Le Qualifiche di Monza si chiudono con un tripudio per i tifosi della Ferrari. A Monza il Cavallino Rampante ha sfiorato l’intera prima fila (al netto delle penalità), ma il rivale è lì. Charles Leclerc si è preso di forza, in pista, la Pole Position. Sono così 8 per lui in stagione, un risultato che in Ferrari non succedeva dal 2004 con Michael Schumacher. Max Verstappen a poco più di un decimo, mentre Carlos Sainz ha chiuso in terza posizione. In terra italiana si è marcata, ancora una volta, una grande differenza tra Ferrari e gli altri, ovvero lo spirito di squadra che contraddistingue il team. Ciò a cui Mattia Binotto tiene tanto. Quanto fatto dai suoi piloti (scia) e quanto successo in Red Bull, regaleranno un’altra gioia agli uomini in rosso (e giallo).
Dopo questi tre, letteralmente il vuoto. Perez in quarta posizione ha preso un distacco superiore al secondo (+1.045). Seguono le due Mercedes, con Hamilton davanti a Russell, a 3 decimi dal messicano. Attaccato a loro Lando Norris. Ottimo risultato per Daniel Ricciardo che torna in Q3. Tempi cancellati per Gasly ed Alonso che scivolano dunque P9 e P10.
Ferrari osa davanti al pubblico di casa e gioisce al Sabato, pensando già alla gara
Quello della Ferrari per Monza è stato un approccio aggressivo, ed abbiamo avuto modo di raccontarvelo già ieri nell’analisi delle prove libere. Beam wing singolo profilo e ala posteriore molto scarica, non utilizzata in Belgio. L’obiettivo era quello di aumentare l’efficienza della F1-75 e adattarsi al meglio con il tracciato di Monza. E’ servito poi un lungo lavoro di setup e di adattamento dei piloti per compensare il poco carico nelle tortuose curve del circuito. L’aumentare del grip nel corso del weekend è venuto comunque incontro alla strategia Ferrari che, almeno al Sabato, può gioire e ritenere il lavoro più che soddisfacente. “Ottenere la Pole di fronte ai nostri tifosi a Monza è un emozione unica (…) Dopo SPA abbiamo lavorato per tornare ad un livello di competitività più alto. Oggi è il primo passo nella giusta direzione grazie al lavoro di tutti. I punti si fanno domani e non sarà facile. Max è in grado di vincere anche partendo dietro e le Mercedes vanno sempre meglio alla Domenica. Non sarà facile ma l’obiettivo è confermare la prestazione vista oggi” Questo il commento di Laurent Mekies sul Sabato della Ferrari.
Nulla sarebbe potuto succedere però senza la capacità dei due piloti. Innanzitutto con il talento e il feeling che entrambi hanno ritrovato con la macchina. Sia Carlos Sainz che Charles Leclerc hanno compiuto ottimi giri nella sessione di Qualifica, migliorandosi fino all’ultimo tentativo. Però è stata ottimale anche la gestione delle scie, che sappiamo essere fondamentale ma complicata qui a Monza. Un piccolo intoppo c’è stato però nell’ultimo tentativo la McLaren di Norris ha un po’ infastidito la strategia Ferrari. “Purtroppo nell’ultimo tentativo ho mancato la scia e questo mi è costato almeno 3 decimi. Mi sono migliorato in ogni curva, ma non sul rettilineo” ha commentato Carlos Sainz subito dopo la Qualifica.
La strategia è stata uscire appaiati ma dando l’opportunità a chi dovesse tirare di poter comunque seguire qualcun altro. Nel primo tentativo è stato fatto tutto in modo brillante ed infatti lo spagnolo era in pole e Leclerc davanti a Verstappen. Al secondo tentativo purtroppo Norris si è messo tra le due rosse; Sainz ha provato così a rallentare ma l’inglese è rimasto dietro. A quel punto Carlos non ha avuto altra scelta che spingere, con però il pilota davanti a lui troppo distante per avere benefici di scia. Leclerc però ha saputo sfruttato comunque la scia di Norris portando a casa la Pole Position.
L’aiuto indispensabile però è stato dato dalla Power Unit. Oltre all’assetto scarico infatti, la Ferrari ha deciso di osare (e rischiare) andando su di potenza. Oggi si è visto quello che può essere il reale potenziale della PU di Maranello. La squadra ha deciso di prendere qualche rischio e questo porta l’attenzione alla gara di domani, ma quanto successo oggi è stato decisamente emozionante. “Monza è sempre speciale, fare la pole quindi è molto bello. Mi sono sempre sentito molto bene con la macchina, fin dalle FP1 e per questo sentivo che la Pole era possibile. Domani mi aspetto di essere competitivo, sarei sorpreso fosse il contrario. Max sarà sicuramente forte, mentre le Mercedes non lo so, non le capisco”. Questa la confessione di un entusiasta ed onesto Charles Leclerc.
