La Ferrari arriva a Singapore per provare a ‘recuperare’ la vittoria persa in quel di Baku. Il circuito di Marina Bay si sposa bene con le caratteristiche della SF-24, presentando molte curve lente, fasi di trazioni ed allunghi, con uno del DRS. Le monoposto torneranno ad usare assetti più carichi, abbandonando il range di ali medio-basso visto a Monza e in Azerbaijan. La gara notturna di Singapore sarà anche un appuntamento in cui la gestione gomma in gara può rappresentare un fattore, ma sarà importante soprattutto eseguire una buona Qualifica, per assicurarsi delle buone posizioni di partenza in griglia per la Domenica. A Maranello però si è spinto anche sugli sviluppi, anticipando la nuova ala anteriore che era prevista originariamente per il Gran Premio di Austin, dopo la sosta, montandola sulla SF-24 già da Giovedì.
Ferrari: la nuova ala è stata ridisegnata nei suoi componenti e c’è stato un lavoro sul fenomeno delle flessioni
A Maranello gli ingegneri guidati da Diego Tondi hanno lavorato in modo approfondito sul disegno della nuova ala anteriore presentata a Singapore. Risulta semplice individuare la nuova specifica perché è diversa, rispetto alla vecchia ala, poiché è modificata in molte delle aree. Prima di tutto è possibili notare come il disegno del main plane si stato modificato e sia ora presente, nella zona centrale, un cucchiaio più accentuato rispetto alla versione precedente. L’intento è quello di aprire un soffiaggio centrale, sotto il muso, per indirizzare un canale d’aria verso la parte inferiore del fondo, conducendo quel flusso verso l’ingresso dei Canali Venturi.
Le modifiche però riguardano anche il disegno dei flap che compongono l’ala anteriore. I tecnici Ferrari sono andati alla ricerca di un effetto maggiormente upwash nella zona centrale del flap, per poi vedere una scesa rapida verso al parte esterna, per aumentare l’effetto ouwash dell’ala. Questa soluzione, curiosamente, riprende quanto la stessa Ferrari aveva introdotto sulla SF-23 ad inizio stagione. Un disegno che era stato poi accantonato con la nuova ala che era stata introdotto in Austria, nel corso della passata stagione. Non solo idee del passato, ma anche un occhio attengo ai rivali. Il punto di raccordo tra i flap dell’ala anteriore e l’endplate laterale è stato modificato, prendendo spunto dal lavoro svolto dagli ingegneri di Woking, con l’ala anteriore che la McLaren ha introdotto (anche lei) in Austria (ma quest’anno).
Non solo modifiche aerodinamiche però. Come avevamo anticipato, dopo alcune settimane di richiesta di informazioni e di dialoghi con la FIA, la Ferrari ha iniziato un lavoro di studio sulla flessione degli elementi in carbonio, come sull’ala anteriore. Un qualcosa che nelle fabbriche di F1 va avanti da tempo, ma che ogni volta viene spinto più in avanti da chi riesce ad estremizzare questo concetto. La SF-24 era visibilmente la vettura con un’ala anteriore più ‘rigida’, ma Frederic Vasseur e Diego Tondi hanno iniziato ad osare e vogliono omologarsi ai rivali. Questo è stato possibile grazie anche al reclutamento portato avanti dal Team Principal, che ha visto il reparto ‘Materiali Compositi’ rinforzarsi nel corso di questi mesi, con arrivi da team rivali che hanno portato importante know-how esterno. Molto difficile, con una sola nuova specifica, poter replicare quanto McLaren e Mercedes fanno oramai da diverso tempo, però questo è un primo passo in quella direzione, che la Ferrari perseguirà chiaramente anche il prossimo anno, qualora la FIA non dia indicazioni diverse a livello regolamentare.