Ferrari: Vassuer da fiducia a Cardile e lavora per migliorare il reparto tecnico

Paolo D’Alessandro
04/07/2023

“Abbiamo deciso per ora di agire senza fare troppo rumore, ma presto saprete tutto. Abbiamo già assunto una figura che io ritengo un ‘top guy” e che lavorerà sulla macchina 2025″ così si è espresso nelle ultime settimane, ad alcuni organi di stampa, Frederic Vasseur in merito alla campagna acquisti messa in atto dalla Ferrari. Lontano dalle telecamere e dalle notizie di giornali, l’ex Sauber sta lavorando – con il supporto della dirigenza – per rinforzare l’organigramma tecnico della Scuderia di Maranello.

Laurent Mekies ai saluti

Il comunicato ufficiale che allora proprio Vasseur definìaggressivo aveva messo un limite all’avventura in Ferrari di Laurent Mekies. Il suo passaggio in AlphaTauri è datato 2024, ma bisognava ancora trovare un accordo sul periodo di uscita dal Cavallino. Il Team Principal della Scuderia ha trattato in modo intenso con il suo pari ruolo, Christian Horner, per cercare di ottenere condizioni favorevoli alla Ferrari. L’intento è sempre stato quello di prendere ingegneri da Milton Keynes e di ridurre il periodo di gardening di essi e di Mekies, così da accontentare tutte le parti in causa.

Ferrari Racing Director - Laurent Mekies

Ferrari Racing Director – Laurent Mekies

Le trattative sembrano aver prodotto un accordo. Quella di Silverstone – secondo i piani attuali – dovrebbe essere l’ultima gara di Laurent Mekies al fianco di Frederic Vasseur al muretto box. Il francese verrà liberato a metà luglio e prenderà l’incarico di Team Principal nel suo ritorno a Faenza dopo aver scontato i sei mesi di gardening. Già da diverse settimane il francese non è più coinvolto nelle decisione tecniche future e non ha accesso alle zone ‘sensibili’ di Maranello.

In Austria inoltre abbiamo visto Diego Ioverno prendere posto anche lui al pit wall, che è stato allargato ad 8 posti, anche per via del format Sprint. Vasseur sta ancora adoperando alcuni cambi interni e di organizzazione per cercare di migliorare l’operatività in pista della Scuderia, per migliorare ogni aspetto possibile. Ioverno in quest’ultimo weekend è stato coinvolto maggiormente, visto che è stato lui il team rappresentative nei due incontri con la FIA.

Vasseur ha dato pieni poteri a Cardile per il 2023 e il progetto 676

Ad inizio anno il gruppo tecnico è stato ‘scosso’ dall’addio di David Sanchez, destinato alla McLaren. Il suo lascito però non è stato inatteso, dopo quello di Mattia Binotto e soprattutto ha dato modo a Frederic Vasseur di riorganizzare la GeS in attesa di rinforzare il gruppo con il ‘mercato esterno’. Volti nuovi stanno arrivando, alcuni presi anche dalla precedente gestione (Binotto), ma sono per lo più giovani ingegneri di altri team, che possono comunque dare il loro contributo con idee, proposte e modi di pensare diversi. Le teste del gruppo tecnico però sono ancora quelle note che hanno contribuito alla nascita delle ultime vetture di Maranello. Il TP ha dato pieni poteri ad Enrico Cardile che, pur senza nomina ufficiale, è il Direttore Tecnico della Ferrari a tutti gli effetti. A lui e ai suoi uomini più fidati spettano le scelte fondamentali sulla vettura 2023 e 2024.

Le novità di Barcellona ed Austria sono dunque un riscontro molto positivo per loro, che dovranno confermare che la strada giusta è corretta anche in queste restanti gare del 2023. La Ferrari ha già giocato le sue ‘cartucce’ con questi importanti pacchetti aerodinamici, ma piccole ulteriori novità sono attese ancora nel corso della stagione. A Silverstone vedremo gli elementi che completeranno quello che era l’aggiornamento previsto per Budapest, con delle modifiche di adattamento alla pista di Silverstone – dove le curve veloci saranno l’elemento predominante – e già a disposizione degli ingegneri anche una beam wing nuova, ridisegnata nelle forme, nel caso volessero installarla

Ferrari SF-23 , Enrico Cardile

“Direttore Tecnico” Ferrari – Enrico Cardile

Il gruppo di lavoro al vertice dell’ufficio tecnico di Maranello è formato in totale da sette persone a tavolo, che internamente chiamano il ‘7 Bello’. Questo è il gruppo che si riunisce ogni qual volta che c’è da prendere qualche decisione importante a livello tecnico. Enrico Cardile è la testa principale, ma insieme a lui ci sono Enrico Gualtieri, che è il punto di riferimento del reparto Power Unit, insieme a Thierry Baritaud, ingegnere francese responsabile anche lui figura di riferimento nel reparto motoristico (principalmente parte ‘elettrica’ e turbo); Fabio Montecchi che è considerabile il ‘braccio destro’ di Cardile e che è l’uomo di riferimento in pista per quanto concerne la vettura. Lui segue il lavoro in fabbrica e poi è presente negli appuntamenti della F1, mentre Cardile opera principalmente da Maranello. Diego Tondi è il responsabile dell’aerodinamica; Marco Adurno è un altro uomo importante sulle scelte di performance.

Questo gruppo di ingegneri ha in mano la questione tecnica della Ferrari in F1 e Frederic Vasseur ha loro dato piena libertà, puntando su di loro e non intendendo stravolgere il gruppo a prescindere. Ognuno di loro potrà e dovrà giocarsi ‘le sue carte’ e mostrare il proprio valore, venendo tenuto in considerazione dal Team Principal nelle sue manovre di ricostruzione e di miglioramento per il gruppo tecnico. La nuova figura definita “top guy” da Vasseur si integrerà con conoscenze importanti, in una area specifica complementare alle attuali.

Autori: Giuliano Duchessa, Rosario Giuliana & Paolo D’Alessandro

 

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