Leclerc vs Verstappen: le differenze per la pole position.
Quella di Charles Leclerc è stata una Pole Position per certi versi sorprendenti. La RB18 è la macchina ideale per il circuito di Monza, così come lo era nel 2019 la SF90, con cui proprio Leclerc fece la Pole Position. A Monza la variabile impazzita può essere il gioco di scia che, presa nel modo e momento giusto, può creare un importante gap prestazionale. Ma come e dove il monegasco è riuscito a prendere la Pole?
Come detto in precedenza, l’assetto aggressivo e la Power Unit al massimo della potenzia hanno aiutato molto la Ferrari. Max Verstappen ha continuato ad utilizzare l’assetto più carico e nonostante questo ha fatto registrare importanti velocità di punta, pagando solo a DRS chiuso, dove l’ala più grande crea maggiore drag. L’efficienza della RB18 ha aiutato quindi a contenere il gap sui rettilinei, mentre il maggior carico ha fatto la differenza soprattutto alla Parabolica e in trazione. Alle doti sul dritto della F1-75 “full Power” però si sono unite la gommatura sempre più importante della pista e soprattutto l’abilità dei piloti (in questo particolare Leclerc). Una macchina più bilanciata ha permesso ad entrambi di contenere il gap nel S2 e nelle varie curve, così da vanificare il vantaggio di Verstappen, almeno quest’oggi. Una strategia vincente al Sabato che, a Maranello, sperano possa dare risultati anche domani.
Mercedes frenata dal drag e sotto tiro di McLaren e Alpine.
I tecnici di Brackley avevano previsto potesse essere una qualifica difficile, come a SPA, e così è stato. Anzi. La Mercedes si è presa +1.3 dalla Pole Position, più di 1 secondo da Carlos Sainz in terza posizione, in una pista da 1.20/21. Un distacco ben peggiore di quanto visto a SPA. La W13 soffre di un drag enorme sulla sua macchina e nemmeno le scie hanno migliorato molto la situazione. Semplicemente Mercedes su questa pista, almeno in qualifica, è lenta. Inoltre la previsione di Toto Wolff si è confermata con le prestazioni che sono andate a peggiorare con la maggior gommatura della pista. “Eravamo partiti bene, ma la macchina poi è stranamente peggiorata durante il weekend. Alla fine tra Q1 e Q3 abbiamo migliorato di appena 1-2 decimi, gli altri di 1 secondo” ha analizzato così la sua qualifica George Russell. Nonostante tutto ciò, a seguito delle varie penalità, lui partirà in prima fila, al fianco di Leclerc.
La Mercedes non ha impressionato, con proprio l’inglese che si è anche lamentato di una finestra di utilizzo degli pneumatici difficile da centrare, trovandosi a scivolare in ogni curva. Il percorso inverso è stato invece fatto dalla McLaren che ha lavorato molto bene nel corso del fine settimana, migliorando quanto si era visto dalle FP1. Entrambi i piloti sono finiti così in Q3, con Ricciardo che dunque conferma di amare particolare Monza e si risolleva un po’. Il team di Woking è parso pericoloso addirittura per la Mercedes, avendo chiuso anche nello stesso decimo. Sorprendente invece come siano riusciti ad avere la meglio su AlphaTauri e Alpine, su una pista in teoria a loro congeniale. Sia Gasly che Alonso hanno avuto il giro cancellato in Q3, ma nessuno dei due aveva battuto il tempo di Norris (e delle Mercedes), mentre avevano sopravanzato Ricciardo.
Riepilogo penalità e griglia di partenza.
Non è semplice mettere insieme la griglia di partenza per la FIA. Tante le penalità di cui bisogna tenere conto. Facendo un breve riepilogo: Lewis Hamilton, Carlos Sainz e Yuki Tsunoda scatteranno dal fondo della griglia per cambio della PU (e il giapponese per la 5 reprimende annuali). 5 posizioni invece a Esteban Ocon e Max Verstappen per il nuovo ICE. 10 posizioni per Sergio Perez. 15 posizioni invece per i due piloti della Haas e Valtteri Bottas.
Autore: Paolo D’Alessandro
Co-Autori: Giuliano Duchessa & Piergiuseppe Donadoni