A Barcellona è stata una giornata molto calda, non solo per le temperature atmosferiche – come da attesa – ma anche perché si è in trepida attesa di capire se il mondiale ci riserverà realmente la tanto bramata lotta ravvicinata tra i diversi team. La Ferrari qui ha portato un corposo aggiornamento, mentre Red Bull ha avuto un pacchetto meno sostanzioso e non pensato alla prestazione pura. McLaren sta estraendo il potenziale della vettura aggiornata di Miami, mentre Mercedes è impegnata in una cura dimagrante che può far continuare questa sua crescita. La prima giornata di prove libere ha dato riscontri non ancora definitivi, ma certamente interessanti.
Ferrari la più attesa: il potenziale della SF-24 è promettente, ma c’è da lavorare per migliorare il long run
Al termine della giornata entrambi i piloti hanno dato delle sensazioni positive, pur senza sbilanciarsi troppo. Carlos Sainz ha parlato di una vettura che sul giro secco si è ben comportata, mentre con il carico di carburante c’è ancora un margine di miglioramento importante da trovare. Charles Leclerc non ha avuto modo di provare molti giri con il pieno carburante, e i suoi giri di simulazione Qualifica sono stati condizionati da un setup non ideale. Nella prima sessione di prove libere il monegasco era privo di aggiornamenti, con un bilanciamento sbagliato e una pista molto green. Lo stesso Leclerc via radio aveva chiesto di avvicinarsi al setup del compagno con le modifiche, cosa fatta dagli ingegneri, salvo poi ricambiare durante le FP2. Charles ha voluto ritornare un po’ sui suoi passi, con un’altra importante modifica di assetto che gli ha dato maggiormente fiducia sul finire delle seconde prove libere e che sarà la base su cui Ferrari lavorerà in vista delle FP3.
Le novità sono state promosse e rimarranno montate su entrambe le vetture, utilizzandole dunque per il resto del weekend. Dai primi riscontri di oggi si è vista una Ferrari comportati bene nei tratti medio-veloci e sviluppare anche una buona efficienza. Esattamente ciò che si attende da questo pacchetto: più carico efficiente. Non si è comportata male nemmeno nei pochi tratti lenti, dove però si sono viste vetture – soprattutto McLaren – avere riscontri migliori. Differentemente rispetto al solito, gli ingegneri di Maranello questa notte, sul simulatore, cercheranno di perfezionare il setup e di migliorare quelli che sono i riscontri nel long run, non essendo eccessivamente preoccupati del giro secco “Sappiamo dove trovare il lap time, non è un problema quello” ha detto Leclerc. Un risultato un po’ in controtendenza rispetto alla SF-24 vista fino ad oggi, spesso a suo agio nel long run mentre serviva un lavoro più intenso per estrarre potenziale nel giro secco. A livello di gomme invece il degrado è elevato, ma in linea con quello degli altri team, anche se diverse squadre hanno evidenziato come il degrado sia superiore alle aspettative.
Red Bull non convince Verstappen nonostante il potenziale espresso, McLaren la più convincente
Tra i rivali c’è una lotta agguerrita visto che ancora una volta, tra simulazioni di Qualifica e passo gara, ci ritroviamo più di una macchina chiuse in pochissimi decimi. Giudicando i riscontri del Venerdì, al trio di Red Bull, Ferrari e McLaren si è aggiunta anche la Mercedes. La W15 è stata convincente sul giro secco, un po’ meno sul passo gara, mostrando delle importanti doti di carico anche se questo l’ha penalizzata sui diversi allunghi del circuito di Barcellona. Non si è evidenziata, almeno oggi, una difficoltà nel bilanciare la monoposto nelle varie tipologie di curve con una buona competitività nelle curve ad alta velocità. In casa dei campioni del mondo in carica invece è stata ancora una volta una giornata a due facce. Sergio Perez era partito con il piede giusto, ma è poi rimasto attardato in FP2 con anche una simulazione gara non troppo brillante. Max Verstappen non è finito in Top 3, ma ha fatto una buona simulazione gara con la media, non avendo però il confronto diretto con i rivali. L’olandese è apparso comunque scocciato con il comportamento della sua RB20 ed ha anche esplicitamente richiesto il ritorno all’ala di vecchia specifica, almeno per il resto della giornata. Da segnalare anche come i due alfieri Red Bull abbiano corso con una diversa specifica di ala posteriore, optando quindi per setup diversi.
Chi ha ben impressionato è ancora una volta la McLaren. Mediamente la vettura migliore dall’introduzione del pacchetto di Miami ed a Barcellona c’è stata ancora una conferma, quanto meno in questo venerdì di prove libere. Sul giro secco i due piloti sono stati competitivi ed infatti nelle posizioni di vertice ci sono entrambe le MCL38. Ancora meglio però si è visto un ottimo potenziale sul long run, con entrambi i piloti impegnati in una simulazione di passo gara che ha evidenziato un buon ritmo ed una buona gestione. Lando Norris è stato qualche giro alle spalle di Carlos Sainz, per poi essere “liberato” e abbassare i suoi tempi, prima di rientrare ai box. Oscar Piastri invece ha avuto qualche problema in più sulla gestione gomma, ma usando un approccio più aggressivo con dei primi giri molto veloci e poi un degrado più accentuato. A fine giornata sicuramente però il team di Andrea Stella ha catalizzato l’attenzione e si conferma, come alla vigilia, una delle candidate principali alla pole e alla vittoria di domenica soprattutto.