrado migliore sulla MCL38 (anche grazie ai due giri in meno della gomma rispetto a Verstappen) e di un decimo migliore rispetto a Ferrari, nel ruolo di inseguitrice. In caso di distacchi così ridotti sarà importante partire davanti e comandare il Gran Premio dopo il primo giro, fattore importante anche per Ferrari. La Mercedes ha effettuato un lavoro leggermente diverso da tutti sui long run, partendo molto lenta ed è per questo che la W15 si è collocata a circa due decimi dai migliori, mentre sul giro secco è quasi impossibile fare pronostici con i distacchi visti in FP2 ma Hamilton sembrava poter lottare per le prime posizioni. Tuttavia, molto della gara di domenica sarà decisa in buona parte dalla qualifica odierna ma soprattutto da come le squadre sapranno prevedere l’evoluzione della pista e di come il graining influenzerà la gara. “Per quello che abbiamo potuto vedere oggi, le simulazioni della vigilia sono state sostanzialmente confermate, con un livello di grip adesivo molto significativo del nuovo asfalto. Questo fattore, combinato con il basso carico aerodinamico necessario su un tracciato come questo, potrebbe aver accentuato il fenomeno del graining, piuttosto evidente su entrambe le mescole utilizzate.” – ha fatto sapere Simone Berra di Pirelli – “Su una pista dove la lunghezza della pit-lane e il tempo perso nel cambio gomme rendono molto penalizzante una strategia su due soste, lo scenario più prevedibile è che le squadre proveranno comunque a gestire la Medium e la Hard in maniera tale da fare un solo pit-stop, tenendosi però un secondo set di Hard come potenziale piano B nel caso che il degrado determinato dal graining sia ancora molto rilevante in gara”.