Ferrari: nuovo fondo non pensato per curare specificatamente il bouncing

Piergiuseppe Donadoni
31/08/2024

Nelle seconde prove libere, la Ferrari ha ottenuto una terza e quinta posizione con Carlos Sainz e Charles Leclerc. Un decimo e un decimo e mezzo sono i distacchi del duo ferrarista nei confronti del più veloce di giornata, ossia Lewis Hamilton. Il venerdì del GP d’Italia era molto atteso da tutto il team italiano poiché ha visto l’esordio dell’ultimo grande pacchetto stagionale sulla SF-24, con l’introduzione di alcuni adattamenti alla pista, come le nuove ali da bassissimo carico, ma anche di aggiornamenti direttamente pensati per migliorare le prestazioni della Rossa su ogni pista, ossia i cosiddetti “Performance” upgrade.

Ferrari: il nuovo fondo non è pensato per curare direttamente il saltellamento

Poco prima dell’inizio della prima ora di prove libere, è toccato a Jock Clear rispondere ad alcune domande riguardo al tanto atteso pacchetto. Il nuovo fondo è un’evoluzione del precedente, quindi un ulteriore sviluppo, e non è pensato specificamente per Monza.” – ha affermato il responsabile della Driver Academy di Maranello ma ex direttore dell’ingegneria nonché Senior Performance Engineer, che poi ha voluto entrare ulteriormente nei dettagli – Non è nemmeno pensato direttamente per curare il rimbalzo, piuttosto per riuscire a ottenere più carico aerodinamico senza incappare nel rimbalzo”. Un saltellamento che era emerso in modo insostenibile con l’aggiornamento portato in pista al Montmelò. Purtroppo il bouncing è molto difficile da modellare e spesso si manifesta solo quando porti in pista la vettura. Certo, più ti esce e lo vedi in pista, maggiore è la correlazione che puoi ottenere. Quindi direi che abbiamo ottenuto una migliore correlazione.” ha affermato Clear.

Ferrari

Il team italiano ha sviluppato negli scorsi mesi una metrica che indica agli ingegneri se il bouncing sarà presente o meno in un determinato aggiornamento, tuttavia, c’è anche da sottolineare che non è importante se il bouncing è presente o meno ma quanto incide sulla guidabilità della vettura. “A Barcellona i piloti si sono accorti del maggior carico che gli avevamo dato con i nuovi aggiornamenti, ma hanno scoperto che era davvero difficile guidare l’auto quando inizia a rimbalzare.” ha affermato un ingegnere inglese piuttosto fiducioso che ora il problema sia stato compreso, anche grazie ad un aggiornamento dei modelli in fabbrica. “Ora stiamo modellando meglio il saltellamento e siamo molto più fiduciosi di essere in grado di progettare pavimenti che non abbiano più il saltellamento” ha affermato Clear, ossia riuscire ad aggiungere carico aerodinamico senza incappare nel bouncing.

Ferrari conferma: il nuovo fondo era già in sviluppo prima della Spagna, a cui è stata implementato un percorso parallelo

Il piano iniziale di sviluppo vedeva il debutto degli aggiornamenti dichiarati dalla Ferrari nell’appuntamento italiano, suddivisi tra il GP d’Italia e uno dei due appuntamenti asiatici successivi. Per volontà del nuovo direttore tecnico, nonché team principal, Fred Vasseur è stato deciso di fare (quasi) un all-in a Monza, tuttavia, non per una questione di italianità dell’appuntamento. “Non l’abbiamo portato qui perché Monza è un circuito Ferrari e siamo in Italia, ma perché le tempistiche ci hanno permesso di portarlo tutto qui, considerando che vogliamo sviluppare la macchina il più velocemente possibile.” ha affermato Clear.

La specifica di fondo su cui in casa Ferrari sono molto confidenti, tanto da non voler effettuare prove comparative nella prima sessione di prove libere, è stata pensata sin da prima che la deludente specifica di Barcellona debuttasse in pista. D’altronde per portare in pista un pacchetto importante come quello spagnolo può volerci fino a tre mesi e mezzo dal concepimento nelle menti degli ingegneri. “Lo sviluppo era già in atto prima che il fondo di Barcellona debuttasse, tuttavia, dopo il GP di Spagna abbiamo capito che il rimbalzo stava minando tutto lo sviluppo portato in pista.”ha fatto sapere il responsabile della Driver Academy di Maranello – “E’ a questo che abbiamo dovuto reagire creando un percorso parallelo per gestire il rimbalzo, tuttavia, lo sviluppo più generico che era in atto in quel momento non è cambiato”.

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